Fujifilm X-H1, la nuova ammiraglia con stabilizzazione sul sensore

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Oggi diamo il benvenuto alla Fujifilm X-H1, fotocamera che si pone al vertice dell’offerta per la casa nipponica, al di sopra anche di X-T2 (recensione) e X-Pro2 (recensione). Lo stile classico si sta continuamente arricchendo di moderne funzioni e la più rilevante in questo caso è la stabilizzazione sul sensore. Il meccanismo basculante su 5 assi è stato aggiunto al medesimo X-Trans APS-C da 24MP presente nelle altre Fujifilm, garantendo la stessa qualità d’immagine ed offrendo fino a 5 stop di compensazione (5.5 con lenti grandangolari). Oltre ad affinamenti nelle prestazioni AF ed altre piccole migliorie software – che grazie alla lungimiranza dell’azienda ritroveremo in futuro anche sulle sorelle minori con aggiornamenti firmware – la X-H1 è molto simile ad una X-T2 “migliorata”, in cui il feedback dei fotografi è stato ascoltato per migliorare ergonomia ed esperienza d’uso. La cosa più evidente, guardando il corpo, è l’impugnatura: finalmente realizzata per essere comoda anche con obiettivi lunghi e pesanti, ma anche alcuni tasti sono stati rivisti ed ingranditi.

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In cima si nota l’altra novità, ovvero il piccolo display OLED con i parametri principali di cattura, sempre molto gradito per una visione immediata (anche sulle Fuji dove molte info si possono “vedere” direttamente sulle ghiere). Il mirino offre un ingrandimento dello 0,75x ed arriva ad equiparare i 3,69 milioni di punti della GH5 (sono 2,36 nella X-T2). Non ci sono cambiamenti rilevanti per il display, che mantiene il medesimo sistema di inclinazione a due vie tipico di Fujifilm, ma è stato aggiunto il touchscreen per rendere più semplice l’operatività in molte circostanze, non solo per la selezione del punto AF. Elettronicamente non sembrano esserci ulteriori aggiunte ed anche lo scatto a raffica equipara quello della X-T2 con 8fps utilizzando l’otturatore meccanico (11 con il battery grip) o 14fps con quello elettronico ma sarà senza blackout durante la cattura. Inoltre vi è una nuova funzionalità anti-flickering che dovrebbe garantire esposizioni più precise e coerenti effettuando sequenze rapide di scatti sotto luci artificiali, potenzialmente utilissimo per chi fotografa sport indoor. Due gli slot SD, entrambi compatibili con lo standard UHS-II.

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L’utilizzo del Vertical Power Booster consentirà anche un’altra miglioria, poiché la fotocamera è ancora limitata ad un massimo di 15 minuti nella cattura video 4K ma salirà ai tradizionali 29 minuti e 59 secondi grazie al battery grip. Come la X-T2 anche la X-H1 applica un crop 1.17x nella registrazione UHD, perché usa una porzione di pixel 1,4 volte più grande del formato reale che poi “comprime” per aumentare il livello di dettaglio (oversampling). Raddoppia invece il bitrate rispetto alla X-T2, raggiungendo 200Mbps in 4K/UHD e vi è finalmente la possibilità di registrare in F-Log internamente. C’è il focus peaking ma non funzioni più evolute come lo zebra pattern o i marcatori.

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Mi sarei aspettato che l’impugnatura così ampia venisse utilizzata per cambiare la batteria inserendone una più capiente, così da compensare il consumo maggiore dovuto allo stabilizzatore, ma non è stato così. Come si può ben vedere dal fondello, la parte aggiuntiva del grip non ha influito sul posizionamento e sulla dimensione della batteria, così la X-H1 con una sola carica può catturare fino a 310 foto, contro le 240 della X-T2 (standard CIPA). La massa in più fa però aumentare il peso, che sale da 507 grammi (utilizzo sempre la X-T2 come confronto) a 673 grammi.

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Il mercato delle mirrorless è ormai chiaramente maturo, persino più evoluto rispetto quello delle DSLR, ma a questo punto è facile ripetere gli stessi errori di chi reggeva lo scettro fino a cinque anni fa. Ne parleremo meglio nella prossima puntata di PixelClub e spero anche con un articolo sul sito, perché inizio a rivedere i segnali di un pattern negativo, in cui forma e sostanza non crescono con la medesima attenzione. Non voglio però essere critico su questa X-H1 perché già solo una X-T2 con stabilizzazione sul sensore sarebbe stata interessante, per cui avere anche qualche affinamento in più ed un corpo più comodo la rende automaticamente valida ai miei occhi come possessore di una X-T2. La Fujifilm X-H1 sarà disponibile da marzo 2018 al prezzo di 1940€ per il solo corpo e a 2240€ con il Vertical Power Booster. Non ci al momento indicazioni relative alla presenza di kit con obiettivi.

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Maurizio Natali

Titolare e caporedattore di SaggiaMente, è "in rete" da quando ancora non c'era, con un BBS nell'era dei dinosauri informatici. Nel 2009 ha creato questo sito nel tempo libero, ma ora richiede più tempo di quanto ne abbia da offrire. Profondo sostenitore delle giornate di 36 ore, influencer di sé stesso e guru nella pausa pranzo, da anni si abbronza solo con la luce del monitor. Fotografo e videografo per lavoro e passione.

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