In cuor loro anche i detrattori di Apple sanno che si tratta dell’azienda che ha creato i prodotti più iconici del nostro tempo. Sono dispositivi tecnologici, certo, ma non per questo privi di senso estetico o incapaci di influenzare la nostra vita. È proprio l’insieme di queste due cose che ha reso unici prodotti che vanno dall’iMac agli AirPods, e che ci porta a sperare che ne vengano progettati sempre di nuovi e più strabilianti.
Lo smartphone è diventato il dispositivo cardine su cui si appoggiano tutti gli altri. Per quanto riguarda Apple mi riferisco a smartwatch ed auricolari Bluetooth, ma chissà cosa ci riserverà il futuro. Di certo non è facile individuare i nuovi settori di espansione, infatti tutta l’energia che i produttori stanno investendo nella sponsorizzazione del VR, non sembra ancora aver avuto un reale impatto nelle nostre vite. Per questo viene da chiedersi su cosa stiano lavorando in Apple.
Negli anni passati si ipotizzava l’arrivo di un TV, ma è sempre sembrata una cosa poco credibile. Si tratta di un settore in cui il ricambio avviene fin troppo lentamente (molto peggio dei tablet) e con ricavi bassissimi, per cui bisognerebbe riuscire a realizzare qualcosa di davvero rivoluzionario nella forma e nella sostanza. Eppure abbiamo visto TV con pannelli di ogni tipo, con elettronica rinnovabile e design originali, ma nessuno di questi ha lasciato il segno. Si potrebbe pensare che siano proprio i presupposti adatti per fare la differenza, e forse ci hanno anche provato nei laboratori, ma al momento la cosa che più ci si avvicina è la Apple TV. Una scelta anche logica se si pensa che lascia all’utente la libertà di scegliere il pannello della qualità e dimensione che preferisce, ma sempre meno indovinata oggi che le Smart TV presentano interfacce ed app già più che sufficienti per lo streaming video, redendo la Apple TV sempre meno necessaria. Non è un nodo ancora risolto questo, ma l’arrivo dell’app TV (non in Italia, per il momento), sembra suggerire uno spostamento dell’interesse dal dispositivo al servizio.
I fan di Apple vorrebbero quel logo dappertutto, sempre che questo si traducesse in un prodotto realizzato con la qualità che contraddistingue l’azienda. Difatti sono anni che i designer creano concept di ogni tipo con la mela sopra (anche water), ma questo non vuol dire che verrano mai anche solo presi in considerazione. Personalmente ho sempre pensato la stessa cosa relativamente alla Apple Car, ma adesso sappiamo quasi per certo che a Cupertino ci stanno lavorando davvero. Che si tratti di una macchina a me continua a sembrare strano, non solo perché è un settore “quasi” alieno rispetto al DNA dell’azienda, ma anche perché c’è già Tesla che inquadra principi simili ed è arrivata forse fin troppo avanti per essere contrastata. Mai dire mai, comunque, perché dieci anni fa si potevano sentire le stesse cose circa il predominio di Nokia e Blackberry, eppure è andata come andata con l’arrivo dell’iPhone. Io credo che Apple non sia interessata all’auto in sé ma principalmente alla guida autonoma. Potrebbe sembrare illogico lavorarci se non si produce un’auto su cui implementarla, ma non penso sia così. Si tratta di un campo di ricerca molto vasto e importante per il futuro e del quale un’azienda con tali risorse non può disinteressarsi del tutto. Il know-how potrebbe essere investito più avanti in mille modi diversi, tra i quali vanno considerati anche la cessione in licenza a terzi e l’inserimento in una futura Apple Car.
Un recente commento di Ben Lovejoy su 9to5mac, ipotizza un ulteriore sviluppo possibile, ovvero quello di realizzare una sorta di sistema operativo per auto. Qualcosa che lui definisce come un HomeKit for Cars. Ci sono diverse cose che confermerebbero uno scenario simile, ma anche tante altre che lo confuterebbero. A me non dispiacerebbe, tuttavia ritengo che un settore del genere abbia tempi molto più lunghi e che prima di vedere un prodotto di Apple per l’automotive che vada oltre il semplice CarPlay, passerà diverso tempo.