iOS 11 è in arrivo: 10 cose che rimpiangerete di iOS 10

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Tra pochi giorni inizierà il rollout pubblico di iOS 11, per cui prepariamoci a rispondere alla classica domanda: “che faccio, aggiorno?”. La nuova versione del sistema operativo mobile di Apple apporta numerose novità positive, specialmente su tablet, e prepara il terreno per l’arrivo di iPhone 8 e iPhone X. Se i miglioramenti sono tanti, ci sono anche alcune cose che bisognerà lasciarsi alle spalle salutando iOS 10. Ne ho trovate dieci, per l’appunto, che credo meritino di essere “ricordate”.

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Cose che c’erano in iOS 10 ma non in iOS 11:

  1. Home: addio alle etichette riportanti il nome delle app nel Dock… ce ne faremo una ragione.
  2. Spotlight: non compare più il nome della cartella in cui si trova un’app nella lista dei risultati. Era un ottimo sistema per ritrovare la posizione delle app “dimenticate” nelle cartelle, mi è già mancato più di una volta in questi mesi. Peccato.
  3. Widget: non ci sono più la data ed il giorno della settimana in cima nella schermata dei widget a sinistra della home. Si può leggere in altri modi (icona calendario, lockscreen), eppure continuo a ritrovarmi qui ed a notare la sua assenza. Sto cercando un widget che abbia queste informazioni da rimettere in cima…
  4. Mini Spotlight: sparita la comodità di poter richiamare Spotlight da qualsiasi app con uno swipe molto breve dall’alto. Sono consapevole che in pochi conoscevano questo “trucco” ma a me mancherà tanto.
  5. App Store: proprio ieri un utente su Twitter mi ha fatto notare che nel nuovo App Store (schermata aggiornamenti) non compare più la dimensione dell’app da scaricare. Dal momento che io non uso, non userò mai, non consiglio gli aggiornamenti automatici e che li eseguo sempre sotto Wi-Fi, non ci avevo fatto caso. Però può capitare di trovarsi su rete cellulare ed era importante conoscere precisamente il peso dell’update (non solo il classico avviso di superamento).
  6. App Store: addio anche alla lista dei desideri, in barba a chi la usava ed oggi si ritrova orfano di un elenco che aveva popolato nel tempo. Vai a capirne il motivo! La trovavo una funzione piacevole che, al contrario, avrei reso ancora più ricca aggiungendo la segnalazione degli sconti.
  7. Social: sparisce dalle impostazioni la possibilità di impostare un login nativo per i social come Twitter o Facebook. Gli strumenti di condivisione più aperti e i miglioramenti nelle notifiche, ormai consentono di farne a meno senza perdere molto. Almeno questo è quel che mi sembra, però ammetto che non usavo questa funzionalità, per cui potrebbe sfuggirmi qualcosa.
  8. App Switcher: nella nuova grafica del multitasking è sparita la rappresentazione della home screen. A pensarci bene non aveva senso che ci fosse, sembra molto più logico così. Per tornare alla home si premere all’esterno dell’elenco di app o il tasto “home” per gli iPhone che lo possiedono. Questa frase non sarebbe potuta esistere prima del modello X, ci pensate?
  9. App Switcher: addio alla gesture che sfruttava il 3D Touch per richiamare la schermata del multitasking con uno swipe “corto e pesante” da sinistra verso destra. Inizialmente si immaginava che sarebbe andata in conflitto con i nuovi iPhone, ma in realtà non sembra proprio. Forse era semplicemente una funzione che conosceva un utente su 100 e che usava quotidianamente uno su 1000. Io sono tra i 999: me ne ricordavo e mi era utile poche volte.
  10. Lockscreen: Su iPad i widget non possono più essere visualizzati su due colonne ma solo su una. È certamente più ordinato ma prima si potevano avere molte più informazioni in una sola schermata, senza scorrere.

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Queste, mi sembra, sono cose che Apple ha completamente eliminato nel passaggio da iOS 10 ad 11. Altre, come il noto metodo per forzare un refresh dell’App Store con 10 tocchi nella barra dei tab, sono state sostituite con sistemi alternativi (in questo caso un più semplice pull down to refresh nel tab aggiornamenti). La maggior parte sono inezie, alcune cose potrebbero anche ritornare con futuri update (d’altronde l’App Store è completamente nuovo, ci può stare che cresca in futuro), ma alcune mancanze mi pesano quotidianamente. Ci dovrò fare l’abitudine.

Maurizio Natali

Titolare e caporedattore di SaggiaMente, è "in rete" da quando ancora non c'era, con un BBS nell'era dei dinosauri informatici. Nel 2009 ha creato questo sito nel tempo libero, ma ora richiede più tempo di quanto ne abbia da offrire. Profondo sostenitore delle giornate di 36 ore, influencer di sé stesso e guru nella pausa pranzo, da anni si abbronza solo con la luce del monitor. Fotografo e videografo per lavoro e passione.

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