Pixelmator si evolve e in autunno diventerà Pro

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Il mondo Mac può non avere la stessa vastità di app che c’è su Windows (sebbene nel corso degli anni il gap si sia parecchio ridotto), ma tra quelle che ci sono non manca di certo la qualità. Per l’elaborazione delle foto, l’utente ha una buona selezione di applicazioni al di là della storica capostipite, Photoshop. Nella fascia entry-level, Pixelmator e Affinity Photo si contendono ormai da qualche anno i favori dell’utenza, senza esclusione di colpi o quasi. Per alcuni mesi il team di sviluppo di Pixelmator era entrato in uno strano silenzio, interrotto solo da bugfix e messaggi di supporto tecnico sui social. A fine maggio, un criptico teaser sul sito ufficiale. Oggi il motivo dell’attesa è stato svelato: sta per nascere Pixelmator Pro.

Si tratta di un’evoluzione spirituale, ma non tecnica, dell’app esistente. È proprio un nuovo prodotto, corredato di apposita versione 1.0 (e nome in codice, “Whirlwind”), scritto da zero. Del Pixelmator classico ne riprenderà in buona parte la vocazione, offrendo potenti strumenti per tutti, dal principiante assoluto del fotoritocco al professionista agli inizi della carriera lavorativa, e la massima integrazione coi Mac. La prima novità di rilievo che si può vedere già nell’immagine soprastante sarà l’interfaccia: Pixelmator Pro avrà una finestra unica, non disperdendo più per la scrivania le singole finestrelle con livelli, barre degli strumenti e altro ancora. Chi lo desiderasse potrà operare anche a schermo intero e in una modalità distraction-free, in cui pulsanti e barre laterali lasciano completamente spazio all’immagine. Pressoché tutte le tecnologie presenti in macOS saranno supportate, incluse quelle che arriveranno con High Sierra, come le librerie grafiche Metal 2. Un’altra importante miglioria sotto il cofano sarà costituita dalle modifiche totalmente non distruttive, permettendo di annullare interventi indesiderati in qualsiasi momento, senza perdere l’immagine originale.

La parte principale di un’app per l’editing fotografico è costituita però dagli strumenti in grado di offrire, un campo in cui Pixelmator Pro vuole distinguersi rialzando la posta in gioco con la rivale Affinity. Il buon corredo già disponibile nella “vecchia” app sarà sensibilmente ampliato nella nuova, strizzando anche l’occhio ad altri ambiti professionali. Le migliorate opzioni di manipolazione degli oggetti, come testi o forme, e le linee guida per il loro posizionamento permetteranno creazioni utilizzabili per la pubblicazione editoriale. Un rinnovato set di pennelli, insieme a uno specifico motore di elaborazione per ottimizzarne la resa, si rivolgeranno invece all’arte digitale. Altra importante aggiunta, che gli utenti attendevano da parecchio in Pixelmator, sarà la gestione completa dei file RAW, con svariate opzioni soprattutto sulla regolazione dei colori e possibilità di modificare più immagini nella stessa sessione assegnando ad ognuna un proprio livello. Non mancheranno filtri ed effetti speciali, che si potranno personalizzare al punto da crearne di propri, salvandoli per renderli parte integrante dell’app ed eventualmente condividerli con altri utenti.

Gli sviluppatori hanno posto una forte enfasi anche sull’intelligenza artificiale, al cuore di alcuni effetti che si prospettano piuttosto interessanti. Uno di questi è Repair, che consentirà l’eliminazione rapida di elementi indesiderati dalla foto: basterà selezionare la porzione da eliminare e l’applicazione automaticamente la sostituirà ricostruendo la porzione d’immagine che avrebbe dovuto esserci al di sotto. Quanto descritto arriverà nella versione 1.0 di Pixelmator Pro, ma sono già in fase di preparazione altre funzionalità come opzioni in grado di ottimizzare le immagini per la pubblicazione online, maggiori strumenti per l’inserimento di testi, una timeline e una vera modalità vettoriale. È previsto inoltre l’arrivo di una versione per iPad.

La nuova app arriverà in autunno (forse il 26 ottobre, come suggerisce la data del Calendario nei loro screenshot) e sarà disponibile anche in lingua italiana. Come abbiamo già detto, si tratterà di un prodotto a sé stante, slegato dal Pixelmator che già conosciamo. Salvo sorprese, è da escludersi un upgrade gratuito, se non magari per chi di recente ha acquistato l’app corrente. Del resto, Pixelmator 3 venne rilasciata nel lontano 2013 e sinora tutte le versioni intermedie sono state completamente gratuite, quindi è comprensibile tornare all’incasso dopo circa 4 anni. Il prezzo di Pixelmator Pro rimane tuttavia ignoto. Molto potrebbe dipendere dal capire se le due edizioni coesisteranno. A 9to5Mac il team ha rassicurato che la serie originale continuerà a ricevere aggiornamenti, senza chiarire riguardo la loro natura. Solo se si trattasse di rilasci funzionali e non di semplici bugfix si troverebbero conferme di una strategia duale, aprendo pure a un prezzo più alto per la Pro rispetto i 32,99 € odierni. Non resta che attendere.

Giovanni "il Razziatore"

Deputy - Ho a che fare con i computer da quando avevo 7 anni. Uso quotidianamente OS X dal 2011, ma non ho abbandonato Windows. Su mobile Android come principale e iOS su iPad. Scrivo su quasi tutto ciò che riguarda la tecnologia.

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