Samsung è pronta a lanciare Bixby, l’assistente virtuale basato su VIV

Lo scorso anno abbiamo speso diverse parole per descrivere una delle più promettenti novità nell’ambito degli assistenti virtuali. Il progetto VIV è stato messo in piedi da Dag Kittlaus, Adam Cheyer e Chris Brigham, menti che ancor prima avevano lavorato alla creazione di Siri, poi acquisita da Apple. Una storia destinata a ripetersi – con le dovute differenze del caso visto che VIV rimarrà aperto a prodotti terzi – poiché VIV Labs è stata acquisita da Samsung lo scorso ottobre.

Oggi, sulle pagine di Sammobile, viene data notizia che potremo vedere a breve il primo risultato di questo investimento, proprio con il prossimo Samsung Galaxy S8. Ebbene, il device top di gamma della casa sudcoreana implementerà un nuovo assistente virtuale chiamato Bixby, basato proprio sugli algoritmi di deep learning che stanno alle fondamenta di VIV. La filosofia con cui Samsung ha progettato Bixby – la fonte non cita mai VIV, ma sappiamo da dove tutto ciò derivi – è stata quella di creare un assistente virtuale che si adatti all’utilizzatore, piuttosto che il contrario. Inoltre sembrerebbe che il colosso di Seul voglia mettere in risalto quanto VIV sia più efficiente degli assistenti della concorrenza, come Siri e Cortana.

I fondatori di VIV, da sinistra Adam Cheyer, Dag Kittlaus e  Chris Brigham

Samsung descrive Bixby focalizzandosi su tre principali aspetti. Il primo è definito Completeness (completezza), che sta ad indicare la possibilità per l’utente di svolgere attraverso comandi vocali tutte le funzioni eseguibili da una determinata app. Chi è solito usare Siri – ma anche gli assistenti della concorrenza – sa bene che le funzioni svolgibili a voce sono molto limitate, a tal punto che spesso nel dubbio si rinuncia, preferendo andare a colpo sicuro con l’interazione manuale.

Il secondo aspetto degno di nota è chiamato Context Awareness (consapevolezza del contesto), ovvero la capacità di Bixby di riconoscere il contesto e lo stato di un app nel momento in cui viene invocata per portare a termine un compito. Per esempio, nel momento in cui richiediamo la riproduzione di una certa canzone, non sarà necessario specificare attraverso quale app effettuare la ricerca del brano se siamo soliti ad usarne una specifica oppure se questa è già aperta in background.

L’ultimo punto è Cognitive Tolerance (tolleranza cognitiva), uno degli aspetti di maggiore forza di Bixby. In pratica indica la flessibilità dell’assistente nell’accettare anche comandi con informazioni incomplete o ambigue e, qualora necessario, Bixby provvederà a richiederci i dati mancanti per portare a termine al meglio il compito.

Insomma questo è quanto sappiamo su Bixby, che per la verità non è nulla di più di quanto già visto dalle prime demo di VIV. Ma ora abbiamo una certezza: il nuovo assistente virtuale debutterà il prossimo 29 marzo su Samsung Galaxy S8. Che Siri, Alexa, Cortana e Google Assistant debbano iniziare a tremare? Forse no, forse devono solo prepararsi a fare un balzo in avanti e trasformarsi da un simpatico gadget (che ormai non impressiona più nessuno) a qualcosa di veramente utile e utilizzabile.

Simone Sala

Junior Editor - Appassionato di tecnologia, mi piace analizzarne sia gli aspetti tecnici che i risvolti sociali. Sono curioso per natura e cerco sempre di sperimentare le ultime novità in qualsiasi ambito. Collaboro con SaggiaMente dal 2016.

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