Recensione: cavi Native Union, accessori premium con caratteristiche uniche

I cavi sono un accessorio non particolarmente interessante, eppure fanno parte della nostra quotidianità e per questo cerchiamo di averne sempre con noi un paio. Maurizio trova che Syncwire (recensione) abbia risolto i suoi problemi, realizzando prodotti molto buoni ad un prezzo interessante. Pur non trovandovi alcun difetto, mi sono guardato attorno cercando altre soluzioni. Mi sono fermato su Native Union, un’azienda che offre dei prodotti all’apparenza molto belli e di alta qualità. In questa recensione vedremo quattro cavi, ognuno avente una caratteristica che lo differenzia.

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I cavi sono rivestiti da un tessuto intrecciato, che li rende resistenti e al contempo molto flessibili. Le fantasie del rivestimento sono ricercate e dall’aspetto gradevole. Personalmente mi sono innamorato della variante Nautical, ma è disponibile anche la Zebra dalla trama a zig zag bianca e nera. La cura per i particolari di Native Union è evidente anche nel silicone che protegge le estremità: esso è durevole, resistente ai piccoli graffi e riporta inciso il marchio dell’azienda.

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Il BELT Cable Twin Head è lungo 2 metri e, grazie a un piccolo adattatore incorporato, è possibile scegliere se utilizzare l’uscita micro-USB oppure Lightning. Questa soluzione è semplice quanto utile e rende il Twin Head il cavo ideale da avere nello zaino. Che sia una power bank, uno smartphone Android o Apple, si sarà pronti a ogni evenienza. Il laccio che collega l’adattatore è la parte meno resistente, ma è comunque abbastanza spessa e quindi non si romperà molto facilmente. Come avrete notato dalle foto è presente anche una chiusura in pelle, regolabile lungo tutto il cavo, che facilita l’organizzazione.

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La linea BELT presenta anche altre soluzioni più tradizionali con il solo cavo Lightning, micro-USB o il più recente USB-C, anche queste con le medesime caratteristiche come l’intrecciatura in nylon e il laccio in cuoio. Abituato al solito metro di lunghezza, ho giovato immediatamente della maggiore flessibilità garantita sia dalla maggiore lunghezza che dalla struttura del cavo stesso. In particolare ho apprezzato il fatto che tende a rimanere nella forma in cui è stato lasciato. Molto utile mentre lo si utilizza sulla scrivania o comunque in qualsiasi momento dove è necessario adoperare il dispositivo in carica.

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Il NIGHT Cable è molto simile al precedente ma presenta alcune differenze, tra cui una maggiore lunghezza (3 metri) e la presenza di una sfera di nylon. Inutile approfondire l’utilità di un cavo di questa misura, per cui meglio soffermarsi maggiormente alla sfera. Essa mi ricorda quelle che si facevano da ragazzi insieme agli scooby doo (o anche scoubidou) e probabilmente è fatta nello stesso modo. La palla può scorrere lungo tutta la lunghezza del filo e grazie al suo peso farà in modo che il cavo non trascini con sé il dispositivo a cui è attaccato, idea geniale per quanto semplice.

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Procedendo con gli accessori troviamo il JUMP Cable. Ha l’aspetto di un semplice quadrato di plastica intorno al quale è avvolto l’ormai conosciuto intreccio di nylon. I più precisi avranno notato la presenza di tre piccoli fori: questi fungono da LED di notifica per la percentuale di carica residua. Il JUMP Cable ha al suo interno una piccola batteria da 800 mAh, probabilmente non tanti se pensiamo ai mostruosi battery pack da 20.000 mAh (recensione) ma comunque molto utili per una piccola ricarica d’emergenza. Lo scopo del JUMP è quello di essere utilizzato tutti i giorni, usufruendo della sua seconda natura solo nel momento del bisogno.

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Tuttavia, a volte può capitare di dimenticarsi il cavo che di solito usiamo: per questo motivo entra in gioco il KEY Cable. Come facilmente intuibile dal nome, ma anche dalle immagini, esso è ideato appositamente per avere sempre un modo con cui collegare il proprio dispositivo a una presa USB. Lo spessore del filo è, come per il JUMP, minore rispetto agli altri, così anche la sfera che forma è più piccola e facilmente trasportabile. I connettori sono nascosti e protetti da una sede di gomma, dove si aggancia l’anello di metallo a spirale. Essendo assicurato solo tramite un incastro credevo di poter facilmente perdere il KEY Cable, ma la mia paura si è rilevata infondata in quanto non mi è mai successo di trovare le due estremità fuori sede.

Conclusione

Native Union ha sicuramente degli ottimi prodotti, molto belli esteticamente ma anche ben costruiti e resistenti. Alcuni cavi sono disponibili in quattro colorazioni diverse: Nautical (che vedete in foto), Zebra, Marine Blue e Coral Red. In questa recensione abbiamo preso in considerazione soltanto le varianti Lightning, ma sono disponibili anche quelle micro-USB. Il prezzo rimane l’unica vera barriera: sia il NIGHT che il BELT Twin Head costano 39,99€, il JUMP 49,99€ e il KEY 29,99€. Paragonati ai già citati Syncwire sono decisamente più costosi. Non sono cavi per chi vuole l’economicità, piuttosto per chi ricerca design, accuratezza nei dettagli e funzionalità aggiunte. Vi consiglio di dare un’occhiata anche al loro sito dove sono presenti altre chicche.

PRO
+ Design ricercato
+ Funzionalità
+ Resistenza
+ Qualità costruttiva

CONTRO
+ Prezzo

Matteo Arone

Special Editor - Sono uno studente di economia con la passione per la fotografia e la videografia. Mi piacerebbe essere un'artista ma per ora cerco di essere creativo.

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