La Beta di macOS 10.12.4 segnala preparativi in corso per i MacBook Pro con Kaby Lake

Sono usciti solo da qualche mese e già si pensa ai sostituti. Mi riferisco ai nuovi MacBook Pro con la Touch Bar. Come per qualsiasi prodotto, a maggior ragione se si tratta di computer, lo sviluppo non conosce mai pause ed è facile che mentre entra in commercio una generazione, un’altra sia già in fase prototipale e quella successiva ancora in progettazione. Maurizio aveva già toccato l’argomento del prossimo ricambio, analizzando la storia recente del portatile Apple in cui, 2016 a parte, gli aggiornamenti hardware avvenivano a cadenze di due all’anno. A dicembre stimava 7 mesi di attesa per la prossima generazione; siamo a febbraio, dunque ne mancano 5. E se in realtà fossero anche di meno? Il sospetto viene, se si guarda alle Beta di macOS 10.12.4 (la seconda build di test è peraltro uscita nelle scorse ore).

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Non è una novità che le versioni Beta di macOS contengano riferimenti a modelli non ancora commercializzati. Lo scorso giugno, la prima Developer Preview di Sierra anticipò ufficiosamente l’arrivo della Touch Bar. Andando a ritroso si trovano altri numerosi casi di “spoiler”. Nello specifico, il blog Pike’s Universum (via MacRumors) ha scavato nella 10.12.4 trovando tra i file plist dedicati alla gestione energetica i codici identificativi di tre schede logiche prive di corrispondenza con quelli dei modelli di MacBook Pro in circolazione. Mac-B4831CEBD52A0C4C, Mac-CAD6701F7CEA0921, Mac-551B86E5744E2388: questo è il trio di codici rinvenuto. I primi due sarebbero riferiti alle varianti da 13″, mentre l’ultimo è per quelle da 15″. In base ai valori preimpostati, l’autore della scoperta ha potuto fugare ogni dubbio sull’appartenenza di queste schede ad altri tipi di Mac.

Dando per buono si tratti del prossimo refresh dei MacBook Pro, che generazione di processori Intel potremmo aspettarci? Su Pike’s Universum non hanno dubbi, saranno Kaby Lake. E non ci sentiamo di remare contro, dato che la gamma è ora completa. Vengono fatte anche ipotesi sulle specifiche configurazioni, ad eccezione di una (noi prevediamo l’i5 7360U come base, loro il 7260U) coincidenti con quelle che già avevamo pensato a gennaio:

La serie U guarda ai MacBook Pro da 13″ (…). Tutti i modelli in questa fascia sono dual core, alternandosi tra opzioni con 15W massimi di TDP e altre più esose da 28W. Seguendo quanto visto nell’adozione di Skylake, Apple usa le prime varianti come base e le seconde per le configurazioni più spinte. La CPU d’ingresso ideale per i prossimi Pro 13″ senza Touch Bar appare l’i5 7360U, con 2,3 GHz di frequenza standard che in Turbo arrivano fino a 3,6. La cache ammonta a 4 MB, mentre il chip grafico è l’Iris Plus 640, dotato di 64 MB di memoria dedicata (per il resto si affida a quella di sistema). Anche qui si nota un cambio di nomenclatura, dato che Intel identificava come Iris Pro le sue GPU migliori; ad ogni modo, non è un dettaglio che inficia sul piano tecnico ed è questo ciò che conta. Come opzione potrebbe arrivare l’i7 7660U, che si distingue per le frequenze più alte, 2,5 GHz nell’uso normale e addirittura 4 massimi in modalità Turbo. Passando alle proposte da 13″ con Touch Bar, si guarda ai processori da 28W. Il più probabile punto di partenza sarebbe il Core i5 7267U da 3,1 GHz, fino a 3,5 in Turbo. Confermata la cache da 4 MB, la grafica qui è curata dalla Iris Plus 650, che porta il quantitativo di memoria dedicata a 128 MB. Le due successive opzioni diventerebbero l’i5 7287U, 3,3/3,7 GHz, e l’i7 7567U, 3,5/4 GHz.

La serie HQ è quella più prestante, comprendente i quad-core. Sempre giocando ad ipotizzare cosa potremmo trovare nei futuri MacBook Pro, stavolta guardando a quelli da 15″, si restringe il campo ai soli i7 e si parte dal 7700HQ, con frequenza standard di 2,8 GHz che arriva a 3,8 in Turbo, cache da 6 MB e chip grafico HD 630 (non deve destare delusioni quest’ultimo dato: proprio come gli attuali modelli, è da considerarsi certa anche la presenza di una GPU dedicata). Le successive configurazioni vedrebbero come candidati l’i7 7820HQ, che porta le frequenze a 2,9/3,9 e la cache a 8 MB, e l’i7 7920HQ, operante a 3,1/4,1 GHz. Concludendo questa parte, una menzione la merita il capitolo memorie. Niente LPDDR4 anche per Kaby Lake: Intel ha scelto infatti di confermare il supporto alle LPDDR3. Le DDR4 sono supportate solo nelle loro configurazioni a maggiori consumi, non idonee per chi come Apple cerca di spremere quanta più autonomia possibile dai componenti (talvolta nemmeno vedendo ripagati gli sforzi).

Per il resto dei componenti è impossibile fare ipotesi, specialmente sul fronte GPU dove occorrerà un bel po’ prima di vedere la serie AMD “Vega” e, salvo sorprese targate nVidia, Apple potrebbe decidere pure di tenere per un altro giro quelle già presenti. Oltre a Kaby Lake, l’altra aggiunta di peso potrebbe essere il chip ARM per le operazioni a basso consumo di Power Nap. Anche la data di uscita è ovviamente un’incognita, per adesso. Potrebbe seguire di poco la 10.12.4 finale, così come occorrere svariati mesi arrivando al prossimo macOS. In fondo, quando a giugno 2016 Sierra diede cenni sulla Touch Bar si dovette attendere ottobre per vederla divenire realtà. L’unica cosa molto probabile è che per i prossimi MacBook Pro non si dovrà più attendere un anno e mezzo com’è avvenuto l’ultima volta.

Giovanni "il Razziatore"

Deputy - Ho a che fare con i computer da quando avevo 7 anni. Uso quotidianamente OS X dal 2011, ma non ho abbandonato Windows. Su mobile Android come principale e iOS su iPad. Scrivo su quasi tutto ciò che riguarda la tecnologia.

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