AMD sfida Intel con i processori RYZEN, e la concorrenza ritorna in vita

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Dopo tante premesse e annunci che hanno fatto alzare l’hype, AMD ha presentato ufficialmente la prossima generazione di CPU, che vogliono sfidare l’incontrastato dominio di Intel degli ultimi anni. La prima serie di processori della nuova architettura ZEN (nome che vuole evidenziare il bilanciamento tra prestazioni, consumi e feature) prende il nome di RYZEN. Sul palco dell’evento tenutosi in Texas, il CEO di AMD Lisa Su ha confermato alcune caratteristiche delle CPU e mostrato diversi benchmark all’opera. La CPU di test, che ha sfidato un processore Intel Core i7 6900K @3,2GHz, era un esemplare RYZEN dotato di 8 core fisici e 16 logici – al pari del rivale – con una frequenza base di 3,4GHz e tecnologia boost (in questo test disattivata), oltre a 20MB di cache L2+L3. Per il momento non è stato dichiarato il clock massimo raggiungibile dalla CPU in quanto, secondo il CEO, questo è ancora in fase di ottimizzazione. In una sfida basata sul rendering attraverso il software Blender le due CPU si sono comportate in modo simile, mentre con una transcodifica video di Handbrake, RYZEN ha battuto la CPU di Santa Clara del 10% circa. Entrambi i beanchmark erano basati su task che sfruttano appieno le doti multicore delle CPU, non è chiaro invece il comportamento in single core. Degno di nota comunque il fatto che la CPU di casa AMD possiede un TDP di 95W contro i 140W  del processore Intel.

Durante l’evento si è anche parlato di 5 importanti feature che stanno alla base dell’architettura ZEN, racchiuse nel nome di SenseMI technology. La tecnologia Pure Power sfrutta oltre 100 sensori per controllare nel dettaglio la temperatura e il voltaggio ottimale in ogni istante, allo scopo di ottimizzare i consumi. Precision Boost può variare la frequenza di ogni core, con incrementi di soli 25MHz, migliaia di volte al secondo. Neutral Net Prediction e Smart Prefetch sono tecnologie che cercano di prevedere ed anticipare con sofisticati algoritmi il comportamento e le necessità del software. Infine Extended Frequency Range, una feature che consente l’innalzamento del clock della CPU quando viene rilevato (in modo del tutto automatico) un sistema di raffreddamento particolarmente efficiente.

Per il momento non stati annunciati i prezzi ufficiali delle nuove CPU RYZEN, ma questi saranno certamente inferiori a quelli proposti da Intel, in particolare nella fascia alta del mercato. Il processore Intel in campo ha un prezzo che si avvicina ai $1000, mentre il CEO di AMD ha assicurato che RYZEN sarà molto più concorrenziale sotto questo aspetto. Se così fosse, Intel non potrebbe più decidere di fare bello e cattivo tempo in merito a listini, tempistiche e incrementi prestazionali centellinati nel tempo. Il vantaggio di una concorrenza forte porterà a ricadute positive per i consumatori, più liberi di scegliere. Ora Intel deve guardarsi le spalle su due fronti: da un lato la rinata AMD e dall’altro tutte le società che hanno già linee pronte alla costruzione di chip con architettura ARM, soluzione dalle prestazioni sempre più allettanti anche in campo desktop.

I processori AMD RYZEN per desktop PC sono attesi sul mercato nel primo trimestre del 2017, in concomitanza con l’architettura Kaby Lake di Intel; per le soluzione destinate ai notebook dovremo invece attendere la seconda metà dell’anno. Qui sotto è possibile vedere il video integrale dell’evento di presentazione.

Simone Sala

Junior Editor - Appassionato di tecnologia, mi piace analizzarne sia gli aspetti tecnici che i risvolti sociali. Sono curioso per natura e cerco sempre di sperimentare le ultime novità in qualsiasi ambito. Collaboro con SaggiaMente dal 2016.

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