CES 2018: Anche Razer propone di trasformare lo smartphone in laptop, con “Project Linda”

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Il mercato è pieno di idee che si ripropongono a più riprese, evolvendosi alla ricerca del successo sperato. Nei tempi più recenti un esempio è stato rappresentato da Continuum, la soluzione Microsoft che permetteva collegando uno smartphone Windows 10 Mobile di fascia alta ad una docking station di ottenere un’esperienza d’uso molto più simile a quella desktop. Lo scarso interesse degli sviluppatori verso la piattaforma di Redmond unito a una strategia commerciale migliorabile hanno però tarpato le ali a questa sfiziosa modalità. Ancor prima di Microsoft ci aveva però tentato Motorola, con lo smartphone Atrix 4G basato su Android che poteva essere collegato ad una sorta di “portatile vuoto” dotato di schermo, tastiera e touchpad per ottenere un’interfaccia quasi tradizionale. Anche lì le cose non andarono come previsto. Di recente sono Samsung e Huawei ad aver riacceso l’interesse per questa tipologia di combinazioni smartphone-tablet, abbinandole ai loro prodotti telefonici di fascia alta. Adesso è il turno di Razer, che ha debuttato nel mercato mobile qualche mese fa.

Il Razer Phone rappresenta proprio il cuore pulsante del nuovo “Project Linda”, dato che quest’ultimo è un case portatile in alluminio nero privo di unità elaborativa propria. Si inserisce il telefono nello spazio solitamente destinato al touchpad e dopo la pressione di un pulsante lo schermo da 13,3″ Quad HD prende vita. Anch’esso prevede il refresh a 120 Hz, mantenendosi dunque in perfetta sintonia con le capacità del dispositivo principale, ed è multitouch. In alternativa come mezzo di input può essere utilizzato un mouse o lo stesso schermo dello smartphone che si trasforma in touchpad virtuale, analogamente a quanto fanno le altre soluzioni già esistenti. Se lo si preferisce, può invece essere utilizzato come una sorta di Touch Bar in grado di lanciare rapidamente app ed iniziare varie operazioni. La tastiera fisica è la medesima di un laptop classico ed è dotata di retroilluminazione, personalizzabile in una moltitudine di colori come da tradizione dei computer da gioco Razer.

L’interfaccia grafica che si presenterà agli utenti di “Project Linda” è ovviamente proprietaria, con una disposizione molto simile a quella di Windows e la possibilità di usare le applicazioni a finestra, anche se ovviamente per vocazione Razer spinge parecchio sull’abbinamento a titoli ludici fullscreen. Tra le altre caratteristiche incluse nel case ci sono una webcam 720p con doppio microfono, altoparlanti stereo, 200 GB di spazio d’archiviazione aggiuntivo, una porta USB-C, un’altra porta USB di dimensioni classiche, jack cuffie da 3,5 mm e una batteria secondaria da 53 watt/ora. Attualmente si tratta di un concept, presentato ufficialmente in occasione del CES 2018, ma considerato come sia una soluzione tecnicamente fattibile le probabilità di un rilascio da parte di Razer nei prossimi mesi sono piuttosto alte. Altrettanto alto potrebbe però essere anche il prezzo, salvo sorprese positive in tal senso.

Giovanni "il Razziatore"

Deputy - Ho a che fare con i computer da quando avevo 7 anni. Uso quotidianamente OS X dal 2011, ma non ho abbandonato Windows. Su mobile Android come principale e iOS su iPad. Scrivo su quasi tutto ciò che riguarda la tecnologia.

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