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Salvo imprevisti, Apple e Google tendono a mantenere una buona puntualità nel rilascio delle nuove versioni dei loro sistemi operativi nei tempi promessi. L’azienda di Mountain View aveva detto Android Nougat entro l’estate, ed entro l’estate è arrivato. Più precisamente oggi. Il rollout è in corso su tutti i Nexus supportati, portando le svariate novità previste dalla versione 7.0 del robottino verde.

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La prima miglioria di rilievo riguarda lo split-screen, con la possibilità di ripartire liberamente lo schermo tra le app affiancate (entro i limiti stabiliti dai loro sviluppatori). Con un doppio tocco sul pulsante per richiamare il task switcher sarà effettuato il passaggio rapido tra le ultime due applicazioni aperte. L’area delle notifiche è stata profondamente ritoccata, forse in misura maggiore rispetto al resto del sistema, comprendendo la presenza in alto di 5 impostazioni principali veloci e la visualizzazione delle notifiche raggruppate per app e tipologia. Dove supportato, sarà inoltre possibile rispondere direttamente dalla notifica ricevuta senza dover entrare nell’applicazione di riferimento. Si potrà poi scegliere quali notifiche ricevere, silenziando quelle non desiderate. Sul fronte messaggistica, sono state aggiunte oltre 1.500 emoji ed è stato irrobustito il supporto linguistico permettendo di passare da una lingua all’altra in tempo reale.

Le impostazioni, che per l’occasione presentano un nuovo look, prevedono aggiunte come la possibilità di stabilire limitazioni per il consumo di dati in background e di ridimensionare non solo i testi, ma qualsiasi elemento a schermo. La funzionalità Doze per la gestione del risparmio energetico è stata perfezionata: con Nougat agisce su qualsiasi superficie e non solo se il telefono è in piano. Non mancano naturalmente migliorie alle prestazioni, soprattutto grafiche grazie al supporto per le API Vulkan, e al consumo di memoria RAM. Per la sicurezza si segnalano in particolare l’aggiornamento ai nuovi rilasci in background (solo per i nuovi dispositivi già con Nougat di fabbrica), la crittografia per i file presenti sul dispositivo e una nuova modalità di avvio del sistema più sicura. Infine, Nougat avrà un forte impulso per la realtà virtuale, con la creazione della piattaforma integrata Daydream. Soddisfatte determinate caratteristiche hardware, uno dei prossimi smartphone posto in un visore VR offrirà un’interfaccia utente dedicata, con app ottimizzate su una sezione speciale del Play Store e utilizzabile con diversi metodi di input: vocale, rilevamento dei movimenti effettuati e controller fisici.

Queste descritte sopra sono le novità principali, ma la lista completa è decisamente più lunga e le minor features più interessanti sono state oggetto di approfondimento nei nostri Spoiler. Il rilascio è iniziato da oggi, con priorità a coloro che hanno partecipato al programma pubblico di Developer Preview, e proseguirà nel corso delle prossime settimane, raggiungendo tutti i dispositivi supportati. Ovviamente parliamo dei soli Nexus in questa fase: lato smartphone troviamo Nexus 6, 5X e 6P, mentre tra i tablet saranno Nexus 9 e Pixel C a ricevere l’aggiornamento. Niente concessioni, purtroppo, al Nexus 5, probabilmente sinora il più riuscito tra i terminali con software a cura diretta di Google. Ha superato i 24 mesi di supporto principale previsti per le nuove versioni di Android e, a meno che Google non decida spontaneamente di prolungarlo, a fine ottobre raggiungerà pure il termine del supporto esteso di sole patch di sicurezza. Tra i prodotti in arrivo, è assicurato Nougat preinstallato per l’imminente LG V20. Per gli altri non ci sono date certe sull’arrivo dell’update, ma HTC, Huawei/Honor, Motorola e Samsung hanno già promesso Nougat almeno per i loro più recenti top di gamma.

In chiusura di questo post, e sempre a proposito di aggiornamenti, con la release odierna è stata colta la palla al balzo per annunciare un nuovo cambio importante nel metodo di rilasci di Android: in aggiunta alla già implementata pianificazione mensile per le patch di sicurezza, arriveranno rilasci minori trimestrali contenenti bugfix generali e nuove funzionalità. I lavori fervono già sul primo di questi pacchetti, che verrà presto rilasciato ai partecipanti del Developer Program. Come avviene nel mondo iOS, anche su Android si riceveranno perfezionamenti con maggiore frequenza senza attendere le versioni maggiori, in un contesto che già in parte lo permetteva grazie al trasferimento di molte feature all’interno dei Play Services e alle app aggiornate in modo indipendente.

Giovanni "il Razziatore"

Deputy - Ho a che fare con i computer da quando avevo 7 anni. Uso quotidianamente OS X dal 2011, ma non ho abbandonato Windows. Su mobile Android come principale e iOS su iPad. Scrivo su quasi tutto ciò che riguarda la tecnologia.

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