L’approvazione delle specifiche Audio Device Class 3.0 per USB-C e la repentina dipartita del jack da 3.5 mm

Leggi questo articolo grazie alle donazioni di Giandomenico Manna, Lorenzo Procaccini.
♥ Partecipa anche tu alle donazioni: sostieni SaggiaMente, sostieni le tue passioni!

Nell’ultimo #SaggioLive (che potete riascoltare dalla nostra nuovissima app per iOS e per Android) Maurizio ed io ci siamo lasciati andare ad una lunga riflessione sull’abbandono del connettore jack da 3.5 mm da parte di Apple. La società ha detto che è stato un atto di coraggio che solo chi vuol innovare veramente può permettersi di fare, ma, come giustamente ha rilevato il nostro capo, mentre con l’abbandono del floppy e del SuperDrive Apple ha offerto un’alternativa valida e futuribile (nel primo caso il disco ottico e nel secondo le periferiche di archiviazione USB), per il jack non ha puntato su nulla, se non sul connettore Lightning che, ricordiamo, è uno standard proprietario, e sulla connessione Bluetooth 4.0, che, però, non riesce ancora a veicolare la giusta quantità di dati per offrire una qualità audio di alto livello. Per di più, Apple ha quasi abbandonato a se stessi i musicisti, i dj, gli automobilisti e gli audioamatori che saranno costretti a dotarsi di quantità industriali di adattatori per continuare a lavorare e a divertirsi. Insomma, la scelta è stata più futuristica che futuribile, quasi come se a Cupertino considerassero tutto un accessorio di iPhone, automobili comprese.

usb-c-audio-jack-43f1fd4d8709be7b601c7e64282f4cdc8

Ad ogni modo, pare che il connettore jack stia per conoscere una repentina fine, complice anche l’approvazione delle specifiche Audio Device Class 3.0 per USB-C da parte del consorzio che si occupa dell’innovazione della connessione universale. Secondo quanto riporta Engadget, le nuove specifiche migliorano tanto la qualità audio, permettendone la trasmissione interamente in digitale, quanto i consumi energetici che, pare, siano più contenuti, visto che i processori audio potrebbero essere implementati direttamente dai produttori di cuffie, auricolari e altri dispositivi, senza onerare i dispositivi dell’elaborazione del suono. Vedremo come reagiranno i produttori a questa novità, ma sono pronto a scommettere che già dalla fine dell’anno i negozi saranno invasi da smartphone di qualsiasi fascia senza jack audio, con buona pace per la gran parte di noi e per la gioia della dirigenza di Apple che potrà ritenersi, nuovamente, pioniera di un cambiamento, indipendentemente dall’impatto che esso possa avere sui consumatori.

 

Elio Franco

Editor - Sono un avvocato esperto in diritto delle nuove tecnologie, codice dell'amministrazione digitale, privacy e sicurezza informatica. Mi piace esplorare i nuovi rami del diritto che nascono in seguito all'evoluzione tecnologica. Patito di videogiochi, ne ho una pila ancora da finire per mancanza di tempo.

Commenti controllati Oltre a richiedere rispetto ed educazione, vi ricordiamo che tutti i commenti con un link entrano in coda di moderazione e possono passare diverse ore prima che un admin li attivi. Anche i punti senza uno spazio dopo possono essere considerati link causando lo stesso problema.