La allarmante diffusione di notizie false, tendenziose e con titoli da clickbait ha recentemente allarmato Google e Facebook, i quali, per proteggere il loro modello di business (basato sull’associazione fra qualità dei risultati di ricerca con gli introiti pubblicitari), hanno iniziato a realizzare degli strumenti virtuali di fact checking per la selezione dei contenuti. Entrambe le piattaforme, quindi, passano da una sorta di neutralità nei confronti di quel che viene pubblicato sulla rete ad un comportamento simil-editoriale.
Il tool di Google è stato inaugurato lo scorso mese di ottobre per la sola sezione News e limitatamente agli USA e al Canada, ma da oggi sarà disponibile in tutto il mondo ed anche nella sezione di Ricerca. Ad ogni modo, le notizie non saranno controllate e verificate direttamente da un team di Big G, bensì l’algoritmo del motore di ricerca sarà in grado di etichettare una fonte come autorevole in maniera autonoma. Qualsiasi sito, quindi, è una potenziale fonte di notizie affidabili, ma per rientrare nella ristretta cerchia bisognerà rispettare i requisiti di Google News Publisher.