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Si parla di nuovi device #madebygoogle oggi, ma le parole più ricorrenti sono state ovviamente: machine learning, a.i. e augmented reality. C’è poco da fare, quando nel mondo tecnologico si imbocca la strada di un trend questo si diffonde a macchia d’0lio ed è anche impossibile determinare un esatto punto di partenza. I Google Pixel 2 e 2 XL sono ufficiali e già prenotabili fin da oggi in USA, Canada, Germania, India, Australia e UK con i rispettivi prezzi di $649 per il piccolo da 64GB e $849 per il più grande e con maggiore memoria: 128GB. La differenza più importante sta nello schermo, che nel primo caso è un tradizionale FullHD 16:9 da 5″ e nel secondo un 18:9 da 6″ 2880 x  1400 pixel, entrambi con tecnologia P-OLED.

Gradevoli i tre colori del Pixel 2, in particolare l’azzurro, mentre su XL si è scelto un più classico binomio bianco/nero con il particolare taglio a contrasto sul retro ed il pulsante di accensione colorato. Scocca in metallo+vetro e, ovviamente, l’ormai immancabile resistenza all’acqua. Sul retro il sensore d’impronte digitali, su cui Google ha deciso di puntare in modo un po’ conservativo, assicurando però un collocamento da molti considerato naturale e la migliore velocità del mercato. Piccola novità-non-novità è la possibilità di stringere il telefono per richiamare Google Assistant, gesto che assicurano essere molto naturale.

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A parte questo, Google ci ha tenuto a sottolineare che non ha concentrato le migliori tecnologie solo su XL, strappando anche qualche sorriso nel pubblico per il chiaro riferimento ad Apple ed al suo approccio ai Plus. Grande o piccolo, troviamo sempre lo Snapdragon 835 con Adreno 540, 4GB di RAM (LPDDR4x) e fotocamera frontale da 8MP con apertura f/2,4, mentre quella posteriore è da 12MP. Su quest’ultima si concentrano le maggiori attenzioni ed una bella stoccata per i nuovi iPhone 8, che hanno mantenuto la vetta della classificate “tecnica” di DxOMark per ben pochi giorni.

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98 punti è lo score dei Pixel 2 e non c’è differenza con XL, per cui anche chi sceglie il modello più economico avrà le migliori funzionalità possibili… non come avviene con iPhone e iPhone Plus. L’affondo è arrivato subito dopo, quando Google ha spiegato come ha ottenuto le stesse funzionalità con una sola fotocamera. Intanto questa ha un sensore da 1/2,6″, apertura f/1,8 e stabilizzazione ottica – che grazie a Fused Video Stabilization funziona in combinata con quella elettronica – ma è soprattutto il Dual-Pixel ad interessare.

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In pratica si tratta di una tecnologia similissima (se non identica, visto che il nome è analogo) a quella dei sensori Canon, in cui ogni pixel è diviso in due parti e ci consente di valutare la distanza di un punto in base alla differenza dei dati catturati. In pratica funzionano come tante coppie di occhi che, per quanto vicine, riescono comunque a restituire all’intelligenza artificiale dello smartphone le informazioni utili per determinare una struttura simil-tridimensionale.

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Da lì in poi si sfrutta il machine learning per affinare il tutto, basandosi su una sterminata quantità di informazioni e soggetti da utilizzare come pattern nel riconoscimento. Così Google è riuscita a mettere nei Pixel 2 e XL sia la funzionalità ritratto che quelle per ARcore (simile ad Apple ARKit), sia nella fotocamera principale che in quella secondaria. Bello anche Google Lens, che riconosce facilmente i soggetti delle foto ed estrapola informazioni contestuali utili per generare azioni, come salvare contatti, ricercare dati sulle persone, oggetti, spettacoli ed altro.

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Entrambi gli smartphone arriveranno con Android 8.0 Oreo, piuttosto gradevole e con qualche novità interessante sotto il cofano e all’esterno. Il display P-OLED, ad esempio, offrirà la funzionalità Always On e sarà in grado di mostrare in basso le informazioni dei brani in esecuzione. Ma attenzione, non tanto quelli che partono dallo smartphone, per i quali l’operazione sarebbe fin troppo semplice, ma quelli riconosciuti nell’ambiente, in perfetto stile Shazam e con la possibilità poi di portarci all’ascolto diretto sui vari servizi, tra cui Spotify e YouTube.

Per l’audio ci si affida a due potenti speaker frontali in alta definizione, mentre il mini-jack delle cuffie saluta e lascia  spazio all’uso di soli dispositivi USB-C. In Italia il Pixel 2 non sembra essere in programma per il momento, mentre il 15 novembre arriverà il Pixel 2 XL a 989€ e ci si può già mettere in lista d’attesa sul Google Store.

Lista d’attesa anche per il nuovo Google Daydream View, un supporto che può ospitare molti smartphone (inclusi i primi Pixel e i recenti Note 8 ed S8/S8+) con il quale si potranno godere titoli in formato IMAX e consentirà il controllo grazie ad un telecomando senza fili per movimenti più naturali.

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Maurizio Natali

Titolare e caporedattore di SaggiaMente, è "in rete" da quando ancora non c'era, con un BBS nell'era dei dinosauri informatici. Nel 2009 ha creato questo sito nel tempo libero, ma ora richiede più tempo di quanto ne abbia da offrire. Profondo sostenitore delle giornate di 36 ore, influencer di sé stesso e guru nella pausa pranzo, da anni si abbronza solo con la luce del monitor. Fotografo e videografo per lavoro e passione.

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