Arrivano iPhone 8 e 8 Plus, con scocca posteriore in vetro, SoC A11 Bionic e ricarica wireless

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Fa sempre un po’ strano vedere una tradizione interrompersi, ma può succedere e presto ci si abitua. Nel caso di Apple è già capitato di rompere consuetudini costruitesi nel corso di anni. Questa volta a saltare è stata la generazione “s”, interrompendo quella serie avviata nel 2009 dal 3Gs. I nuovi iPhone 8 e iPhone 8 Plus presentano infatti modifiche al design, cosa che quasi mai avveniva nelle varianti “s” (se eccettuiamo l’ovvia trasformazione del pulsante Home per includere il Touch ID nel 5s). Presentarli come 7s inoltre li avrebbe forse sminuiti troppo nei confronti del mostro al vertice, l’iPhone X, con cui condividono parte delle novità.

A cambiare esteticamente è nello specifico la scocca posteriore, che ci riporta ai tempi degli iPhone 4/4s tornando ad utilizzare il vetro; come vedremo più avanti, questa scelta progettuale ha una motivazione precisa. Apple assicura comunque che si tratta del vetro più resistente mai utilizzato su uno smartphone. L’alluminio, di grado aerospaziale, ritorna alle cornici. Come gli iPhone 7 di cui sono diretti successori, sono protetti contro acqua e polvere, certificati IP67. Restano le due dimensioni disponibili già note per gli schermi, 4,7″ e 5,5″, così come la tecnologia alla base, ovvero IPS. Arriva però dagli iPad Pro la modalità True Tone, che in base all’ambiente circostante adatterà automaticamente luminosità e temperatura del colore, riducendo i potenziali sforzi per gli occhi. Non mancano una maggiore gamma cromatica e migliorie per la visione anche a diverse angolature. Rivisto ulteriormente il comparto audio, con altoparlanti stereo più potenti, pure nella riproduzione dei bassi.

All’interno troviamo il SoC A11 Bionic. Nuovo suffisso, dunque, che va a sostituire il precedente Fusion. Il totale dei core sale a 6, suddivisi tra 2 ad alte prestazioni e 4 rivolti soprattutto all’efficienza energetica. A differenza dell’architettura Fusion, che poteva utilizzare solo uno dei due set di nuclei alla volta (o quelli performanti o quelli più parsimoniosi), qui tutti e 6 possono essere utilizzati contemporaneamente quando necessario per ottenere la massima potenza. Nello specifico, i core high-performance dell’A11 sono il 25% più veloci dei corrispettivi in A10, mentre per i core low-power l’incremento arriva fino al 70%. Altra novità è la GPU, sviluppata interamente da Apple: piena indipendenza da Imagination Technologies da qui in avanti per tutti i futuri prodotti. Rispetto alla PowerVR personalizzata dell’A10, le prestazioni sono aumentate del 30%. Il chip grafico della mela supporta le librerie grafiche Metal 2, nonché quelle CoreML per la realtà aumentata. In generale, l’A11 Bionic è stato sensibilmente ottimizzato per tutte le operazioni relative all’AR e al cosiddetto machine learning, destinato anche ai servizi di assistenza virtuale come Siri.

Guardando al comparto fotografico, dall’esterno si potrà pensare sia rimasto tutto uguale. La doppia fotocamera posteriore rimane esclusiva del modello Plus, mentre quello da 4,7″ deve accontentarsi della singola. Anche la quota dei Megapixel è la stessa, 12. Dietro le quinte, però, i sensori e il processore d’immagine sono stati riprogettati per aumentare sia la rapidità che la qualità degli scatti. La fotocamera grandangolare ha ora apertura f/1.8, mentre la seconda camera teleobiettivo sull’iPhone 8 Plus è invece f/2.8. Come nei predecessori, la stabilizzazione ottica è presente solo sul sensore principale. In aggiunta allo zoom ottico e alla modalità Ritratto, il Plus potrà fare sfoggio di ulteriori modalità, come Illuminazione Ritratto che permette di scattare primi piani con giochi di luce a detta di Apple simili a quelli che si otterrebbero con la strumentazione di uno studio professionale. Non manca un flash LED quad-tone per le catture in notturna. La registrazione video presenta numeri di tutto rispetto, dato che è supportata la risoluzione 4K con framerate fino a 60 fps; quest’ultimo dato si porta a ben 240 se si filma a 1080p. Per migliorare ancor più la resa Apple ha lavorato sulla stabilizzazione e su un nuovo encoder HEVC. Una menzione infine per la fotocamera anteriore, da 7 Megapixel e con Retina Flash che aumenta per alcuni secondi la luminosità dello schermo.

Torniamo ora al motivo per cui è ritornata la scocca posteriore in vetro, ovvero il supporto alla ricarica senza fili. La compatibilità con lo standard Qi permetterà di utilizzarlo con tutti gli accessori già esistenti e compatibili con esso. Alcuni produttori, come Belkin e Mophie, realizzeranno basi di ricarica ottimizzate. Una novità per chi invece continuerà a preferire il classico metodo via cavo è la modalità di ricarica rapida, recuperando fino al 50% di autonomia in mezzora. La durata media nell’uso rimane pressoché invariata rispetto gli iPhone 7 e 7 Plus. Per il resto, viene confermato il “finto” pulsante Home con Touch ID, così come i principali sensori e l’ampia connettività (LTE Advanced, Wi-Fi 802.11ac dual band, Bluetooth 5.0, NFC e navigazione satellitare GPS/GLONASS/Galileo/QZSS).

iPhone 8 e iPhone 8 Plus saranno disponibili a partire dal 22 settembre in molte nazioni, Italia inclusa. I preordini partiranno invece da venerdì 15 settembre. Le tonalità disponibili saranno grigio siderale, argento e oro, un curioso passo indietro considerata la rimozione dell’oro rosa e del jet black. Interessanti i tagli, con quello base che raddoppia per il secondo anno di fila: da 32 si passa infatti a 64 GB. Nessun taglio intermedio, passando direttamente a quota 256 GB. L’aumento dell’archiviazione contribuisce in parte a compensare un altro lieve aumento, quello del prezzo rispetto agli iPhone 7 base. Quelli col taglio maggiore sono invece leggermente diminuiti. Riportiamo qui sotto il listino:

Interessante è anche notare come la gamma iPhone si sia notevolmente espansa. Come abbiamo già detto, sopra gli iPhone 8 ci sarà l’iPhone X, di cui parleremo a breve in un articolo dedicato. Al di sotto, però, oltre agli iPhone 7 troveremo ancora non solo il piccolo SE, ma pure i suoi fratelloni 6s. Ecco come sono variati i prezzi:

Giovanni "il Razziatore"

Deputy - Ho a che fare con i computer da quando avevo 7 anni. Uso quotidianamente OS X dal 2011, ma non ho abbandonato Windows. Su mobile Android come principale e iOS su iPad. Scrivo su quasi tutto ciò che riguarda la tecnologia.

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