iSIM, ARM vuole integrare la scheda direttamente nel System on a Chip

Leggi questo articolo grazie alle donazioni di Luigi Carlo Vasi, Davide Monti.
♥ Partecipa anche tu alle donazioni: sostieni SaggiaMente, sostieni le tue passioni!

La corsa alla miniaturizzazione della scheda SIM non accenna a fermarsi. Dagli albori del GSM in cui erano pressapoco delle dimensioni di una carta di credito, passando attraverso gli anni il formato si è sempre più ridotto, arrivando con le nanoSIM quasi al rischio di perderle mentre le si maneggia, talmente sono minuscole. Ora le attenzioni sono quasi tutte sulle eSIM, inserite all’interno dei dispositivi con un chip dedicato. Apple ha iniziato a sfruttarle nel 2016 affiancandole al tradizionale cassettino SIM negli iPad Pro, per poi proseguire lo scorso anno con l’Apple Watch Series 3. Dalle nostre parti per ora questa novità resta quasi sconosciuta, fatto salvo per un timido tentativo di TIM con Samsung. Ma la tecnologia non riposa mai, ed ecco che ARM ha già in mente il prossimo passo.

Dietro al nome piuttosto Appleiano di iSIM si nasconde l’incorporazione del chip ora separato direttamente all’interno del System on a Chip principale, insieme al resto dei componenti di rete. Oltre ad un’ulteriore riduzione della componentistica nei dispositivi, lasciando spazio per altre caratteristiche, la iSIM permette come la sua omologa stand-alone di cambiare operatore telefonico in maniera dinamica a seconda della necessità e della convenienza, senza alcun tipo di sostituzione fisica. I vantaggi sono soprattutto per le aziende, dove spesso vi è una nutrita flotta di dispositivi da dover gestire e cui cambiare la scheda in caso di switch. Non si parla solo di smartphone, ma anche di prodotti connessi alla Internet of Things, IoT: ARM si rivolge ad essi in modo particolare, con questa nuova proposta. Uno specifico firmware ottimizzato e il salvataggio dei dati personali all’interno delle secure enclave contenute nei processori garantiranno la maggiore protezione possibile da accessi indesiderati.

Come detto poc’anzi, questa iSIM ha l’obiettivo primario di farsi largo nel mercato IoT, che nei prossimi tempi acquisterà sempre più importanza. Difficile però non pensare che smartphone, smartwatch e tablet restino in disparte, visti gli effetti positivi che la novità porterebbe per gli ingombri interni. Probabilmente desterebbe ben poco stupore se fra qualche tempo si venisse a sapere di un interesse a riguardo nelle vicinanze di Cupertino. Ad ogni modo, ARM è ancora nelle fasi introduttive della sua soluzione e ci vorrà un po’ prima di vederla utilizzata al di fuori dei prototipi. Nell’attesa, vedremo se le attuali eSIM inizieranno ad avere maggiore considerazione pure dalle nostre parti.

Giovanni "il Razziatore"

Deputy - Ho a che fare con i computer da quando avevo 7 anni. Uso quotidianamente OS X dal 2011, ma non ho abbandonato Windows. Su mobile Android come principale e iOS su iPad. Scrivo su quasi tutto ciò che riguarda la tecnologia.

Commenti controllati Oltre a richiedere rispetto ed educazione, vi ricordiamo che tutti i commenti con un link entrano in coda di moderazione e possono passare diverse ore prima che un admin li attivi. Anche i punti senza uno spazio dopo possono essere considerati link causando lo stesso problema.