“Sets”, la via scelta da Microsoft per includere le tab nelle applicazioni

Tra le funzionalità introdotte nello scorso anno con macOS Sierra vi è anche la possibilità di raggruppare le finestre di un’app in una singola con più schede, in maniera analoga a quanto già si fa coi browser. Ciò permette non solo di tenere più organizzata la scrivania in termini di finestre aperte, ma anche di migliorare l’esperienza d’uso a schermo intero fornendo un’ulteriore opzione dopo Split View e i desktop virtuali Spaces. L’idea ha suscitato l’interesse anche di Microsoft, sebbene si sia presa decisamente più tempo per elaborare la sua variante. Adesso “Sets” è quasi pronta a fare il suo debutto ufficiale.

L’implementazione di Redmond è però alquanto differente da quella cupertiniana, dato che una singola finestra può contenere pannelli non solo riguardanti istanze separate di una singola applicazione, ma anche di più app, come si può vedere nell’immagine soprastante in cui le tab contengono Word, OneNote, Edge e PowerPoint. L’utilizzo è del tutto trasparente e disponibile in qualsiasi momento: una volta avviata la prima app, basterà premere il tasto “+” in alto per ottenere una visuale molto simile a quella che verrebbe visualizzata da Edge o qualsiasi altro browser all’apertura di una scheda vuota. Tra le opzioni a disposizione, una barra di ricerca che agisce sia nel web sia in locale nonché l’accesso rapido alle app installate e ai documenti salvati.

In sostanza, “Sets” si configura come un’estensione a livello globale delle capacità di Edge, aumentando la produttività generale dell’utente. La forma iniziale, che raggiungerà nelle prossime settimane il programma Insider dedicato ai rilasci di test, si concentrerà soprattutto sull’integrazione nelle app sviluppate col modello UWP, acronimo di Universal Windows Platform, e su Office. Successivamente si procederà ad implementarla per i software più tradizionali, come Esplora File, e per quelli di terze parti. Coloro che desiderassero disattivare questi pannelli speciali potranno farlo dalle Impostazioni.

L’obiettivo è di completare i lavori principali su “Sets” in tempo per il prossimo aggiornamento major di Windows 10, nome in codice Redstone 4. Tuttavia, se i progressi non saranno sufficienti, verosimilmente verrà rinviata di un turno. Quanto successo alla “Timeline”, prevista per il Fall Creators Update e che invece arriverà solo con le prossime build Insider. Sarà un’importante evoluzione del task switcher esistente, permettendo di compiere un viaggio a ritroso tra app, file e siti aperti, anche sui dispositivi non-Windows, previo supporto delle applicazioni. Basterà scegliere l’elemento su cui si vuole riprendere a lavorare e l’app di riferimento verrà aperta, nell’esatto punto in cui ci si era interrotti. Cercando un eventuale equivalente in ambito Apple, potremmo definirla un incrocio tra Mission Control e Time Machine. Se desterà attrazione pure presso il team guidato da Craig Federighi, chissà che non decidano di “ricambiare il favore” inserendo in una delle prossime versioni di macOS la propria interpretazione della Timeline, aumentando ancor più i punti di contatto tra Mac e iDevices.

Giovanni "il Razziatore"

Deputy - Ho a che fare con i computer da quando avevo 7 anni. Uso quotidianamente OS X dal 2011, ma non ho abbandonato Windows. Su mobile Android come principale e iOS su iPad. Scrivo su quasi tutto ciò che riguarda la tecnologia.

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