+SSD -GHz è stato uno degli storici motti di SaggiaMente. E lo rimane tuttora: quando vi è la possibilità, consigliamo di prediligere la velocità offerta da SSD e memorie flash rispetto ai tradizionali hard disk meccanici. Questi tornano ad essere prediletti solo nel caso occorra davvero tanto spazio, fattore che economicamente vede ancora prediligere il classico. Facendo un rapido giro nei negozi online, un disco rigido da 4 TB è spesso acquistabile a un decimo del costo di un SSD di altrettanta capacità. Nel corso degli anni, con l’avanzare dei progressi sul fronte stato solido e l’ammortamento dei costi produttivi, è inevitabile che questo ultimo vantaggio degli HDD andrà perso. In tal senso Seagate ha presentato un SSD che dà un buon prospetto su cosa aspettarci (via Engadget).
Questa modesta unità offre infatti a disposizione dell’utente un po’ di spazio… Giusto 60 TB! Ok, abbiamo fatto un po’ di ironia, ma è dovuta allo stupore per l’incredibile balzo in avanti compiuto, dato che il massimo raggiunto sinora da un singolo drive erano stati i 16 TB di un SSD Samsung. Il merito qui va anche a Micron e ai suoi chip NAND di ultima generazione. Naturalmente, la quantità di componenti interni che richiede l’ottenimento di tale capacità ha reso necessario adottare il formato da 3,5″ invece che quello più compatto da 2,5″ (che invece Samsung ha potuto sfruttare per la sua ex-unità record). Messi insieme 17 di questi drive, si raggiunge l’ancor più impressionante limite di 1 PB (Petabyte).
Lo riteniamo poco probabile, ma se qualche lettore qui stesse pensando di iniziare a risparmiare per permettersi questo nuovo mostro targato Seagate dovrà ripiegare altrove: è un prodotto di fascia enterprise, che utilizza un’interfaccia dati specifica di tale settore, SAS (Serial Attached SCSI), non compatibile coi comuni connettori SATA (l’opposto è invece possibile, ossia unità SATA collegate a controller SAS). È stato pensato per l’inserimento in data center, pertanto non cercherà le prestazioni pure e quando nel 2017 entrerà in commercio si può stare certi che costerà parecchie migliaia di $/€. Nondimeno, quanto presentato è un importante avanzamento per gli SSD, con future ripercussioni positive anche nell’ambito più strettamente consumer.