Richiesti maggiori strumenti per il controllo dei più giovani. Apple: “Ci stiamo lavorando”

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Tra i grandi colossi della tecnologia, Apple è probabilmente una delle società più attente e sensibili nell’offrire gli strumenti per proteggere i minori da contenuti non adatti alla loro età. Tutti i suoi sistemi operativi hanno uno strumento atto a limitare e circoscrivere l’uso del device, ma forse – come vorrebbero Jana Partners and CALSTRS – si potrebbe fare di più. I due enti citati rappresentano insieme investitori Apple per 2 miliardi di dollari ed hanno pubblicato una lettera aperta indirizzata alla dirigenza di Cupertino per chiedere che sia fatto di più nella difesa dei giovani dall’abuso dello smartphone.

Nella lettera aperta vengono citati alcuni studi che avrebbero registrato un netto aumento di problemi sociali ed emotivi da parte degli studenti, sempre più in difficoltà nei rapporti interpersonali a causa del tempo passato con lo smartphone in mano piuttosto che interagendo con i propri coetanei. La lettera si rivolge ad Apple affermando, nella sostanza, che da grandi poteri derivano grandi responsabilità e che l’azienda potrebbe offrire maggiori strumenti ai genitori nel controllo e limitazione dell’uso dello smartphone. Apple, come riporta 9To5Mac, ha risposto in maniera positiva affermando che è sempre molto attenta nell’implementare nuove funzioni dei controlli parentali, e che diverse nuove feature in questo ambito sono già state pianificate e arriveranno in futuro sui loro dispositivi. Al momento su iPhone i genitori possono limitare l’accesso ad alcune app, a certi contenuti dello store, agli strumenti di acquisto, localizzazione, condivisione, navigazione web, eccetera. Mancano invece strumenti che impediscano l’uso dello smartphone – o di certe sue parti – durante precisi orari o luoghi. Sarebbe possibile, teoricamente, impedire l’accesso a qualsiasi gioco quando il device sia localizzato presso l’edificio scolastico, oppure in determinati orari.

 

Un frame tratto dall’episodio Arkangel della serie Black Mirror

Non ho di certo gli strumenti e le conoscenze per mettere in discussione le affermazioni fatte dai sottoscrittori della lettera, né per giudicare lo stato di salute mentale – se così vogliamo dire – delle generazioni più giovani. Sicuramente, e vale per l’uso dello smartphone ma anche per qualsiasi altro aspetto della vita, l’educazione e l’esempio impartito dai genitori è uno dei pesi più importanti in gioco, ma d’altra parte non c’è nulla di male se le aziende possono fornire strumenti per aiutare gli adulti in un moderato controllo dei figli. D’altra parte quando le restrizioni diventano eccessive, con tecnologie che limitano l’uso della tecnologia, la situazione potrebbe diventare presto paradossale se non inquietante, come accade nell’episodio Arkangel della serie antologica Black Mirror, incentrato proprio su questa tematica e di cui consiglio la visione.

Simone Sala

Junior Editor - Appassionato di tecnologia, mi piace analizzarne sia gli aspetti tecnici che i risvolti sociali. Sono curioso per natura e cerco sempre di sperimentare le ultime novità in qualsiasi ambito. Collaboro con SaggiaMente dal 2016.

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