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Ormai lo avrete capito, questa storia dei “Progetti” è diventata una vera passione per me. Ne sto tirando fuori più o meno uno al mese marzo è destinato al #ProgettoWinITX. Le differenze rispetto al #ProgettoWin di gennaio sono molteplici, ad iniziare da quella più evidente: la dimensione. Questa volta la base è stata una scheda madre ITX, nonché uno dei case più belli e compatti che ho trovato. In realtà ci sarebbero anche quelli con GPU dislocata in verticale che sono più piccoli (come il Node 202 o il Raven), ma lì non avrei potuto tirar fuori tutta la potenza di una CPU unlocked per via del ridotto spazio dedicato alla dissipazione. Altra differenza sostanziale è che questa volta tralasceremo la compatibilità con macOS, per cui tutto l’hardware sarà più nuovo. Si spenderà anche un po’ di meno rispetto al primo #ProgettoWin, ma non si tratta ancora di una soluzione economica. So che alcuni di voi me lo avevano chiesto e ci sto già lavorando, ma c’era prima questo in fase di completamento.

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Case

Come anticipato, ho girato molto prima di trovare il case che avevo in mente. La maggior parte di quelli ITX davvero ben fatti hanno il problema di essere troppo grandi, quasi identici a quelli Micro ATX. In alcuni casi può essere un bene, perché l’assemblaggio risulta più agevole per chi è alle prime armi ed offre spazio aggiuntivo per fare ordine o installare sistemi di raffreddamento più evoluti. Per questo motivo presto o tardi farò qualcosa sulla base dell’ottimo Phantex Evolv ITX, che non pone nessun limite in termini di GPU, PSU o dissipazione ma occupa 23 x 37,5 x 40 cm. Non sono tanti in senso assoluto, ma su base ITX si può fare decisamente meglio. Un esempio su tutti è quello del Ncase M1, che offre ampia compatibilità con componenti standard ma è grande solo 16 x 24 x 32 cm. Avrei scelto questo se non fosse che si pre-ordina solo sul sito dell’azienda e richiede un tempo di attesa che non avevo (inoltre tra spedizione e dogana dagli USA ho stimato un costo complessivo di 240€). Ne ho analizzati almeno 30 e una mezza dozzina erano quelli papabili, tra cui il Lian Li PC Q10, ma alla fine sono rimasto catturato dal design e dalle dimensioni del Cooltek UMX1 Plus Window.

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Sarò sincero, qui il lato trasparente non era previsto, ma l’ho preferito comunque avendolo potuto acquistare a meno di 130€ su eBay, mentre la versione tutta in metallo l’ho trovata a quasi 200€. Mi ha un po’ influenzato nell’assemblaggio e può non piacere a tutti, ma tornassi indietro lo ricomprerei con ancor più convinzione dopo averlo provato. Il vetro temperato è spesso, di ottima qualità e un po’ brunito, per cui bisogna proprio illuminarlo per vederci dentro, ma riflette e luccica come solo il vetro può fare. Le dimensioni sono di 16 x 34,5 x 30 cm, per cui davvero molto compatto. C’è anche uno spazio apparentemente perso in basso, ma è utile per areazione (visto che ai lati è completamente chiuso) e ospita dei filtri antipolvere rimovibili.

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Alimentatore

In questo case si possono inserire alimentatori full ATX, ma se vi è possibile preferite comunque quelli SFX. Anzi, un’ottima soluzione sono i SilverStone SFX-L, leggermente più lunghi per ospitare una più efficiente e silenziosa ventola da 120mm. Grazie a questo ho potuto gestire i cavi in modo più pulito, mentre con un ATX questi venivano in parte schiacciati sulla GPU (a meno di non prenderne una corta) o rimanevano volanti nel case. Facendo i calcoli, io arriverò ad impiegare circa 330W, per cui il modello SilverStone SX500-LG mi è sembrato adatto, ma volendo andare oltre c’è anche l’SST-SX600-G o gli spettacolari (ma costosi) SST-SX700-G ed SST-SX800-G. In questo formato SilverStone è la numero uno ed è da scegliere ad occhi chiusi.

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Scheda Madre

Avrei voluto qualcosa di più discreto dal punto estetico, ma per la scheda madre non ho praticamente avuto scelta. La Asrock Fatal1ty Z270 Gaming-ITX/AC è l’unica in questo formato a possedere la porta Thunderbolt 3. Almeno io non ne ho trovate ulteriori, se ci riuscite fatemelo sapere. Ovviamente potete optare per altro se non avete anche voi questa esigenze/voglia, tanto ormai hanno praticamente tutte almeno la USB-C 3.1 Gen 1. Personalmente nutro buone aspettative sul futuro di questa connessione e dei dispositivi che stanno uscendo proprio in queste settimane, per cui preferisco averla in tutti i computer che compro o assemblo, almeno finché questo è possibile e non richiedere un esborso di denaro eccessivo. In questo caso siamo vicini alla non convenienza, ma se questa scheda va continuamente out-of-stock pur costando oltre 200€ un motivo ci sarà. Addirittura su ebay alcuni venditori iniziano a marciarci proponendo prezzi fuori mercato, per cui fate molta attenzione. A livello di specifiche ha di tutto e di più, per una ITX non si può chiedere di meglio. Le parti in rosso le ho parzialmente coperte con altri componenti, ma essendo in fondo e con il vetro brunito, non si notano quasi per nulla.

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RAM

Per la RAM ho optato per delle ottime Gskill Ripjaw V D4 3000 16GB C15 K2, in pratica due banchi DDR4 da 8GB con CL15 a 3000MHz e supporto XMP 2.0. Hanno un profilo termico molto valido ed un bel design, cosa che non guarda mai. Per l’attività di montaggio video potrei trovar giovamento dai 32GB ma per tutto il resto, gaming incluso, penso di poter dire che non c’è una grossa differenza. Di più è meglio, non c’è dubbio, ma volendo contenere i costi ho trovato 16GB più adatti.

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CPU

Siamo su Kaby Lake con il chipset Z270, che è quello ottimizzato per i processori sbloccati della serie K. L’i7-7700K lo sto già testando in un upgrade del precedente #ProgettoWin e qui volevo anche tenermi un po’ più basso con la spesa, per cui ho optato per l’i5-7600K. Si tratta comunque di una CPU molto potente e con possibilità di overclocking importanti. A conti fatti, la differenza di prezzo tra le due è di soli di 100€ ed è facile pensare di aggiungerle per prendere il massimo disponibile su LGA 1151, ma non è detto che ne valga la pena. Questa è una cosa che cercheremo di capire insieme nell’articolo conclusivo con tutti i benchmark.

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Per la dissipazione della CPU ho scartato le soluzioni a liquido, perché si potevano collegare comodamente solo nella parte alta del case in sostituzione dell’unica ventola da 120mm. Era una possibilità, ma ho trovato una soluzione ad aria nettamente più comoda. Si tratta della Noctua NH-D9L, capace di sopportare la TDP di questa CPU in OC e con un radiatore alto solo 110 mm (il case regge fino a circa 130 mm prima di urtare il vetro). Unico problema anche qui: il colore. Mi piacciono le nuove Noctua Redux, ma queste tradizionali beige e marroncino non le ho mai digerite. Passi in un case chiuso, ma con il laterale in vetro e questo elemento sporgente, la ventola risulterebbe uno degli elementi più in vista e qualsiasi altro colore sarebbe meglio di questo pigiama austriaco.

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Per questa ragione ho voluto sperimentare la sostituzione della ventola originaria con una BeQuiet! Pure Wings 2 da 92mm, sempre PWM ma da 1900rpm contro i 2000rpm della Noctua originale. Non è una soluzione formalmente bella e non penso piacerà a nessuna delle due aziende questa commistione, ma funziona benissimo ed è molto più gradevole da vedere dall’alto essendo tutta nera. Escludendo marchi di bassa qualità, non ho trovato altre soluzioni simili alla NH-D9L per efficienza e compattezza. Basti vedere che non intacca assolutamente nulla sulla scheda madre, lasciando anche spazio per RAM molto alta.

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Archiviazione

Qui ho un po’ esagerato. Ho parlato più volte di contenimento dei costi ma poi ho usato un SSD M.2 NVMe Samsung 960 PRO da 512GB. Il motivo è che l’ho preso in pre-ordine a novembre pagandolo “solo” 300€ (oggi è difficile trovarlo a meno di 350€) e mi è caduto tra le mani proprio quando stavo decidendo quale SSD installare in questo computer, lasciandomi praticamente senza scelta. Dovendolo acquistare specificamente per una soluzione del genere, ritengo già più che valido il modello EVO da 512GB che costa 250€. Da notare che l’M.2 si mette al di sotto della piastra madre, mentre sulla parte bassa del case c’è spazio per uno o due dischi SATA aggiuntivi, da 3,5″ o 2,5″.

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GPU

Erano mesi che volevo prendere una GTX Founders Edition e finalmente ne ho avuto la possibilità con questo progetto. Si tratta di schede realizzate da diversi produttori secondo le specifiche originali di NVIDIA e che si presentano tutte nello stesso modo a prescindere dal nome sulla scatola. Molti le evitano perché ritengono che scaldino più delle custom, cosa effettivamente vera, ma non si considera il fatto che sono progettate per funzionare in questo modo. Oltre ad essere bellissime, hanno una ventola incredibilmente silenziosa e credo che veicolino meglio il calore verso il retro rispetto a soluzioni aperte, dando così più respiro ad un case compatto e relativamente poco areato come quello prescelto. Ho acquistato la Zotac GeForce GTX 1070 Founders Edition che è lunga 26,7 cm, per cui solo 3 mm in meno della lunghezza massima prevista da specifiche per il Cooltek UMX 1 Plus. Effettivamente si riesce ad inserire proprio a filo, ma soltanto se si installa prima dell’alimentatore, altrimenti non c’è spazio di manovra.

Lista dei componenti principali

Conclusione

Nel prossimo e conclusivo articolo del #ProgettoWinITX vedremo i dettagli dell’assemblaggio e l’aspetto finale del computer, che, vi assicuro, è davvero molto bello. Faremo anche qualche confronto con il precedente progetto, giusto per vedere le differenze. Anche se si tratta di architetture differenti e GPU diverse, sarà bello vedere cosa riuscirà a fare Davide contro Golia. La pubblicazione è prevista entro fine mese e ci sarà anche il video riassuntivo.

Maurizio Natali

Titolare e caporedattore di SaggiaMente, è "in rete" da quando ancora non c'era, con un BBS nell'era dei dinosauri informatici. Nel 2009 ha creato questo sito nel tempo libero, ma ora richiede più tempo di quanto ne abbia da offrire. Profondo sostenitore delle giornate di 36 ore, influencer di sé stesso e guru nella pausa pranzo, da anni si abbronza solo con la luce del monitor. Fotografo e videografo per lavoro e passione.

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