Amazon contro Google, battaglia sempre più totale

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L’industria tecnologica è di fatto un tutti contro tutti. A parte specifiche collaborazioni, le rivalità nel settore sono più che mai accese, talvolta fin troppo come testimoniano le numerose battaglie legali e commerciali. Da quest’ultimo punto di vista, una delle più sentite negli ultimi tempi è senz’altro quella tra Amazon e Google. Non che l’azienda di Jeff Bezos sia mai stata tenera in qualsiasi settore abbia calcato: ha forti sfide anche con Apple, Microsoft e Netflix, tanto per citare le altre maggiori. Ma con tutte queste non si è arrivati ai livelli di rottura cui si sta assistendo verso la concorrente di Mountain View, coinvolgendo qualsiasi categoria merceologica.

Le prime fratture pesanti si sono originate soprattutto in due ambiti: cloud e mobile. Nel primo, la piattaforma Amazon AWS non solo gioca ad armi pari con la controparte Google, ma la batte nelle vendite, restando seconda solo dietro a Microsoft Azure. Nel secondo, benché lato smartphone le cose non siano andate come speravano, su quello tablet i Fire hanno riscosso un buon successo e sono senza dubbio tra i più acquistati per quel che concerne Android. Ma del robottino verde alla maniera intesa da Big G non ce n’è praticamente traccia in Fire OS, tutto sostituito da Amazon o da servizi terzi equivalenti a quelli Google, e sia Play Services che Store vanno installati a parte.

La spirale negativa era però solo agli inizi. Oggi Amazon e Google competono ferocemente quasi in ogni ambito. Sugli assistenti virtuali, è una sfida a due tra Alexa ed Assistant, con Siri che fa da importante terzo incomodo ma in attesa di ricevere preziosi miglioramenti per recuperare il terreno perduto. Simile situazione si assiste tra gli smart speaker, dove Echo e Google Home continuano a darsele di santa ragione, con HomePod ancora agli inizi. Potremmo stare a menzionarne tante altre, come quella di Twitch contro YouTube Gaming, ma forse riempiremmo il post solo con quelle. Fin qui sarebbe la descrizione di una sana concorrenza. In realtà, incompatibilità e dinieghi sono all’ordine del giorno.

Se si guarda ad Apple e Google, di solito appare come la prima cerchi ampia interoperabilità con le piattaforme della rivale, che invece non contraccambia preferendo un approccio più chiuso. Nella sfida tra Amazon e Google, entrambe sembrano attivamente fare di tutto per rendere la vita più difficile all’altra. Nessuno dei servizi di Big G è ufficialmente supportato sui prodotti Fire. Una delle poche app disponibili, ovvero YouTube, è stata rimossa a fine 2017. Dal canto suo, pressoché tutte le proposte software di Amazon sono presenti su Android con parziale eccezione di Prime Video: la versione Android TV è solo per nVidia e Sony, distribuita direttamente col firmware e non attraverso il Play Store. O meglio, c’è ma non sembra supportare alcun dispositivo.

Le conseguenze si estendono pure allo shopping. Amazon aveva promesso di riprendere negli USA le vendite della Chromecast, oltre che della Apple TV, ma al momento è solo la seconda ad essere tornata. Più fortuna si ha coi Pixel, se si accettano ricondizionati e venditori terzi, mentre per Google Home nessuna speranza. Presto questi prodotti non disponibili avranno compagnia: i prossimi a scomparire dal negozio digitale di Seattle saranno i Nest. Anche qui, è probabile sia dovuto all’ulteriore estensione della sfida tra le due aziende, stavolta nella domotica: Google sta nuovamente incorporando Nest, mentre Amazon ha acquisito dapprima Blink e da poco Ring. Viste le continue mosse, c’è da star certi che la battaglia è ben lontana dall’aver raggiunto il suo apice.

Giovanni "il Razziatore"

Deputy - Ho a che fare con i computer da quando avevo 7 anni. Uso quotidianamente OS X dal 2011, ma non ho abbandonato Windows. Su mobile Android come principale e iOS su iPad. Scrivo su quasi tutto ciò che riguarda la tecnologia.

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