Questa mattina abbiamo pubblicato un leak con le foto dei nuovi Pixel 2 e Pixel 2 XL di Google, la quale è anche in procinto di avviare un programma "vagamente ispirato" a Made for iPhone per i suoi device. Nel frattempo arriva una notizia attesa da molti, ovvero che i nuovi smartphone saranno disponibili in Italia dal 4 novembre ed acquistabili tramite Google Store o con 3Italia.
Decisamente meno piacevole il prezzo, che ha superato anche le mie più peggiori previsioni. Ieri sera, infatti, nel backchannel della redazione avevo ipotizzato un tetto massimo per XL a 899€, ma Google ha deciso di fare di meglio e lo ha posiziona a 999€. Per carità, Samsung ha fatto lo stesso con Note 8 e l'iPhone X costa persino di più (1189€), per cui non è che da appassionati di tecnologia si possa notare una disparità di comportamento, quel che bisognerà vedere è se meriterà la spesa. Google è comunque ferma sulla sua scelta, intenzionata a fare la Apple del mondo Android dettando gli standard qualitativi più elevati, tuttavia si trova in casa una certa Samsung (e poi Huawei, non dimentichiamo) che non stanno certo a guardare.
Domani si va a vedere gli smartphone bicolore di Google #Pixel2 #Pixel2XL https://t.co/6qAs2pLd5l
— Paolo Ottolina (@pottolina) 3 ottobre 2017
Io continuo a rimpiangere i tempi dei Nexus, quando si poteva avere uno smartphone Android onesto con il supporto completo di BigG ed il launcher nativo senza svenarsi, ma ho un punto di vista viziato dal fatto che il mio primo smartphone è un iPhone per cui vedo i Pixel 2 come opzioni secondarie. Come la penseranno gli appassionati di Android lo scopriremo domani, nel frattempo devo dire che il piccolo Pixel 2 sembra davvero vecchio con quelle bande in stile iPhone, peggiorate dall'assenza di un tasto fisico, curvature strette degli angoli e cornici laterali ridotte. Il modello XL lo definirei gradevole, piuttosto simile – ad occhio – ad un LG G6 o V30 ma ringiovanito da un launcher che sappiamo essere più moderno. Domani ne sapremo di più e la curiosità c'è, anche se il prezzo ha smorzato il mio già vago entusiasmo. Non dimentichiamo, però, che Google vuole battere la strada degli AndroidOne, che potrebbero riempiere l'enorme vuoto al di sotto dei suoi Pixel. Per ora l'accoglienza del primo (Xiaomi A1) è stata molto tiepida e io credo che sia anche colpa della mancanza di spinta comunicativa da parte di Mountain View. Senza un po' di marketing dalla casa madre, temo che il progetto AndroidOne finirà per rimanere confinato nei limiti dei mercati emergenti.