Il correttore automatico di iOS 11 e la crisi delle due lettere

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Se dovessimo dare un voto al correttore ortografico di iOS nei tempi recenti, purtroppo sarebbe sotto al 6. Specialmente con l’arrivo dell’undicesima versione, sembrano essere aumentati in modo preoccupante gli svarioni dettati da un eccesso di zelo nella predizione; alcuni dei casi, incluso quello ormai cronico riguardante la “è accentata”, li abbiamo discussi nella nostra wishlist per iOS 12. Alcune settimane fa era stato il bug della lettera “i” a tenere banco, ma fortunatamente Apple ha optato per non aspettare l’aggiornamento 11.2 per correggerlo, includendo il fix nel minore 11.1.1. Resta però irrisolto un problema piuttosto seccante. Potremmo definirla una crisi. La crisi delle due lettere.

Qualche ora fa MacRumors ha riportato la situazione che stanno affrontando numerosi utenti iOS americani. Se si vuole scrivere “it”, il correttore pensa che si voglia scrivere l’acronimo “I.T” (“Information Technology”) e modifica automaticamente quanto scritto. Una simile situazione accadrebbe scrivendo la terza persona singolare del verbo essere in inglese, “is”, che diventa “I.S” (“Information System”). Anche se la vicenda sta ottenendo forte risalto solo ora, in realtà si starebbe trascinando sin dal rilascio di iOS 11 a settembre, senza alcun apparente miglioramento nei successivi update.

Percepite qualcosa di familiare nel leggere tutto ciò? Forse perché quando scrivete “la” il correttore si convince che vogliate parlare di “L.A” (“Los Angeles”), oppure mette “S.E” in luogo di “se”? Personalmente devo dire che negli ultimi tempi non mi sta più ricapitando, ma la mia esperienza positiva si scontra con quelle di altri che hanno ancora il problema, talvolta nonostante il trucco di includere la parola giusta nella lista delle abbreviazioni automatiche. È molto probabile che, come nel caso della lettera “i”, pure qui stiamo assistendo ad imprecisioni del machine learning, sviluppando una convinzione errata nell’algoritmo che si usano gli acronimi con più frequenza rispetto al reale. Gli errori ci stanno nell’apprendimento, ma se iniziano ad accadere con troppa frequenza allora potrebbe essere necessario rendere tale processo meno aggressivo, privilegiando la qualità invece della quantità. Magari anche senza aspettare iOS 12.

Giovanni "il Razziatore"

Deputy - Ho a che fare con i computer da quando avevo 7 anni. Uso quotidianamente OS X dal 2011, ma non ho abbandonato Windows. Su mobile Android come principale e iOS su iPad. Scrivo su quasi tutto ciò che riguarda la tecnologia.

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