iOS 10 arriva domani: ecco alcune utili operazioni preliminari

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Ci siamo quasi: iOS 10 sarà disponibile pubblicamente a partire da domani. Dopo qualche mese di Beta, la nuova versione del sistema operativo Apple è pronta a rimpiazzare la 9.3.5 attualmente in uso. Tante novità, di cui abbiamo già avuto modo di raccontarvi nel corso di questa estate: alcune davvero molto gradite, come quelle della tastiera QuickType e dell’app Foto, altre che invece avranno riscontri molto più soggettivi una volta giunte a larga diffusione, a partire dall’evoluzione di iMessage e dal restyling di Apple Music. Migliorie grandi e piccole, come da consuetudine di un aggiornamento major. Di norma la procedura di upgrade non comporta problemi, terminando con successo. Per aumentare le già alte probabilità di riuscita, però, è possibile adottare altri accorgimenti preparatori. In questo articolo esporremo 7 importanti step di buona efficacia e semplicità nell’effettuazione.

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Step 1: Dispositivo

Il primo passo crediamo sia anche quello più ovvio: il dispositivo su cui andremo ad installare iOS 10 è compatibile con esso? Da questo punto di vista iOS 9 è stata la release più generosa, non rimuovendo nessun prodotto dalla lista ma anzi ampliandola. Con la decima non è così: a farne le spese sono stati tutti gli iDevice dotati di SoC A5, quasi tutti con soli 512 MB di RAM. Ecco l’elenco dei non più supportati:

  • iPhone 4s
  • iPad 2
  • iPad di terza generazione
  • iPad mini di prima generazione
  • iPod touch di quinta generazione

Tutte le generazioni successive sono supportate. Non bisogna prendersela a male, dato che tutti hanno raggiunto almeno circa 4 anni di supporto (mese più, mese meno). iPhone 4s è arrivato quasi a 5 anni, mentre iPad 2 li ha superati abbondantemente essendo entrato in commercio a marzo 2011. Qualora il dispositivo fosse stato acquistato negli ultimi 12-18 mesi, purtroppo arrabbiarsi con Apple serve a poco: già in fase di acquisto il terminale era anziano e verso la fine del suo ciclo di supporto. Pur comprendendo il rammarico, insomma, si sapeva a cosa si andava incontro. Per ciascuno elencato poco sopra iOS finisce qui.

Beninteso, la cessazione del supporto per le nuove versioni non significa che i dispositivi cesseranno di funzionare. Sembra una stupidaggine a ricordarlo, ma capita talvolta di confondere le due cose. Domani il 4s funzionerà come ha sempre fatto sinora e continuerà a farlo fino all’eventuale morte hardware dell’unità. Ciò che potrà accadere lato software è che diminuiranno gradualmente le app con supporto per iOS 9, rimanendo privi dei loro ultimi aggiornamenti o non potendole installare proprio se si tratta di new entry. Ma parliamo di svariati mesi se non addirittura anni. Tuttora escono nuove app compatibili ancora con iOS 8.

Vale la pena di effettuare un riepilogo dei dispositivi supportati prima di proseguire:

  • iPhone 5
  • iPhone 5c
  • iPhone 5s
  • iPhone 6/6 Plus
  • iPhone 6s/6s Plus
  • iPhone SE
  • iPad di quarta generazione
  • iPad Air
  • iPad Air 2
  • iPad Pro da 9,7″
  • iPad Pro da 12,9″
  • iPad mini 2
  • iPad mini 3
  • iPad mini 4
  • iPod touch di sesta generazione

Se i nostri rientrano nella lista soprastante, ottimo. Per loro iOS continua. Andiamo al prossimo step.

Step 2: App

Potrebbe sembrare un passaggio stupido e/o superfluo, ma non lo è del tutto se ci si riflette. Guardiamo a quali applicazioni e giochi abbiamo installato sul nostro iDevice. Le probabilità sono ottime che almeno il 90-95% vada senza problemi e che un gran numero ha già l’aggiornamento di compatibilità pronto ad arrivare domani o entro i prossimi giorni (già stasera, a dire il vero, riportano su varie testate del mondo Apple l’arrivo di app pronte per iOS 10). Ma possono esserci applicazioni per particolari esigenze la cui idoneità all’uso con iOS 10 dovrà essere verificata prima di aggiornare, specialmente se già da tempo non ricevono nuove versioni. Ancor più importante è il caso di terminali aziendali: se hanno app precaricate dal datore di lavoro è meglio prima verificare col reparto IT. In sostanza, nei casi specifici qui citati il consiglio è di non aggiornare subito, attendendo verifiche terze o indicazioni che diano il via libera.

Se siamo però certi di non avere alcuna app che possa causarci incompatibilità ed eventualmente problemi in ufficio, possiamo proseguire col terzo step dei preparativi.

Step 3: Rete

Anche questo potrebbe sembrare uno step banale, che non serve a nulla. Ma se non vogliamo avere spiacevoli sorprese è meglio effettuarlo. Parliamo della rete. L’aggiornamento domani arriverà Over-The-Air, pertanto occorrerà la connessione ad Internet; lo stesso vale anche se si effettua la procedura tramite iTunes. La situazione ideale è avere a disposizione una rete Wi-Fi appoggiata a una linea ADSL (con buone velocità) o fibra. In quasi tutte le situazioni l’abbonamento pattuito col gestore è di tipo flat, con una quota fissa mensile e senza limiti nello scaricamento dei dati. Si tratta della soluzione ideale nonché predefinita da parte del sistema operativo.

Molto diverso è il discorso se siamo costretti ad appoggiarci a una connessione 4G o 3G. Le velocità nella media saranno più alte, ma dovremo fare i conti col limite massimo di GB previsto dal piano dati. Poiché la nuova versione di iOS richiederà ben più di 1 GB per essere scaricata sarà opportuno accertarsi preventivamente sia quanto prevede il nostro piano mensile sia quanto ci rimane prima del suo esaurimento. Non solo: dato che iOS non effettua il download degli aggiornamenti senza Wi-Fi, ciò significherà che dovremo avere uno smartphone di supporto se dovremo aggiornare un iPad oppure uno smartphone secondario se il terminale da aggiornare è un iPhone. Tale dispositivo dovrà agire in modalità tethering, ovvero riversare la connessione 3G/4G attiva in una rete Wi-Fi accessibile da altri prodotti, fungendo così come un modem-router in miniatura. Queste sono le principali procedure per attivarla sulle due principali piattaforme:

  • iOS: rechiamoci in Impostazioni, entriamo nella sezione Cellulare e attiviamo l’Hotspot Personale. Se non abbiamo ancora impostato una password, inseriamola. Nel caso ve ne fosse una già esistente avremo la possibilità di visualizzarla e volendo modificarla.
  • Android: il percorso può differire leggermente a seconda del dispositivo e delle personalizzazioni del produttore, ma si tratta spesso di variazioni minori. Entriamo in Impostazioni, nell’area dedicata alle connessioni premiamo su Altro e dunque su Tethering/hotspot portatile. Lì troveremo lo switch per attivare il tethering. Anche qui se non abbiamo già impostato una password è bene farlo e se invece c’è già potremo vederla e/o modificarla.

Dato che i consumi di dati possono essere elevati il suggerimento è di attivare il tethering solo a rilascio avvenuto da parte di Apple. Ancor prima di farlo, però, assicuriamoci che il gestore lo includa nel piano tariffario. Questo è un punto che tocca in particolare chi ha Vodafone, dato che varie sue tariffe non prevedono il tethering senza extra costi. E questi ultimi, una volta applicati, rischierebbero di essere davvero salati, dunque meglio non prendere alla leggera questa verifica.

Siamo all’incirca a metà percorso. Entriamo ora nelle fasi calde della preparazione a iOS 10.

Step 4: Backup

Il modo migliore per mettersi al riparo da eventuali problemi in sede di aggiornamento è quello di effettuare un backup. Ciò salva i nostri dati presenti sul dispositivo, consentendoci di recuperarli in qualsiasi momento. Due sono le modalità previste da Apple: tramite iCloud o tramite iTunes. Nel primo caso, questa è la procedura da seguire:

  • Colleghiamoci ad una rete Wi-Fi
  • Entriamo nelle Impostazioni
  • Scorriamo la lista fino a trovare la sezione iCloud; premiamoci sopra
  • Premiamo la sottosezione Backup per aprirla
  • Accertiamoci che lo switch alla voce Backup Cloud sia nella parte attiva e se non lo è facciamolo premendoci su
  • Premiamo su Esegui backup adesso
  • Attendiamo che termini il backup, dunque torniamo indietro alla sezione iCloud
  • Entriamo nella sottosezione Archivio e dunque Gestisci spazio
  • Selezioniamo il dispositivo in uso nella lista e verifichiamo se è presente un backup con data e ora recenti; in tal caso vorrà dire che è avvenuto con successo e potremo scollegare il terminale dal computer

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Questo backup è il più semplice, ma non il più completo. Esso infatti archivia in iCloud foto, contatti, note, musica, dati dalle app e alcune impostazioni. Dovremo inoltre verificare che non vengano superati i 5 GB base gratuiti, altrimenti sarà necessario aderire a uno dei piani a pagamento. Per effettuare un backup profondo, comprendente tutti i dati salvati, occorre passare tramite iTunes. Ecco come fare:

  • Colleghiamo col cavo l’iDevice al computer
  • Se iTunes non si apre, facciamolo noi manualmente (su OS X/macOS premiamo sul Launchpad e dunque sull’icona di iTunes; su Windows 7/8.1/10 dovremo cliccare il pulsante Start, entrare nella lista Tutte le app e dunque premere su iTunes)
  • Qualora il dispositivo sia protetto da un codice inseriamolo
  • Una volta accertatoci che il dispositivo è riconosciuto da iTunes, entriamo nella sezione Riepilogo se non è già così di default
  • Nell’area Backup premiamo sul pulsante “Effettua backup adesso”; qualora utilizziamo l’app Salute, abbiamo un Apple Watch abbinato oppure più semplicemente desideriamo maggiore sicurezza prima di procedere mettiamo la spunta a “Codifica backup”, impostando una password
  • Terminata la procedura, verifichiamo che il backup sia stato effettuato entrando nelle Preferenze di iTunes e aprendo la sottosezione Dispositivi; se troviamo nella lista un salvataggio con ora e data recenti vuol dire che è riuscito

Viste le due procedure per effettuare un backup, andiamo ad analizzare la procedura inversa, ossia ripristinarne il contenuto sul dispositivo. Qui sotto la modalità tramite iCloud:

  • Il prerequisito è che il dispositivo di partenza sia stato resettato e dunque si debba ripetere la configurazione iniziale; effettuiamo tutti i passaggi fino ad arrivare alla sezione App e Dati
  • Premiamo su Ripristina da backup iCloud
  • Se ci viene richiesto, inseriamo il nostro ID Apple e la password
  • Nella lista che ci verrà mostrata selezioniamo il backup più recente
  • Nel caso ce lo richieda ancora, ripetiamo di nuovo ID Apple e password
  • Attendiamo il termine del ripristino e dunque procediamo con la configurazione

Il ripristino di un backup tramite iTunes avviene invece così:

  • Effettuiamo gli stessi primi 4 passaggi già visti nella procedura per la creazione del backup (collegamento iDevice, apertura iTunes, inserimento dell’eventuale codice di protezione e ingresso nella schermata Riepilogo)
  • Nell’area Backup premiamo su “Ripristina backup” e dalla lista selezioniamo quello più recente
  • Premiamo il pulsante “Ripristina” e se previsto inseriamo la password di protezione
  • Una volta che la procedura è stata interamente completata potremo chiudere iTunes e scollegare il dispositivo

Il grosso l’abbiamo fatto: i prossimi passaggi saranno molto più rapidi da effettuare.

Step 5: Pulizia

Questo step può essere scambiato di ordine col precedente a seconda delle proprie preferenze. Inoltre, la pulizia può non essere un passaggio necessario. Quasi superfluo precisare che non intendiamo l’atto fisico di pulire schermo e scocca del dispositivo, ma il pulirlo dei dati non necessari. Durante l’aggiornamento le nuove versioni di iOS richiedono uno spazio adeguato per poter procedere. È consigliabile infatti avere non meno di 3 GB liberi a disposizione affinché il sistema possa completare senza intoppi il processo. Verifichiamo dunque di quanto spazio libero disponiamo:

  • Entriamo nelle Impostazioni e scegliamo la sezione Generali
  • Nella lista, premiamo su “Utilizzo spazio e iCloud”
  • Accertiamoci che la voce “Spazio disponibile” abbia almeno il minimo da noi consigliato sopra

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Qualora il valore risulti inferiore, il rischio che l’aggiornamento non venga effettuato è alto. Se può, iOS offre di suo la possibilità di rimediare occupandosi della rimozione temporanea di app e contenuti ripristinandoli al termine dell’upgrade. Meglio aiutarlo noi, comunque. La procedura generale è la seguente:

  • Nella stessa sezione in cui ci siamo recati premiamo la prima delle due voci “Gestisci spazio”, quella relativa al dispositivo
  • Dopo un rapido calcolo, verranno elencate tutte le app installate e quanto spazio occupano insieme ai loro dati
  • Premiamo sull’app col valore più elevato: se abbiamo la possibilità di rimuoverne solamente i dati (e posto che il backup sia stato fatto pena rimorsi), facciamo un tap su Modifica ed eliminiamoli in modo manuale; se viene invece proposta solo l’opzione per eliminare l’app ed essa non risulta indispensabile in quel momento premiamo su “Elimina app” confermando al pop-up successivo
  • Ripetiamo le stesse verifiche con tutte le app di dimensioni rilevanti, diciamo dai 250 MB in su

Per alcune non è però possibile o consigliabile procedere in questo modo. L’eliminazione delle foto, ad esempio, può avvenire solo all’interno dell’app stessa. Stesso discorso vale per i messaggi di posta elettronica se si usa il client nativo. Le soluzioni di messaggistica come WhatsApp è meglio gestirle manualmente al loro stesso interno, rimuovendo conversazioni e contenuti multimediali non più necessari e/o voluti.

Una volta completate le operazioni di pulizia, effettuiamo di nuovo i passaggi iniziali di questo step e controlliamo se abbiamo ricavato spazio sufficiente. Se ancora non basta, potrebbe essere giunta l’ora di agire in maniera più drastica ripulendo tutto il dispositivo, col presupposto di aver fato il backup di tutte le cose importanti. Entriamo nelle Impostazioni, dunque in Generali e infine scorriamo la lista fino a trovare la voce “Ripristina”, scegliendo l’opzione che effettua il reset del terminale. Dovremo effettuare nuovamente tutta la configurazione. Il suggerimento è di procedere in questo modo solo se strettamente necessario e solo domani dopo il rilascio: il primo ripristino, senza backup, ci permetterà di aggiornare a iOS 10; sarà da effettuare un secondo ripristino se si vuole sfruttare il backup tramite iCloud. Più avvantaggiato qui è l’uso di iTunes, dato che ridurrebbe il reset a uno solo, occupandosi poi esso di rimettere dati e app al proprio posto.

Passiamo ora al penultimo step, molto rapido se sono già stati presi tutti gli accorgimenti del caso.

Step 6: Account

Durante la procedura di aggiornamento ci verrà richiesto d’inserire la password del nostro ID Apple. Facciamo sin da ora mente locale e ricordiamocela; per maggiore sicurezza conviene annotarla. Lo stesso per gli altri principali servizi, la cui richiesta di autenticarsi nuovamente non è da escludersi. Se non ricordiamo le password è meglio già effettuare sin da stasera le rispettive procedure per ripristinarle e inserirne di nuove, rispettando sempre determinati canoni di sicurezza (utilizzare quando possibile combinazioni di lettere maiuscole, minuscole, numeri e caratteri speciali; prediligere altri elementi rispetto a nomi e/o dati di nascita).

Se siamo a posto anche con questo step, non ci resterà che fare domani stesso l’ultima verifica.

Step 7: Batteria

L’aggiornamento richiederà al dispositivo un consistente sforzo energetico. Farsi trovare con percentuali inferiori al 40% di batteria non è consigliabile e nel caso l’autonomia scendesse a quota zero nel bel mezzo della procedura di upgrade potremmo dover procedere manualmente al ripristino tramite iTunes nella modalità DFU, utilizzata quando il sistema operativo non è in una condizione avviabile. Conviene in generale collegarlo alla rete elettrica durante l’operazione, assicurandosi protezione completa contro l’evenienza sopra descritta. Se siamo fuori casa e non prevediamo di rientrarci, ricordiamoci quindi di avere con noi cavo e alimentatore oppure una batteria esterna. Qualora invece rincasassimo, varrà la pena sopportare la vecchia versione per qualche ora in più.

Si chiude qui questa sorta di vademecum al passaggio ottimale a iOS 10. Non assicuriamo che tutto filerà liscio e non pretendiamo di essere stati esaurienti su tutti gli aspetti: a seconda della propria configurazione, potrebbero esserci ulteriori passaggi intermedi. In tale sede abbiamo cercato di affrontare i preparativi più comuni in queste ultime ore che precedono l’arrivo della nuova versione. Buon aggiornamento a tutti!

Giovanni "il Razziatore"

Deputy - Ho a che fare con i computer da quando avevo 7 anni. Uso quotidianamente OS X dal 2011, ma non ho abbandonato Windows. Su mobile Android come principale e iOS su iPad. Scrivo su quasi tutto ciò che riguarda la tecnologia.

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