Displaymate su iPhone X: lo schermo ha una resa cromatica perfetta

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Gli smartphone sono essenzialmente schermi tascabili. Qualcuno pensa che dentro ci sia anche dell’altro ma io non ci credo: SoC, batterie, RAM… che roba è?! Il display cattura il nostro sguardo, è lui che ci mostra ciò che vogliamo vedere ed è tramite lui che ne facciamo richiesta. Il resto non importa. Apple ha sempre tenuto molto alla qualità degli schermi di iPhone ed è rimasta sulla tecnologia LCD IPS portandola fino alla sua massima espressione con i modelli 7 ed 8 (essenzialmente identici da quel punto di vista). La generazione X ha apportato diverse novità ed una di queste è stata proprio il cambio di tecnologia per il pannello, passato per la prima volta ad OLED (pentile di manifattura Samsung). I primi ad averlo provato hanno asserito che fosse fantastico, salvo poi iniziare la gara a “trova il difetto”. Per cui ecco che  improvvisamente non è molto luminoso, ha colori spenti, effetto scia, scarsa risoluzione e [scrivi qui altra cosa a caso].

La prima cosa da capire è che si tratta di una tecnologia diversa da quella usata finora ed ha quindi differenti peculiarità. Il fatto che i “pixel” si possano spegnere più o meno singolarmente ci porta ad avere un nero veramente nero e aumenta in modo incredibile il contrasto, con il vantaggio di risparmiare anche energia. Ma ci sono anche aspetti negativi, perché è più difficile ottenere un bianco candido e luminoso, è più lento il passaggio tra bianco e nero (visto che si tratta di accendere e spegnere) e vi sono maggiori variazioni cromatiche visualizzandolo lateralmente. Da questi ed altri aspetti derivano alcune delle osservazioni fatte dagli utenti e dai recensori in questi giorni, seppure io abbia udito delle critiche del tutto ingiustificate. Chi di schermi ne capisce è DisplayMate, che da poche ore ha pubblicato il suo test su iPhone X. Si parla di record assoluto per accuratezza colore, luminosità (634 nits) e visibilità in luce ambiente, ridotta variazione colore dagli angoli (22%) e bassissima riflettanza (4,5%), nonché di un livello di performance complessive che lo avvicina allo stato dell’arte. Esistono schermi con maggiore gamut, altri con risoluzione superiore, ecc.. mentre Apple ha puntato al bilanciamento delle specifiche e calibrazione con un solo obiettivo: fedeltà assoluta.

Maurizio Natali

Titolare e caporedattore di SaggiaMente, è "in rete" da quando ancora non c'era, con un BBS nell'era dei dinosauri informatici. Nel 2009 ha creato questo sito nel tempo libero, ma ora richiede più tempo di quanto ne abbia da offrire. Profondo sostenitore delle giornate di 36 ore, influencer di sé stesso e guru nella pausa pranzo, da anni si abbronza solo con la luce del monitor. Fotografo e videografo per lavoro e passione.

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