Nella pletora dei servizi di streaming musicali, Spotify è riuscito a raggiungere la vetta in termini di notorietà e diffusione. Ma il dado non è ancora tratto e lo si capisce da almeno due indicatori. Il primo è che Apple, arrivata in netto ritardo, è riuscita ad ottenere in pochi mesi numeri da capogiro, tali da impensierire Spotify che ha dovuto rispondere proponendo un account famiglia simile a quello Apple. La seconda è che con il solo streaming musicale le aziende non riescono ancora a generare utili, per cui si muovono grazie alla sola capitalizzazione e potrebbero rischiare parecchio nel momento in cui arrivasse un player capace di farlo.
In questo scenario in cui solo Tidal sembra tenere botta, grazie al suo selezionato ambiente ad alta fedeltà, Pandora è pronta a sferrare un attacco potenzialmente rilevante. Dalle ceneri di Rdio, acquistata verso la fine del 2015, nascerà un nuovo servizio musicale on-demand, che verrà affiancato a quello della tradizionale Internet Radio. E non si dovrà attendere molto secondo il Wall Street Journal, che fissa la data nel mese di settembre. A quanto pare il servizio avrà un accesso gratuito e due piani a pagamento, probabilmente allineandosi all'offerta da singolo utente o per famiglie (soluzione che sta ottenendo ottimi riscontri).