Plex Cloud esce dalla fase beta ma dice addio ad Amazon Drive

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Lo scorso settembre vi avevamo annunciato l’arrivo di un nuovo interessante servizio di Plex. Questo, denominato Plex Cloud, ci avrebbe permesso di salvare le nostre librerie multimediali su server remoti, anziché sfruttare computer e NAS in locale. All’epoca il servizio, che era in beta e solo su invito, permetteva di sfruttare lo storage cloud di Amazon Drive, il quale proprio in quel periodo aveva lanciato il suo ottimo piano con spazio illimitato a 70€ l’anno.

Adesso Plex ha concluso la fase di beta e ha lanciato ufficialmente Plex Cloud. Purtroppo però Amazon non risulta più tra i partner, pertanto come servizi di cloud storage è possibile sfruttare unicamente Dropbox, Google Drive e OneDrive (solo in versione personal).

Plex Cloud è un servizio riservato ai sottoscrittori di un abbonamento Plex Pass dal costo di 4,99€ al mese (oppure 39,99€ l’anno, o ancora con acquisto unico da 149,99€ ora in sconto a 119,99€). Al costo di Plex Pass, qualora non fossimo già abbonati, bisogna ovviamente aggiungere quello necessario per un piano di archiviazione con uno dei tre servizi citati, ipotizzando che lo spazio gratuito offerto da questi non sia sufficiente a contenere un’intera libreria multimediale, che è un’ipotesi più che realistica.

Il vantaggio in questo caso è quello di non doversi preoccupare di acquistare, configurare e mantenere sempre acceso e operativo un NAS, oltre al più che necessario backup dei dati per prevenire qualunque tipo di problema. Ovviamente per usufruire del servizio è consigliata una buona connessione alla rete internet – possibilmente con la fibra – sia in download per godere della visione senza interruzioni e lunghi caricamenti, sia in upload per la mole di dati che con tutta probabilità sarà necessario caricare. Se siete interessati a Plex Cloud vi rimando alla pagina dedicata al servizio e vi lascio al video introduttivo rilasciato dalla compagnia.

Simone Sala

Junior Editor - Appassionato di tecnologia, mi piace analizzarne sia gli aspetti tecnici che i risvolti sociali. Sono curioso per natura e cerco sempre di sperimentare le ultime novità in qualsiasi ambito. Collaboro con SaggiaMente dal 2016.

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