Recensione: WD My Passport SSD USB-C 3.1 Gen 2, disco flash piccolo e veloce

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Quando arriva l’estate io inizio ad usare il portatile, mentre durante il resto dell’anno lo accendo sempre più di rado. Sono piuttosto in controtendenza rispetto ad un mercato in cui il desktop non tira più di tanto, ma continuo a preferire una postazione stabile molto completa e performante a cui associare un portatile snello per il lavoro semplice. La mia accoppiata perfetta è stata Mac Pro + MacBook 12″ un paio di anni fa, l’anno scorso invece sono passato al Pro 13″ stanco della USB-C. Oggi, invece, ho venduto il Mac Pro, venduto la mia postazione Windows carrozzata e ho ri-preso un iMac… e spero di non pentirmene. Per ora mi sono già pentito dell’attesa: per due modifiche in croce sul top di gamma sto aspettando da 2 mesi. Pazzesco. E quando arriverà non sarà facile per me il downgrade dal 32″ di Dell che uso ora al 27″ Retina. È vero che guadagnerò 1K in più ma mi toccherà sopportare anche i riflessi del lucido e l’impossibilità di usarlo come monitor esterno, oltre al fatto che perderò la copertura Adobe RGB completa con tutti i settaggi cromatici manuali e l’ergonomia di un monitor professionale in termini di posizione ed orientamento. A questo punto vi potreste chiedere perché l’ho fatto ma è materia per un prossimo articolo (aspetto almeno di riceverlo). Interrompo qui questa inutile digressione per andare diritto al punto: per me estate vuol dire portatile e un portatile richiede archiviazione esterna se si gestiscono molti dati. Ecco perché l’anno scorso ho pubblicato un articolo con i migliori SSD 2016 proprio di questi tempi ed ecco perché oggi vi parlo del WD My Passport SSD USB-C 3.1 Gen 2.

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Non so se vi rendete conto che il nome del prodotto è quasi più corto delle specifiche di connessione. E il bello è che queste sono anche piuttosto rilevanti per riconoscere esattamente quali sono le sue potenzialità e la porta utilizzata. Tutto ciò rientra nel quadro della mia ormai storica avversione rispetto la gestione di questo standard, ma vi eviterò una seconda digressione. USB-C è l’abbreviazione di USB Type C e ci dice che questo disco ha una porta di nuova generazione, piccola e reversibile.

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Il cavo è USB-C da entrambi i lati ma in dotazione vi è un piccolo adattatore USB standard (ovvero Type A) per usarlo su tutti i computer in circolazione. La versione 3.1 è scarsamente rilevante, perché di base è identica alla 3.0 in termini di velocità, ma l’indicazione Gen 2 è importante perché significa un raddoppio della velocità massima, portandola a 10Gbps. Il WD My Passport non li userà tutti pur essendo un SSD, ma questa connessione gli consentirà di sprigionare tutta la velocità senza incorrere in limitazioni dovute al controller.

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Le dimensioni di questo disco sono incredibilmente compatte, ben inferiori a quelle dei modelli concorrenti finora testati. Purtroppo non è di metallo come il design lascerebbe pensare, anche se la plastica appare molto robusta. L’estetica riprende quella di molti altri dischi di Western Digital degli ultimi tempi, con questa sorta di divisione in quadranti: uno opaco e l’altro lucido. In questo caso il primo è nero mentre il secondo grigio scuro e sagomato in superficie da bande diagonali scavate. Non sono stato molto bravo a spiegarlo, lo ammetto, spero che le fotografie aiutino a capire meglio.

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Il cavo è spesso e robusto, certamente di buona qualità, ma è anche l’elemento meno riuscito. La prima cosa che non mi piace è che risulta molto ingombrante, ben più di quanto non lo sia il disco. È assurdo se ci pensate, perché tutta la memoria che ci serve sta nel taschino ma serve occupare una tasca a parte per collegarla al computer. Io avrei optato per un cavo cortissimo da poter lasciare sempre connesso, magari al lato del disco, da sostituire con uno più lungo all’occorrenza (o magari con una prolunga). Tra l’altro non è così facile trovare dei cavi USB-C Gen 2 da 5/10cm (l’unico che ho visto per ora costa oltre 30€!). Il secondo difetto del cavo è più complesso e non gliene faccio una colpa. Per via della sua robustezza e della forma della porta USB-C, ci vuole davvero poco per spostarlo di quel tanto che causa la disconnessione. Una cosa del genere mi è successa già con altri dispositivi USB-C e credo dipende dai lati curvi della porta, che sono meno contenitivi rispetto quelli diritti.

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Messo da parte il cavo concentriamoci sul disco. Il WD My Passport SSD è disponibile in tre tagli di memoria: 256, 512 e 1TB. Personalmente ritengo che gli ultimi due siano i più interessanti ed io ho acquistato quello da 512GB. Il suo prezzo è superiore a quello del vecchio Samsung T3 di medesima capienza e quindi si potrebbe giustamente preferirgli quello. A parte le dimensioni più compatte il nuovo WD ha una importante freccia al suo arco ed è proprio la connessione USB-C 3.1 Gen 2, che offre un limite teorico meno stringente alla velocità massima. Il problema è che il vantaggio rimane in gran parte sulla carta, in quanto il picco di lettura non supera comunque i 5GBps.

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Rispetto le altre unità provate l’anno scorso, questa si posiziona comunque in alto alla classifica delle prestazioni complessive e vince anche per il fattore portabilità (cavo a parte). Western Digital offre anche un suo software Mac/PC che può essere utile perché contiene utility di test e manutenzione oltre a tutta una serie di strumenti di importazione dei nostri dati da Dropbox, Google Drive, One Drive, Amazon Drive, Facebook ed Instagram.

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Di seguito una breve scheda riepilogativa con i modelli di SSD portatili di medesima capienza che ho testato nell’ultimo anno e che vede il Western Digital in cima alla classifica.

Disco Dimensioni Lettura Scrittura Prezzo
WD My Passport SSD 512GB 89 x 4,6 x 10 mm 435 MB/s 415 MB/s 235€
SanDisk Extreme 480GB 76 x 76 x 10 mm 425 MB/s 410 MB/s 180€
Lexar SSD Portatile 512GB 74 x 60 x 23 mm 420 MB/s 225 MB/s 189€
Samsung T3 500GB 74 x 58 x 11 mm 428 MB/s 380 MB/s 189€

Conclusioni

Il WD My Passport SSD è piccolo e gradevole, ben costruito e molto veloce. Essendo un modello nuovo e con connessione di seconda generazione è più costoso degli altri, ma lo è comunque di meno del SanDisk Extreme 900 Gen 2 che però è più veloce. Il relativamente piccolo vantaggio prestazionale non lo rende il prodotto dal miglior rapporto qualità/prezzo, ma rimane tra i più interessanti considerando le sue caratteristiche nel complesso.

PRO
+ Dimensioni molto contenute
+ Design originale e gradevole
+ Fornito di adattatore USB-A
+ Molto veloce grazie alla USB-C 3,1 Gen 2
+ Software a corredo molto ricco

CONTRO
- Il cavo è più ingombrante del disco…
- Il prezzo in più rispetto la Gen 1 non è sempre ripagato da un uguale miglioramento in velocità

Maurizio Natali

Titolare e caporedattore di SaggiaMente, è "in rete" da quando ancora non c'era, con un BBS nell'era dei dinosauri informatici. Nel 2009 ha creato questo sito nel tempo libero, ma ora richiede più tempo di quanto ne abbia da offrire. Profondo sostenitore delle giornate di 36 ore, influencer di sé stesso e guru nella pausa pranzo, da anni si abbronza solo con la luce del monitor. Fotografo e videografo per lavoro e passione.

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