L’assemblea annuale degli azionisti Apple riconferma Tim Cook e il resto del CDA

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Nella giornata odierna si è tenuta la consueta assemblea annuale tra Apple e i suoi azionisti, con lo scopo sia di valutare l’operato del consiglio d’amministrazione sia di affrontare alcune questioni direttamente in presenza del CEO, Tim Cook. L’assemblea si è svolta nello Steve Jobs Theatre, come promesso lo scorso anno in quello che è stato l’ultimo meeting presso la vecchia Town Hall. Nessuna sorpresa dalle votazioni principali: Cook e gli altri componenti del CDA sono stati riconfermati al timone dell’azienda. L’unico intoppo è stato rappresentato da un’azionista “ribelle”, che si è astenuto in quanto insoddisfatto della qualità attuale del software Apple, che starebbe causando una perdita di fiducia verso l’azienda negli ambienti lavorativi: in realtà si è trattato più di una protesta personale, visto che l’azionista per sua stessa ammissione non ha mai digerito l’abbandono di Aperture e continua ad utilizzare iOS 9. Anche buona parte delle altre proposte all’ordine del giorno, prettamente burocratiche, sono state approvate.

La parte più interessante è quella relativa alle domande e risposte, dove Cook ne ha approfittato per fare un nuovo piccolo quadro della situazione. Per iPhone X si parla di una soddisfazione media dei clienti che si attesta addirittura al 99%, mentre i servizi cloud Apple stanno per raggiungere quota un miliardo di utenze attive. Le maggiori gioie per Apple starebbero arrivando però dagli indossabili: l’area che comprende Apple Watch ed AirPods è sempre più vicina ad avere da sola le dimensioni finanziarie di un’azienda rientrante nella classifica Fortune 300. Dove ci si aspetta di più è per Apple Pay, la cui adozione da parte di utenti ed esercenti non è ancora quella sperata, benché in forte crescita. Oltre ai guadagni, la mela intende aumentare anche gli investimenti chiave, con ulteriori acquisizioni nel corso di quest’anno, più ricerca e sviluppo e più personale. Non desta stupore, considerate le numerose mosse già effettuate, che un importante focus dei piani futuri rimanga la salute.

Al di là della protesta già citata ad inizio articolo, non sono stati toccati ambiti piuttosto tecnici come quello relativo al software. L’unico riferimento è relativo all’App Store, rispondendo indirettamente alle controversie per la temporanea rimozione di Telegram avvenuta alcuni giorni fa, sostenendo la necessità di un’elevata cura da parte di Apple per il proprio negozio digitale, in quanto vetrina anche dei valori dell’azienda stessa. Cook ha inoltre affrontato altri due argomenti abbastanza delicati. In merito a quando arriverà il momento della sua successione come CEO, ha spiegato che tra i suoi compiti vi è anche la preparazione di potenziali candidati interni per il ruolo, in maniera simile a quanto ai tempi fece Jobs con lui. Non si può escludere a prescindere però che, qualora il consiglio d’amministrazione lo ritenesse più opportuno, a prendere le redini di Apple non arrivi una figura esterna. Infine, riguardo al futuro degli Apple Store fisici, Tim Cook ha reiterato che non sono in discussione e manterranno un ruolo importante a lungo, continuando ad investire in nuove aperture.

Giovanni "il Razziatore"

Deputy - Ho a che fare con i computer da quando avevo 7 anni. Uso quotidianamente OS X dal 2011, ma non ho abbandonato Windows. Su mobile Android come principale e iOS su iPad. Scrivo su quasi tutto ciò che riguarda la tecnologia.

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