Sembra non essere più tempo per le piccole acquisizioni, in Apple. O meglio, lo rimangono in termini d’investimento finanziario, ma non d’importanza strategica. Le mosse più recenti sono state molto rilevanti, con comunicati stampa dedicati invece delle brevi risposte “preconfezionate” solitamente distribuite a TechCrunch e soci. Anche se per ora non è molto impattante dalle nostre parti, l’acquisizione di Texture annunciata oggi dall’azienda di Cupertino sulla sua Newsroom ufficiale supera nelle priorità persino l’operazione Shazam.
Cosa offre questo servizio, e perché è così importante per Apple? Texture è una realtà americana fondata nel 2010 e che si basa su una premessa semplice: applicare il modello Netflix/Spotify alla lettura digitale di riviste. Un piano da $9,99 mensili offre infatti l’accesso ad oltre 200 magazine da numerosi editori, tra cui quelli di Condé Nast e Hearst che sinora hanno detenuto quote in Texture, con la possibilità di usufruirne pressoché su ogni piattaforma. Questo è il maggiore vantaggio rispetto il precedente tentativo di Apple, ovvero Edicola, che invece prevedeva un modello alla carta o abbonamenti solo a singole testate. L’obiettivo è, nemmeno a dirlo, contrastare le analoghe iniziative nel settore editoriale da parte di Amazon e Google.
Come nella grande maggioranza delle acquisizioni effettuate da Apple, non vengono menzionati i dettagli finanziari: è plausibile però che la cifra si aggiri attorno al centinaio di milioni di Dollari, dato che Texture ne ha raccolti 90 dai precedenti round d’investimento. La transazione si concluderà fra poche settimane, salvo imprevisti, e verrà assorbita l’intera azienda Next Issue Media coi suoi dipendenti. Le attuali applicazioni, disponibili non solo su iOS ma anche Android e Windows, continueranno a funzionare. Nel lungo termine è però molto probabile l’incorporazione in Apple News, sperando che nel frattempo possa espandere la sua presenza al di fuori dei Paesi anglosassoni.