Toshiba rientra nelle prime 100 aziende del mondo ed è anche uno dei più grandi produttori di Hard Disk. Nel 2012 ha acquisito Indilinx e nel 2013 ha speso $35 milioni di dollari per comprare anche il brand OCZ ed entrare a pieno diritto nel segmento delle memorie allo stato solido. La multinazionale oggi non gode di buona salute, dal momento che il tentativo di produrre dei reattori nucleari di nuova concezione è fallito e Toshiba/Westinghouse ha dichiarato bancarotta. Per ritornare rapidamente in carreggiata servono 9 miliardi di dollari e pare si sia deciso di ricavargli vendendo il settore NAND dell’azienda.
Il Korean Herald (via MacRumors) dice sono già in dieci gli interessati e fa anche i nomi di Apple, Amazon e Google. Secondo Nikke,i la Silver Lake e Broadcom hanno già offerto 18 miliardi di dollari, ma vi sono anche Western Digital e TSMC che potrebbero fare un’offerta consistente. Sia Apple che Samsung sono clienti di Toshiba per le unità Flash ed avrebbero buone ragioni per acquistare la sua divisione NAND, la quale possiede oggi il 20% del mercato. Poi ci sono anche Google ed Amazon, che avrebbero intenzione di utilizzare quelle memorie nei proprio data center (Amazon potenzialmente anche nei propri dispositivi di elettronica). Comunque vada, si tratta di un asset di rilievo per il mondo tecnologico e questo passaggio di mano apporterà cambiamenti importanti per le aziende coinvolte. Ci sono già due fonti, ma in tutti i casi è opportuno ricordate che si tratta ancora di notizie non confermate.