Le Mappe di Apple integrano i servizi di bike sharing, ma non in Italia

Ormai il bike sharing è ovunque, o almeno sulla bocca di tutti. Anche se negli ultimi tempi se ne è parlato quasi esclusivamente per gli episodi di vandalismo nei confronti delle nuove bici a flusso libero (free floating), l’utilizzo dei servizi di bike sharing è una realtà ben radicata a livello mondiale. E non bisogna pensare che l’Italia sia messa male in questo settore della mobilità urbana, anche se un alto livello di frammentazione dei servizi non giova al cittadino che, quasi sempre, arrivando in una città si ritrova privo dei mezzi necessari ad utilizzare le bici in condivisione, se non sottoscrivendo una registrazione ex-novo, magari a pagamento. Questa frammentazione non aiuta nemmeno quelle aziende che si occupano della creazioni di database sugli stralli dislocati nelle città. Una società che possiede tale database è ItoWorld, che si è resa partner di Apple per l’integrazione nel servizio Mappe dei dati sulla dislocazione delle stazioni di bike sharing. Come abbiamo detto, l’Italia non è per il momento tra le zone censite, ma il database arriva a coprire 175 città in 36 diverse nazioni, come indicato da TechCrunch.

Al momento è possibile accedere alla mappa degli stralli nelle città censite (la lista completa su TechCrunch) digitando “bike sharing”  nella barra di ricerca dell’app Mappe. Sono al momento presenti le stazioni fisse, mentre non vi è alcuna integrazione con i servizi free floating, dove è necessario visualizzare la posizione delle singole bici parcheggiate in modo sparso per le vie delle città. L’implementazione è da un punto di vista tecnico possibile, poiché i dati sulla posizioni delle bici sono resi pubblici e implementabili in app terze, almeno da aziende come Ofo e Mobike, che offrono le loro servizio di bike sharing a flusso libero in diverse città italiane. Nel frattempo attendiamo anche l’implementazione della funzione Trasporti, con mappe dettagliate delle stazioni ferroviarie, metropolitane e degli aeroporti. La funzione sembrava in arrivo a luglio scorso, ma le indiscrezioni si sono tramutate in un nulla di fatto.

Simone Sala

Junior Editor - Appassionato di tecnologia, mi piace analizzarne sia gli aspetti tecnici che i risvolti sociali. Sono curioso per natura e cerco sempre di sperimentare le ultime novità in qualsiasi ambito. Collaboro con SaggiaMente dal 2016.

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