Proseguiamo il nostro excursus sui cosiddetti cinafonini, che stanno continuando a darci sorprese, spesso in positivo (se guardiamo soprattutto Meizu e Xiaomi) ma talvolta anche in negativo (UMI sta per fortuna risalendo rapidamente la china). Il modello di cui andiamo a parlare oggi ha una particolarità, almeno a livello di brand. Se diciamo TCL a molti lettori non risulterà granché familiare, benché si tratti di uno dei numerosi colossi cinesi di settore. Più noto è il marchio che adottano qui in Europa: Alcatel. In precedenza parte di un più ampio conglomerato francese (ora fusosi con Nokia) nell’ambito delle telecomunicazioni, il business cellulari è passato a TCL sin dal 2004. Questo Flash Plus 2 non riporta però da nessuna parte il logo Alcatel, perché è un prodotto non nato specificatamente per il mercato occidentale ma solo adattato alla vendita online dalle nostre parti. Vediamo come si è comportato.

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Caratteristiche principali

Prima di addentrarci nelle considerazioni più soggettive, andiamo brevemente a vedere il pacchetto tecnico offerto da questo smartphone. Lo schermo è un IPS da 5,5″ con risoluzione Full HD. La fotocamera principale è da 13 Megapixel con apertura f/2.0, autofocus a rilevamento di fase, flash a doppia tonalità e registrazione video 1080p; il sensore anteriore è da 5 Megapixel, affiancato da un flash LED. All’interno troviamo un SoC octa-core Mediatek Helio P10, insieme a 3 GB di RAM e 32 di archiviazione interna (espandibili tramite microSD).

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La connettività prevede 4G LTE (dispositivo dual-SIM), Wi-Fi 802.11n dual band, Bluetooth 4.1 e GPS. Solito assente è NFC, ma non manca la cara vecchia radio FM. La sicurezza è affidata al sensore d’impronte digitali, mentre la connessione fisica è in standard micro USB. La batteria non rimovibile è da 3.000 mAh. Un breve cenno per concludere questa parte va alla confezione, semplice ed essenziale, esteticamente ben riuscita. Altrettanto essenziale è la dotazione di accessori al suo interno: piccola manualistica e caricabatterie con cavo USB-micro USB.

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Design ed ergonomia

Se devo essere sincero, questo Flash Plus 2 non fa girare la testa. Il risultato appare piuttosto ordinario, lontano dalle sensazioni di buona cura che restituiscono i Meizu, nonostante la tendenza iPhone-like che li contraddistingue. Non che sia da buttare: se sul fronte design non sono stati fatti sfracelli, su quello dell’ergonomia il risultato è abbastanza riuscito. Non risulta troppo pesante da tenere in mano e la struttura in alluminio con finitura lucida spazzolata è gradevole. Questo se si supera il primo freddo impatto, specialmente nei mesi invernali, di cui ho avuto un’anticipazione recandomi qualche giorno a quota 1.800 metri.

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Il lato posteriore è piuttosto pulito, prevedendo solo fotocamera e flash nella parte superiore e l’altoparlante principale in quella inferiore. Cosa ormai sempre più rara, la scocca può essere rimossa, accedendo così ai vani per le due SIM e la microSD. Molto apprezzata questa scelta di non costringere l’utente a scegliere tra la seconda scheda e l’espansione di memoria. Meno gradita è la modalità di apertura, che richiede soprattutto un’adeguata presenza di unghie per far leva.

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Anche il frontale, benché non brilli di appeal, è pulito. Sopra il display troviamo la capsula auricolare e alla sua sinistra la fotocamera frontale. Nella griglia della capsula risiedono pure sia il flash LED per i selfie in notturna sia una piccola luce bianca di notifica, adeguatamente visibile.

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Sotto al display troviamo il pulsante home centrale col sensore d’impronte affiancato da due tasti a sfioramento deputati alle funzionalità Indietro e Task Switcher. Il riconoscimento dell’impronta non è il più preciso tra quelli che ho provato nel corso degli ultimi mesi: batte solo il disastroso UMI Touch. Con questi condivide il principale difetto tecnico in tal senso, ovvero una conformazione del pulsante poco ottimale al posizionamento del polpastrello per l’identificazione.

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Il bordo sinistro è completamente pulito, mentre sulla destra abbiamo il pulsante di accensione/sblocco e il bilanciere del volume. Avrei preferito che il posizionamento del tasto singolo fosse invertito, ossia sotto al bilanciere: è così in alto che richiede svariata abitudine al fine di ridurre al minimo gli errori.

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Il bordo superiore prevede il jack cuffie; quello inferiore è invece destinato al connettore micro USB, collocato in modo insolito rispetto al consueto ma comunque privo di particolari problemi.

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Display

Ci troviamo davanti a un classico pannello IPS, con resa in linea a quanto visto anche su altri esemplari. Sempre seguendo un copione già visto, ritroviamo la tecnologia software MiraVision, che una volta attivata dà un tocco di vivacità ai colori un po’ “morti” di default. Forse diventano anche fin troppo vivaci, soprattutto i toni freddi. La visione all’aperto è buona ma non eccezionale, anche perché il sensore di luminosità non agisce in maniera fulminea. Guardando ai lati troviamo alterazioni più evidenti per le tonalità bianche e scure. Positivo il giudizio sulla reattività al tocco, mentre come unica opzione funzionale abbiamo la possibilità di utilizzare il doppio tocco per accendere o spegnere lo schermo.

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Multimedia

Il comparto audio non mi è dispiaciuto. L’altoparlante principale è ben presente per i principali contenuti e anche la capsula si comporta bene in chiamata. Positivi sia la riproduzione tramite auricolari (peccato per l’assenza di un equalizzatore) sia la cattura della voce dal microfono.

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Veniamo ora alla parte fotografica. Apprezzabile lo sforzo di distinguersi un po’ di più rispetto a quanto visto su altri dispositivi di analogo genere. Se le impostazioni appaiono esattamente le stesse, quantomeno l’interfaccia principale prevede un posizionamento differente delle opzioni rapide e un selettore della modalità in stile iPhone. Premendo sulla freccettina a sinistra potremo entrare nella visuale dei filtri, mentre totalmente inutile è il pulsante a forma di nota musicale, che prevede alcuni effetti sonori. Non vedo nessuno sano di mente che possa pensare di scattare foto mentre una pecora in sottofondo continua a belare…

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Premettendo che per vicissitudini personali non sono riuscito a fare tante foto come al solito, vi mostro giusto un paio di immagini con massima risoluzione e HDR attivo, che mettono in luce risultati mediocri. Direi anzi disastrosi: colori troppo saturati, stabilizzazione digitale di fatto non funzionante, scarsità di dettagli catturati. Sul telefono non sembravano poi così male, ma giunte al computer mi hanno spaventato. Pari e patta con UMI Touch, purtroppo. E non va molto meglio con video e sensore frontale.

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Prestazioni

Il Mediatek Helio P10 non è un cavallo da corsa e né pretende di esserlo. Si comporta discretamente nell’uso quotidiano, qui stando sui livelli di UMI Plus. Anche i benchmark sintetici lo confermano. A patto di non utilizzarlo per gaming intensivo, questo Flash Plus 2 non darà grossi problemi. La connettività convince di meno per l’assenza della banda 800 in 4G, tarpando le ali a chi utilizza Wind, ma a parte ciò la ricezione 3G è sempre stata soddisfacente. Stesso discorso per Wi-Fi, Bluetooth e GPS. Ritroviamo anche stavolta una funzionalità già vista altrove, Turbo Download, che permette in fase di scaricamento file di coniugare le prestazioni del 4G e del Wi-Fi appoggiato alla linea fissa di casa.

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Software

Per questo dispositivo si è scelta una via di mezzo tra un Android 6.0.1 Marshmallow quasi stock visto su altri cinafonini e la forte personalizzazione tipica di Meizu e Xiaomi. Il launcher è molto simile a quello Google, eccettuando l’utile pallino rosso che ci indica elementi non ancora visualizzati all’interno di un’app (ancor meglio sarebbe stato il badge numerico). Tra le applicazioni proprietarie troviamo un client di posta elettronica basico, una galleria fotografica ben fornita di strumenti di modifica, utility come file manager, hotspot, collegamento senza fili di display e altro ancora. La pecca principale è quella di non aver ancora visto aggiornamenti: se non nuove funzionalità, almeno la sicurezza andrebbe curata.

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Batteria

Sembreranno pochi 3.000 mAh, ma complici un SoC molto parco permettono di cavarsela tranquillamente anche con un uso quotidiano intensivo. Non parliamo poi della durata in standby, ché se lo si usa come secondo telefono quasi diventa una sfida ad attendere quanti giorni impiega per scaricarsi. Supporta la ricarica rapida, che permette in mezzora di ottenere circa metà autonomia; un’altra ora collegato all’alimentazione e si completa il tutto.

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Conclusione

L’Alcatel Flash Plus 2 è un semionesto mestierante. Così l’ho definito nel titolo e così confermo in conclusione. Perché semionesto? Per la fotocamera: è francamente imbarazzante che si ottengano risultati del genere, quando nella stessa fascia si può trovare molto di meglio. Mi aspettavo molto di più sotto questo profilo. Senza tale negatività, avrei parlato di un onesto mestierante e di 3,5 stelle invece che 3. Non eccelle pressoché in nulla ma, tralasciando l’ambito fotografico, nemmeno fa schifo. Fa ciò che ci si aspetta, preferendo la funzionalità all’estetica. Il prezzo è interessante: lo troviamo su Gearbest a 163€. Se si sta cercando un muletto questo Flash Plus 2 può meritare senz’altro un’occhiata.

Gearbest ci ha fornito una ghiotta offerta per chi fosse interessato a questo smartphone. Con il codice sconto TINYAlcatel il prezzo scende a soli 139€.

PRO
+ Buona ergonomia
+ Comparto audio riuscito
+ Prestazioni equilibrate
+ Software personalizzato in modo utile e poco invasivo
+ Autonomia convincente

CONTRO
- Niente NFC né banda LTE 800
- Design un po’ anonimo
- Sensore d’impronte digitali poco preciso
- Fotocamera insufficiente

Giovanni "il Razziatore"

Deputy - Ho a che fare con i computer da quando avevo 7 anni. Uso quotidianamente OS X dal 2011, ma non ho abbandonato Windows. Su mobile Android come principale e iOS su iPad. Scrivo su quasi tutto ciò che riguarda la tecnologia.

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