Apple è indagata per il rallentamento degli iPhone

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La vicenda del rallentamento degli iPhone per impedirne gli improvvisi spegnimenti a causa della batteria usurata (e qui vien quasi da dire “peccato” che non sia ancora nota con un nome più breve, tipo batterygate) è balzata all’occhio della SEC (la Securities and Exchange Commission) e del DOJ (il Dipartimento di Giustizia) degli Stati Uniti. I nomi degli enti non sono stati fatti direttamente da Apple, che si è limitata a confermare di essere stata contattata da alcune agenzie governative in merito, ma dalle solite fonti ben informate di Bloomberg (via 9to5Mac). L’indagine è un nuovo grattacapo per il team di gestione degli affari legali della società che già, anche con l’ausilio degli avvocati, deve far fronte alle 50 class action che Cupertino sta già affrontando per i medesimi motivi.

La società, comunque, ha ribadito di non aver mai avuto l’intenzione di diminuire le prestazioni degli smartphone per incoraggiare i propri utenti a passare ad un nuovo dispositivo, ma solo l’obiettivo di realizzare prodotti che possano essere amati dai propri clienti, garantendo l’uso di iPhone durante tutta la giornata. Infine, Apple ha dichiarato che a breve sarà rilasciata una beta di iOS per sviluppatori che integra il già annunciato switch per disattivare la funzione di rallentamento degli iPhone che sarà reso disponibile al pubblico presumibilmente con l’aggiornamento iOS 11.3 previsto per questa primavera.

Elio Franco

Editor - Sono un avvocato esperto in diritto delle nuove tecnologie, codice dell'amministrazione digitale, privacy e sicurezza informatica. Mi piace esplorare i nuovi rami del diritto che nascono in seguito all'evoluzione tecnologica. Patito di videogiochi, ne ho una pila ancora da finire per mancanza di tempo.

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