BlackBerry prosegue il suo percorso nel mondo Android col nuovo DTEK50

Leggi questo articolo grazie alle donazioni di Francesco Lo Cascio, Lorenzo Amato.
♥ Partecipa anche tu alle donazioni: sostieni SaggiaMente, sostieni le tue passioni!

Se non puoi batterli, unisciti a loro. Dopo anni di indipendenza, parte dei quali passati come quasi incontrastato leader della mobilità aziendale, nel 2015 BlackBerry ha deciso finalmente di abbracciare il mondo Android. Il PRIV, un top di gamma ibrido con schermo touch ma dotato di tastiera fisica QWERTY a scomparsa, non ha riportato le vendite ai volumi sperati (complice un prezzo francamente esorbitante) ma è servito all’azienda guidata da John Chen a capire che sul piano tecnico insistere col robottino verde dà maggiori possibilità di sopravvivenza e risalita sul lungo periodo. Oggi si propone con un nuovo dispositivo, denominato DTEK50 e rivolto alla fascia media del mercato.

blackberrydtek50

Non si tratta di un progetto completamente BlackBerry: la società aveva già detto in precedenza che intendeva creare sinergie con altri produttori, e in questo caso il DTEK50 rappresenta la versione enterprise dell’Alcatel Idol 4, con alcune differenze estetiche e la rimozione del pulsante secondario Boom. Niente tastiera fisica, ogni input è da effettuarsi attraverso il display IPS da 5,2″ con risoluzione Full HD. All’interno troviamo un processore octa-core Qualcomm Snapdragon 617 (4 nuclei ARM Cortex-A53 a 1,7 GHz e 4 a 1,2 GHz), insieme a 3 GB di RAM. Lo spazio di archiviazione ammonta a 16 GB, espandibili tramite microSD fino a ulteriori 2 TB. Il comparto fotografico prevede un sensore posteriore da 13 Megapixel, dotato di autofocus a rilevamento di fase e flash LED a doppia tonalità, insieme a uno anteriore da 8; la registrazione video avviene a 1080p. Sul piano della connettività è dotato di LTE, Wi-Fi 802.11ac, Bluetooth 4.2, NFC e GPS/GLONASS, mentre il connettore sulla parte inferiore è la classica Micro USB. La batteria, non rimovibile, si attesta a 2.610 mAh.

Caratteristiche che non faranno certo gridare al miracolo, ma rimangono nel complesso discrete per l’esperienza d’uso, soprattutto considerando che il posizionamento non è certo quello ludico (rassicuriamo comunque il rappresentante che nel tempo libero vuole allenare Pokémon, per tale scopo non ci saranno problemi). A fare la differenza sono i tocchi di BlackBerry, che a sua detta lo rendono il dispositivo Android più sicuro al mondo. Al di là di un aspetto grafico non troppo alterato rispetto a Marshmallow stock, presenta diversi meccanismi di protezione, anche combinati con l’hardware, sin dall’avvio. La suite DTEK, che dà anche il nome al prodotto, permette all’utente di tenere sotto controllo i permessi delle app e aumentare la propria privacy. In aggiunta a misure di crittografia per i dati più sensibili come le password, l’azienda canadese ha previsto un piano mensile di aggiornamenti di sicurezza, già adottato sul PRIV e in linea ad altre analoghe iniziative del mondo Android. In tale contesto spicca negativamente, che non possiamo ignorare, l’assenza di un sensore per le impronte digitali, ormai comune anche presso svariati dispositivi sotto i 250 € e non per forza di provenienza cinese.

Per concludere, parliamo appunto del prezzo: il DTEK50 è già disponibile in preordine presso il negozio ufficiale di BlackBerry a 339 €, con spedizioni a partire dall’8 agosto. Non è un prezzo a buon mercato, se rapportato alle caratteristiche, ma occorre ripetere nuovamente che l’utente privato non è il vero destinatario del prodotto e il marchio BlackBerry dice ancora la sua sul valore. Altri canali di distribuzione seguiranno nel corso delle prossime settimane. Lasciamo al tempo il compito di chiarirci se questo secondo androide alle more avrà maggiori fortune del primo.

Giovanni "il Razziatore"

Deputy - Ho a che fare con i computer da quando avevo 7 anni. Uso quotidianamente OS X dal 2011, ma non ho abbandonato Windows. Su mobile Android come principale e iOS su iPad. Scrivo su quasi tutto ciò che riguarda la tecnologia.

Commenti controllati Oltre a richiedere rispetto ed educazione, vi ricordiamo che tutti i commenti con un link entrano in coda di moderazione e possono passare diverse ore prima che un admin li attivi. Anche i punti senza uno spazio dopo possono essere considerati link causando lo stesso problema.