Microsoft ci riprova con Windows su ARM; stavolta app desktop incluse

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La relazione tra Microsoft e il mondo ARM non si limita alla sola telefonia. Per diverso tempo l’azienda di Redmond ha lavorato anche per adattarlo all’ambiente desktop, dapprima sotto traccia con progetti interni (si parlava di un porting addirittura di Windows Vista, non proprio il più leggero dei sistemi operativi MS, col nome in codice”LongARM”, a sua volta derivato dal nome progettuale di Vista, “Longhorn”), poi pubblicamente dal 2011 con lo sviluppo di Windows RT, variante dedicata di 8 e uscita a ottobre 2012 insieme alle versioni x86. La limitazione però alle sole app in ambiente Modern, mentre su desktop giravano solo i programmi Office preinstallati, ha condizionato troppo RT e i tablet basati su tale sistema sono scomparsi dal mercato rapidamente, lasciando posto a quelli con processori Intel Atom e il solito Windows con tutto il suo parco applicazioni. Microsoft ora è decisa a ritentarci, imparando dagli errori del recente passato.

L’annuncio è arrivato nelle scorse ore alla versione asiatica della conferenza WinHEC, punto d’incontro tra Microsoft e gli OEM. Come dichiarato a The Verge dal capo della divisione Windows, Terry Myerson, l’iniziativa coinvolge il principale attore nei SoC ARM, ovvero Qualcomm. Occorrerà lo Snapdragon 835 di recente presentazione per poter vedere tablet e portatili con Windows 10 preinstallato. In aggiunta alle Universal Apps, gli utenti potranno usufruire di tutte le applicazioni tradizionali, con l’unica condizione che siano compilate a 32-bit invece che 64. Microsoft ha sostanzialmente ripreso il concetto alla base di Rosetta ai tempi del passaggio di Apple da PowerPC a Intel, con un emulatore che converte via software le istruzioni x86 in equivalenti ARM, il tutto in maniera trasparente all’utente. Inoltre non sarà necessario passare dal Windows Store per procurarsi le app, dato che sara possibile installarle esattamente come si farebbe su un normale PC.

Non ci si dovrà aspettare che software molto esosi in termini di risorse avranno prestazioni accettabili, tuttavia la dimostrazione nel video soprastante con Adobe Photoshop, Microsoft Word e un gioco chiarisce che questi dispositivi potranno concedersi un uso anche lavorativo in un’ottica di postazione “volante”. Myerson ha spiegato come la richiesta di Windows 10 per ARM sia arrivata tanto dagli utenti quanto dai produttori (specialmente quelli rimasti a bocca asciutta con l’addio degli Intel Atom al mondo mobile), per device con una dotazione completa di connettività e un’ottima autonomia, cose che gli Snapdragon possono offrire. Occorrerà però attendere parecchi mesi: la nuova variante arriverà dopo il Creators Update, forse col successivo aggiornamento denominato in codice “Redstone 3”. In questo modo Microsoft ha risposto a Google con l’arrivo delle app Android sui Chromebook, modelli ARM inclusi, e anticipato il più ambizioso progetto “Andromeda” sempre in preparazione a Mountain View. Ironia della sorte vuole che a rimanere ultima sia proprio Apple, oggetto da anni di rumor sul passaggio ad ARM dei Mac.

Giovanni "il Razziatore"

Deputy - Ho a che fare con i computer da quando avevo 7 anni. Uso quotidianamente OS X dal 2011, ma non ho abbandonato Windows. Su mobile Android come principale e iOS su iPad. Scrivo su quasi tutto ciò che riguarda la tecnologia.

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