Ottimizzare le impostazioni di macOS High Sierra

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Nell’ormai lontano 2014 ho scritto un articolo con le prime modifiche che eseguivo su ogni nuovo Mac per renderlo più comodo e produttivo. Sono passati quattro anni e proprio oggi ho dovuto inizializzare un MacBook Pro con macOS High Sierra, per cui ho pensato di aggiornare quell’articolo con contenuti più moderni. Elencherò quelle che sono le attività che compio tutte le volte, alcune di natura pratica, altre estetiche e su queste ultime vale sempre la regola: questione di gusti.

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Aspetto

Dark Mode e Dock Da quando è disponibile la modalità scura io l’ho sempre attivata. Trovo che la barra dei menu e il dock neri siano molto più eleganti e aiutino a concentrare di più l’attenzione sul lavoro al centro dello schermo. L’impostazione da attivare si trova in Preferenze di Sistema / Generali. Già che ci sono, ridimensiono un bel po’ il dock con il mouse: basta un clic con trascinamento verso il basso sul separatore che si trova prima della pila download e del cestino. La dimensione dipende dallo schermo e dai propri gusti, personalmente riduco al massimo possibile che mi consenta comunque di riconoscere facilmente le icone.

Wallpaper Gli sfondi tipici delle varie release di macOS sono quasi sempre gradevoli ma li trovo troppo confusi. Prediligo immagini scure ma soprattutto che non abbiano troppi dettagli o elementi che confondono la vista. Cerco di avere sempre pochissime icone sul desktop ma voglio che siano di facile identificazione e che se ne possa leggere il nome senza fatica. Tra quelli predefiniti preferisco El Capitan 2 e Yosemite 5: usandoli per un paio di giorni noterete che sono molto più adeguati a fare da sfondo. In alternativa, apprezzo quelli dell’Art Director Justin Maller. Lo sfondo si seleziona da Preferenze di Sistema / Scrivania, dove consiglio di aggiungere nella lista di cartelle sulla sinistra anche una “Wallpaper” da creare appositamente su iCloud Drive, così potrete aggiungere di volta in volta i vostri sfondi preferiti senza rischiare di perderli con futuri aggiornamenti.

Finder Una cosa che odio sono le icone disposte a casaccio. Per questo motivo consiglio di andare subito nel menu Opzioni Vista (⌘J) ed attivare Ordina per: “Allinea alla griglia”. Mettete un’icona sul desktop all’estrema sinistra e noterete che quasi mai ci arriva. Tenetela lì e spostate lo slider “Spaziatura griglia:” verso destra affinché la colonna risulti adiacente al lato sinistro dello schermo (evitate di fare il contrario aggiungendo una colonna, perché risulterebbero troppo vicine). Personalmente, attivo anche “Mostra informazioni elemento” perché visualizza la capienza dei dischi e la dimensione in pixel delle immagini. Dal menu Vista attivo la barra di stato (mostra il numero di elementi e lo spazio libero) e la barra del percorso (comodissima per sapere dove ci si trova ma soprattutto per spostare file con il drag&drop).

Personalizzazioni

Finder Nelle Preferenze (ricordate che vale sempre la scorciatoia ⌘,) modifico tre cose in Generali: apertura delle nuove finestre sulla Home invece che su Recenti, poi visualizzazione di Dischi rigidi e Server connessi. Personalmente non ne posso fare a meno, è troppo noioso collegare un disco o una risorsa di rete e doversela cercare ogni volta dal Finder com’è richiesto su Windows. È uno dei tanti vantaggi operativi di macOS che non voglio sprecare. Nella sezione Barra laterale io attivo comunque la Home (che poi sposto in cima) perché risulta più rapido anche per le operazioni di copia con drag&drop. In Avanzate attivo prima di tutto le estensioni dei file e poi modifico la condizione di ricerca predefinita in “Cerca nella cartella attuale”. Se voglio cercare in tutto il Mac c’è sempre Spotlight, così sfrutto questa ricerca quando ho bisogno di limitare il raggio d’azione. Cancello anche dalla barra laterale dei preferiti le scorciatoie alle “Applicazioni” e soprattuto quella “Recenti” che trovo inutile.

Dock Oltre a ridurlo di dimensione, a togliere le cose che non mi servono e ad ordinarlo per come preferisco, nelle Preferenze di Sistema / Dock modifico l’effetto di contrazione da Genio a Scala, che preferisco perché più elegante e rapido. Aggiungo anche due pile e modifico quella Download (predefinita) affinché mostri sempre la cartella: non mi piace che si veda l’icona diversa dell’ultima cosa scaricata. La prima pila che aggiungo è quella delle Applicazioni, semplicemente effettuando un trascinamento della stessa dal Finder alla prima posizione nel Dock dopo il separatore. Il perché di questa aggiunta è presto detto: il Launchpad per me non esiste, lo trovo scomodo nonché molto invadente (specie su schermi grandi e quando se ne usa un secondo), ed elimino anche l’accesso rapido dal Finder perché richiede un passaggio in più (aprire il Finder e poi entrare nelle applicazioni). Di norma il mio sistema per l’avvio delle app è il Dock per quelle recenti oppure la ricerca con Spotlight (⌘Spazio). Tuttavia, mi capita alle volte di non ricordare un nome esatto e preferisco poterlo cercare visivamente (ci sono poi anche momenti in cui il database di Spotlight di prende una pausa). L’uso più frequente della pila Applicazioni è tuttavia un altro, ovvero quello di accedere rapidamente ad un file o una cartella, cosa possibile tenendo premuto il tasto ⌘ mentre si clicca su una voce dell’elenco (può servire per aggiungere o modificare un file, per cancellare un’app e in tante altre occasioni). L’aspetto di questa come per tutte le altre pile è sempre come cartella e in vista elenco, gli altri non mi piacciono. La terza Pila che aggiungo è il collegamento ad una cartella che ho su Dropbox che si chiama WIP (Work in Progress). Si tratta di un espediente molto semplice per avere i documenti utili al lavoro sempre vicini ma al tempo stesso non sulla scrivania. Ad esempio è qui che tengo tutto il necessario per le recensioni in corso finché non le concludo. Da quando adopero questo sistema ho la scrivania molto più ordinata. Ricordate sempre che con ⌘⌥ premuti mentre si fa clic su una pila questa si aprirà come cartella nel Finder, così da avere un accesso rapidissimo ai contenuti.

Angoli attivi Nei Mac dove non ho le mie due opzioni preferite degli angoli attivi mi sento come impedito. La cosa che uso spesso, anzi spessissimo, è quella di iniziare un trascinamento di un file con lo schermo pieno di finestre e di andare nell’angolo in basso a destra per toglierle tutte, ottenendo così accesso diretto alla scrivania. Altra cosa che faccio tantissime volte al giorno è spostare il mouse nell’angolo in basso a sinistra per mandare il monitor in stop. Entrambe le funzioni si attivano da Preferenze di Sistema / Mission Control e poi sul pulsante [Angoli attivi…]. Consiglio: se avete anche uno schermo esterno, accertatevi di posizionarlo un poco più in alto in Monitor / Disposizione, altrimenti gli angoli attivi si sposteranno all’estremità più lontana.

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Trackpad Sui portatili l’uso del Trackpad migliora incredibilmente apportando alcune modifiche. Le prime si trovano in Preferenze di Sistema / Trackpad, dove attivo “Tocca per fare clic” ed aumento di una tacca la velocità del puntatore.

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L’altra cosa per me fondamentale si trova in Accessibilità / Mouse e trackpad, dove premo sul pulsante [Opzioni trackpad…] ed attivo “Abilita trascinamento: trascina con tre dita”. Ci vuole poco ad abituarsi a questo piccolo cambiamento che rende più semplice lo spostamento delle finestre, il loro ridimensionamento oppure il drag&drop di file e cartelle.

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Mouse C’è da chiedersi perché nelle impostazioni base del Magic Mouse manchino alcune cose essenziali. Se usate questo mouse, in qualsiasi versione, consiglio di attivare il Clic secondario e lo Smart zoom (ingrandimento con doppio tocco), nonché di aumentare un po’ la velocità base (io la porto al 70%). Su Safari è anche molto comodo Scorri tra le pagine, che consente di andare avanti e indietro nella storia con swipe orizzontali.

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Tastiera Uso diverse sostituzioni di testo, più che altro quelle che mi serve avere anche su iOS (per le cose più complesse uso software dedicati), e le inserisco in Preferenze di Sistema / Tastiera / Testo. Non sopporto però le correzioni ortografiche in stile iPhone, che infatti disattivo completamente. Lascio attive le virgolette e i trattini smart, anche se ogni tanto me ne pento.

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Risparmio Energia Mi irrita che il computer disattivi il monitor o metta in stop i dischi rigidi quando è alimentato a corrente. Almeno in quelle situazioni preferisco essere io a decidere cosa e quando farlo. A batteria sposto comunque la disattivazione dello schermo a 5 minuti e disattivo lo stop dei dischi per non avere problemi con le unità esterne.

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Suono Due modifiche veloci in Preferenze / Suono che trovo comode: la riduzione del volume degli avvisi rispetto a quello dell’uscita e poi l’attivazione dell’icona suono nella barra dei menu.

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Ripristino App Ecco qui un’altra cosa che odio: quando avvii il computer e si aprono app e finestre in automatico. Al primo riavvio che mi capita di eseguire, disattivo l’opzione che richiede a macOS di comportarsi così e per fortuna se ne ricorderà le volte successive.

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Ingrandimento Adoro letteralmente questa funzionalità di macOS, che utilizzo tantissime volte e di cui non potrei più fare a meno. Dentro Preferenze di Sistema / Accessibilità, alla voce Zoom, attivo “Usa gesti di scorrimento con tasti modificatori per ingrandire: ⌃ Ctrl”. Grazie a questo piccolo trucchetto, si aggiunge una terza dimensione al movimento del mouse/trackpad, riuscendo ad “avvicinarvi” ai contenuti con un ingrandimento dell’intera scrivania effettuando un semplice scorrimento in avanti tenendo premuto il tasto control (⌃). Sul portatile cerco di usare le risoluzioni più elevate e ogni tanto perdo il puntatore, per cui aumento di una tacca la sua dimensione in Accessibilità / Monitor (altrimenti mi trovo spesso a doverlo muovere per ingrandirlo temporaneamente).

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Ridimensiona Immagini Modificare la dimensione di una immagine con Anteprima è una di quelle cose che faccio continuamente, almeno 20 al volte al giorno. Per questo motivo mi creo subito una scorciatoia che mi consenta di attivare questa funzionalità senza accedere ai menu. L’operazione si esegue da Preferenze di Sistema / Tastiera / Abbreviazioni, selezionando Abbreviazioni app sulla sinistra e poi aggiungendo una voce per Anteprima con titolo di menu “Regola dimensione…” (deve essere esatto) e poi scegliendo la shortcut che preferite (io consiglio ⌥⌘I in perfetto stile Photoshop). Volendo potete crearne anche una per esportare con ⌥⌘E.

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Salto tra finestre Chi non usa spesso ⌘⇥ per lo switch tra applicazioni alzi la mano. Spero che tutti le abbiate tenute in basso vista la sua comodità. Allo stesso modo macOS offre una combinazione di tasti per passare tra le finestre della stessa app, cosa incredibilmente comoda e che si può fare anche con Mission Control o dal Dock, ma che risulta molto più veloce con la tastiera. Il problema è che la shortcut predefinita è ⌘’ ed è molto scomoda da eseguire. Consiglio vivamente di andare in Preferenze di Sistema / Tastiera / Abbreviazioni, selezionare Tastiera sulla sinistra e modificare la combinazione con ⌥⌘⇥ per avere una maggiore coerenza. In pratica si aggiunge ⌥ alla shortcut che tutti conoscono ed è facilissima da eseguire se usate il pollice di piatto per coprire i due tasti modificatori a sinistra dello spazio.

Altre impostazioni

  • Uso FileVault sul portatile per proteggerlo meglio in caso di furto
  • Uso lo sblocco con Apple Watch su tutti i Mac per velocizzare l’accesso
  • Uso il Non disturbare quando il monitor è in stop perché il computer è acceso anche di notte
  • Uso il dito medio per il riconoscimento Touch ID perché più facile da poggiare
  • Uso il download automatico in background di aggiornamenti di sistema e di sicurezza
  • Non uso l’aggiornamento automatico delle applicazioni su Mac App Store
  • Non uso Night Shift perché lavoro sempre su immagini e foto
  • Non uso l’accesso Guest (mi dà fastidio solo a vederlo in fase di login)
Maurizio Natali

Titolare e caporedattore di SaggiaMente, è "in rete" da quando ancora non c'era, con un BBS nell'era dei dinosauri informatici. Nel 2009 ha creato questo sito nel tempo libero, ma ora richiede più tempo di quanto ne abbia da offrire. Profondo sostenitore delle giornate di 36 ore, influencer di sé stesso e guru nella pausa pranzo, da anni si abbronza solo con la luce del monitor. Fotografo e videografo per lavoro e passione.

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