Recensione: Kingston HyperX Savage 256GB, la pendrive selvaggia

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Memorie, memorie, memorie. Per quanto l’uso del cloud sia ormai diffuso a tutti i livelli (ovvero anche a chi di tecnologia ci capisce poco o niente), le pendrive continuano ad essere tra i prodotti più venduti. Ma hanno cambiato faccia negli ultimi anni, sia grazie alla tecnologia USB 3.0 che ai miglioramenti delle NAND Flash dovuti alla diffusione di smartphone ed SSD. Un tempo le usavamo per spostare i dati da un computer all’altro, per portare documenti a casa o in ufficio, oggi sono sempre più spesso espansioni di memoria e in alcuni casi perfino storage principale. Ciò è possibile non solo per le velocità raggiunte, ma anche per il notevole incremento di capienza. Il primo MacBook Air che acquistai nel 2011 aveva 64GB di storage, mentre oggi si trovano facilmente pendrive da 256 come le Kingston HyperX Savage.

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L’estetica punta più all’aggressività che alla grazia, con una grande X rossa che la avvolge completamente. Sembra vestita come un super eroe con le sue vistose protezioni. È davvero molto robusta e tutta la superficie nera è satinata, piacevole al tatto e ben costruita.

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Il cappuccio di protezione si rimuove con uno scatto piuttosto preciso e si può agganciare nella zona posteriore in modo da non perderlo. Tuttavia qui c’è anche il passante, per cui dovremo decidere se usare l’uno o l’altro.

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Anche il LED azzurro che notifica l’attività della pendrive verrà coperto agganciando il cappuccio sul retro, ma questo risulterà ben visibile in trasparenza.

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Sulla carta questa pendrive dovrebbe essere capace di ben 350MB/s in lettura e 250MB/s in scrittura, velocità che fino a qualche tempo addietro erano il top anche in ambito SSD. Ovviamente non può garantire le stesse performance IOPS, ma parliamo comunque di prestazioni di tutto rispetto e nettamente superiori a quelle di un HDD. Facendo un primo rapido test ho notato letture leggermente ballerine (cosa tipica di questo tipo di memorie), quindi preferito usare QuickBench per ottenere delle medie più attendibili.

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La prova non è andata esattamente come avrei voluto, oltre i 300MB/s ci si arriva di sfuggita con file di dimensioni molto grandi, ma all’atto pratico la pendrive è certamente velocissima. Come tutti i prodotti del genere, offre il suo meglio nelle scritture sequenziali continue, mentre perde terreno con quelle casuali di piccolo taglio.

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Conclusione

Robusta, ben costruita e persino bella se vi piace il suo look aggressivo, la Kingston HyperX Savage è una pendrive capiente e riuscita. Il taglio più piccolo in cui è disponibile è di 64GB, mentre il più grande arriva fino a 512GB (ma con costi esorbitanti). Quello testato è da 256GB e credo sia il più interessante, perché non si trova nei prodotti a basso costo (e basse velocità), per cui rappresenta una delle poche alternative valide in commercio. Con i suoi 95€ su Amazon è un’ottimo strumento per trasportare o archiviare grosse mole di dati in poco spazio.

PRO
+ Robusta e ben costruita
+ Molto capiente
+ Piuttosto veloce

CONTRO
Nulla di rilevante

DA CONSIDERARE
| Perde terreno con le scritture casuali di piccolo taglio

Maurizio Natali

Titolare e caporedattore di SaggiaMente, è "in rete" da quando ancora non c'era, con un BBS nell'era dei dinosauri informatici. Nel 2009 ha creato questo sito nel tempo libero, ma ora richiede più tempo di quanto ne abbia da offrire. Profondo sostenitore delle giornate di 36 ore, influencer di sé stesso e guru nella pausa pranzo, da anni si abbronza solo con la luce del monitor. Fotografo e videografo per lavoro e passione.

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