Non raccoglierà certo le stesse fanfare che hanno altre funzionalità nel corso dei keynote, ma l’accessibilità è un ambito molto importante per Apple, che continua a migliorare i suoi prodotti hardware e software al fine di renderli sempre più senza barriere. Il pensiero va subito a VoiceOver, essendo una delle feature più note sotto quest’aspetto, ma ce ne sono molte altre integrate nei sistemi operativi di Cupertino e lo scopo di alcune si estende potenzialmente a tutta l’utenza. Uno dei prossimi passi non sarebbe una miglioria funzionale in senso stretto, ma di certo testimonierebbe ulteriormente quanto Apple tenga a non far sentire nessuno escluso.
Queste mostrate sopra sono alcune delle emoji che, come riporta Emojipedia, l’azienda guidata da Tim Cook ha presentato al consorzio Unicode per la loro eventuale inclusione a livello di standard. Allo stato attuale, le emoji racchiudono non solo tanti simboli, ma sono un esempio rappresentativo di quella che in inglese è definita diversity: colore della pelle, orientamento sessuale, religione e molto altro ancora. La disabilità è uno degli aspetti rimasti ancora relativamente scoperti nei simboli grafici per la messaggistica ed Apple intende colmare tale assenza, con l’appoggio di varie associazioni dedicate.
Il pacchetto iniziale proposto comprende 13 emoji; il numero sale a 45 comprendendo le varianti per le tonalità di pelle. Troverebbero rappresentazione cani guida o di supporto per altri tipi di disabilità, persone con bastone bianco per ciechi e ipovedenti, apparecchi acustici, simboli per indicare la sordità, individui in carrozzine manuali e motorizzate, protesi meccaniche per la sostituzione di arti amputati o mancanti dalla nascita. Un primo inserimento, a cui ne seguirebbero molti altri nel corso dei prossimi anni. I simboli accessibili proposti da Apple verranno dibattuti il prossimo mese nel corso della riunione dello Unicode Technical Committee, che si svolgerà presso la sede principale di Adobe, e in caso di esito positivo potranno ufficialmente entrare tra i simboli candidati ad entrare nella versione 12.0 dello standard emoji, che vedrà la luce ad inizio 2019.