Apple, Google e Microsoft, (forse) tutte insieme per l’intelligenza artificiale

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Tante sono le tecnologie che promettono di cambiare radicalmente il settore e anche la vita quotidiana nel corso dei prossimi anni. L’intelligenza artificiale è tra queste: abbiamo già visto numerosi progressi nel corso del tempo, migliorando l’interazione uomo-macchina e rendendo quest’ultima un po’ più vicina al nostro modo di pensare e agire. Gli assistenti virtuali odierni presentano mediamente capacità superiori rispetto a quanto poteva fare Siri nel 2011, espandendosi su una vasta gamma di dispositivi nonché assumendo ruoli sempre maggiori, in primis nella domotica. L’AI è alla base anche di tanti altri strumenti, da quelli “semplici” come il riconoscimento di volti e luoghi nelle foto ai più complessi come i sistemi di guida autonoma che si stanno sviluppando per le auto. Tuttavia la strada è ancora lunga, e alcune aziende hanno capito che per accelerare è meglio unire le proprie forze.

Da questa premessa è nata lo scorso settembre “Partnership on Artificial Intelligence”. Le seguenti società sono le costituenti della fondazione: Amazon, Facebook, Google (insieme a DeepMind, altra controllata del gruppo Alphabet), IBM, Microsoft. Nomi di peso, che già da soli racchiudono gran parte del mondo IT. Tra le mancanze maggiori spicca ovviamente Apple. Non che a Cupertino sull’argomento stiano con le mani in mano, considerate le numerose acquisizioni e i primi frutti visibili nelle più recenti versioni dei suoi sistemi operativi. In linea a quanto tradizionalmente fatto in altri casi, la mela ha preferito continuare ad agire per conto proprio.

Le cose stanno però cambiando, con la possibilità per i ricercatori attivi a One Infinite Loop di condividere pubblicamente i loro risultati. Il prossimo passo, come riporta Bloomberg, sembrerebbe essere proprio l’ingresso di Apple nella “Partnership on AI”, con l’annuncio ufficiale previsto entro questa stessa settimana. Da ambo le parti nessun commento, per ora, ma il reciproco vantaggio nella collaborazione è ovvio. In aggiunta a sviluppi più veloci, si potrà puntare a una maggiore standardizzazione delle tecnologie d’intelligenza artificiale, con benefici nel medio-lungo termine per tutti i potenziali utenti. Un win-win che speriamo trovi effettivamente conferme al più presto.

AGGIORNAMENTO: l’ingresso è diventato ufficiale.

Giovanni "il Razziatore"

Deputy - Ho a che fare con i computer da quando avevo 7 anni. Uso quotidianamente OS X dal 2011, ma non ho abbandonato Windows. Su mobile Android come principale e iOS su iPad. Scrivo su quasi tutto ciò che riguarda la tecnologia.

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