Che il nuovo iMac Pro portasse con sé un chip ARM, insieme ai processori Xeon, era certo. Alcuni rumor avevano ipotizzato che avremmo potuto trovare addirittura uno dei processori al cuore di iPhone e iPad, come l’A10 Fusion. Tuttavia conferme in tal senso non ve ne sono nemmeno dai fortunati che hanno ricevuto un iMac Pro in anteprima (sarà disponibile per l’ordine da domani, 14 dicembre).
Tuttavia in iMac Pro è presente il chip ARM T2, evoluzione del T1 già presente nei MacBook Pro dotati Touch Bar per il controllo della stessa. La conferma arriva su Twitter dal cofondatore di Panic, software developer tra i fortunati già in possesso di un esemplare di iMac Pro. In una serie di tweet, Cabel ha passato in rassegna le principali caratteristiche della macchina, offrendoci le sue opinioni sul design e qualche primo benchmark prestazionale. Tra i tweet più importanti, però, vi è appunto quello che conferma la presenza del chip T2. Lo sviluppatore afferma poi che questo va sostituire ed inglobare in sé vari controller e funzioni, prima gestite separatamente. È il caso dell’SMC (System Management Controller) atto alla gestione termica, al controllo dello stato di stop e del risveglio della macchina, l’ibernazione, lo switch tra le varie modalità video, la gestione della potenza e in generale tutte quelle funzioni di base dell’hardware. Ma in questo chip T2 confluisce anche l’ISP (Image Signal Processor) che nel caso di iMac Pro è il principale controller della videocamera FaceTime HD.
⑤ Security. This new chip means storage encryption keys pass from the secure enclave to the hardware encryption engine in-chip — your key never leaves the chip. And, they it allows for hardware verification of OS, kernel, boot loader, firmware, etc. (This can be disabled…) pic.twitter.com/qKJ6bHdtr8
— Cabel (@cabel) 12 dicembre 2017
Altra funzione molto importante svolta dal chip T2 è quella di Secure Enclave, che abbiamo già imparato a conoscere su iPhone, dal 5s in poi. La Secure Enclave è un zona fisica inaccessibile dove sono mantenuti i nostri dati riservati: l’impronta digitale, i dati biometrici e così via. Nel nuovo iMac Pro il chip T2 si preoccuperà anche di mantenere le chiavi di crittografia del nostro disco, oltre a sottendere alla codifica e decodifica hardware, lasciando il processore Xeon sgombro da questo compito.
iMac Pro sarà acquistabile da domani, 14 dicembre, sia in Italia che oltreoceano. Siamo ancora in attesa di conoscere i prezzi ufficiali per il nostro territorio, mentre secondo gli ultimi rumor saranno inizialmente disponibili solo i modelli da 8 e 10 core, con le versioni più prestanti in arrivo solo nel 2018.