SaggeScrivanie #11: il motto di Elia Pari è più Praticità, meno Perfezione

Appena aperta la rubrica delle SaggeScrivanie vi era un po’ di titubanza da parte degli utenti ed erano poche le email che ricevevamo. Oggi sono aumentate di molto, soprattutto da quando abbiamo detto che “basta una foto ed un punto elenco dei device contenuti”, infatti ne abbiamo già una discreta base d’archivio per le prossime settimane. Continuate ad inviarle però, vi raccomando, sempre sulla email [email protected]. Elia Pari ha fatto un lavoro esemplare nel condividere la sua postazione, creando un bel documento su Paper con tante immagini e didascalie, per cui lo riportiamo nel modo più fedele possibile.

La scrivania rappresenta per tutti noi lettori di SaggiaMente un luogo essenziale dove svolgiamo quotidianamente una quantità infinita di operazioni, sia in ambito lavorativo che di svago. Io ho recentemente rivisitato la mia postazione, e questo è il risultato finale:

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Focalizzandoci subito nella parte centrale della scrivania, troviamo il MacBook Pro 13″ di inizio 2015, il quale é collegato tramite cavo Thunderbolt 2 – HDMI della UGREEN al monitor HP 27ea, un Full HD da 27″ con due ingressi HDMI, uno VGA e delle discrete casse audio integrate. Al portatile ho anche collegato un cavo Ethernet tramite l’adattatore ufficiale Apple passando sempre per la presa Thunderbolt 2. Alla sua destra troviamo un ormai storico Mighty Mouse che funziona ancora sorprendentemente bene e continuo a preferire ogni tanto nonostante il trackpad sia infinitamente più preciso e comodo grazie alle gesture (da precisare che ho eseguito più volte l’operazione di pulizia sulla rotella seguendo questo tutorial di iFixit). Per quanto riguarda l’audio, possiedo da diversi anni il sistema Bose Companion 5, non più in vendita e sostituito dalla versione 50 (esteticamente identica).

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I due cavi jack vengono alternati a seconda del computer in uso

A sinistra c’é una normalissima lampada, la quale aveva installata una Xiaomi Yeelight fino a qualche settimana fa, che ho però dovuto spostare per motivi che non sto qui a spiegare (vi rimando alla recensione di Maurizio che mi aveva convinto a comprarla, un buon prodotto senza dubbio). Sotto la lampada ho posizionato il caricatore del MacBook Pro, il quale è volutamente posizionato con il corpo dell’alimentatore stesso sopra la scrivania e non nascosto dietro o sotto essa. Questo mi permette di scollegarlo al volo dalla prolunga di rete e metterlo in borsa con molta più facilità e comodità. Certo tra l’alimentatore e i due cavi che si collegano al MacBook si perde molto spazio e non rendono minimamente a livello estetico, ma a lato pratico rimane talmente comodo che rende il tutto giustificabile.

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Parlando sempre di cable management, la situazione diventa davvero disastrosa sotto la scrivania, dove, nonostante i miei sforzi, si crea un inferno di fili e prese. A destra abbiamo una normale ciabatta elettrica, seguita da un vecchio switch ethernet e dal cuore del sistema Bose Companion 5. A sinistra un vecchissimo preassemblato della HP (montava Windows Vista) che tengo tutt’ora nei rari casi in cui neccessito di Windows per operazioni basilari. In alto lo scompartimento dove nascondo il mouse a la tastiera di quest’ultimo (sempre a filo).

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Senza switch Ethernet ed usando solo il Wi-Fi ci sarebbero meno cavi, ma preferisco la rete cablata

La posizione della ciabatta mi permette inoltre di ricaricare molto comodamente iPhone o iPad tenendoli a portata di mano sulla scrivania. Tuttavia, per distrazione, ho già fatto cadere una volta l’iPhone SE per il cavo, incrinando la pellicola in vetro, motivo per cui sto valutando l’acquisto di questo cavo USB magnetico, tutelandolo da accidentali strattonamenti.

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Infine, anche se non rientra letteralmente nella scrivania, uso il mobile al suo fianco per collegare la console che uso al momento, tenendo sempre i tre classici cavi pronti (alimentazione, HDMI e ethernet). Dietro c’é l’iPad Air 2 ancora ottimamente performante per il mio uso da tablet (puro svago) inserito nello stand della Tsumbay (lo so è pensato per computer, non tablet, ma è comodissimo anche così) che ho acquistato in offerta a 19,99€ grazie ad una segnalazione ricevuta sul canale Telegram SaggeOfferte Tech (grazie ancora, inutile dirvi che vi consiglio caldamente l’iscrizione). Il tablet è equipaggato con la cover della iHarbort, la quale ha un ottimo rapporto/qualità prezzo.

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Sí, uso un vecchio attaccapanni come appoggio per le cuffie (anche queste a filo)

Lo “stand” in legno che rialza il monitor è stato fatto molto alla buona su misura (rimane di un colore decisamente più scuro), ma mi consente di sfruttare contemporaneamente i due schermi senza che uno oscuri l’altro, perciò ancora una volta il gioco vale la candela. Tirando le somme nella mia scrivania l’ordine e i grandi spazi liberi saranno sempre un bel miraggio, ma considerando le dimensioni di quest’ultima direi di avere raggiunto un buon compromesso che tende comunque a favorire la funzionalità e praticità rispetto la “perfezione”. Ispirandomi allo storico motto di SaggiaMente +SSD -GHz, direi che io sono per +Praticità -Perfezione.

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Maurizio Natali

Titolare e caporedattore di SaggiaMente, è "in rete" da quando ancora non c'era, con un BBS nell'era dei dinosauri informatici. Nel 2009 ha creato questo sito nel tempo libero, ma ora richiede più tempo di quanto ne abbia da offrire. Profondo sostenitore delle giornate di 36 ore, influencer di sé stesso e guru nella pausa pranzo, da anni si abbronza solo con la luce del monitor. Fotografo e videografo per lavoro e passione.

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