Ciò che funziona non si cambia, è una regola che dovremmo seguire tutti. Ad un certo punto entra in gioco la voglia di andare più veloce o di vedere meglio e più grande, ma tutte le volte che si fa un cambio si sente anche di perdere qualcosa. E questo vale tanto di più guardando lontano, a quei pezzi di cui ci siamo disfatti e che oggi ci piacerebbe riavere. La SaggiaScrivania di oggi mette in mostra anche dei prodotti vintage ma che non stanno lì a prendere polvere come cimeli, in quanto vengono effettivamente utilizzati nel flusso di lavoro. Vi invitiamo a condividere con noi le vostre postazioni di lavoro inviandole a [email protected]
Sono Andrea Fistetto, insegno in corsi universitari qui a Lecce e mi occupo di pubblicità, marketing e fotografia, specificamente fotografia di ritratto e corporate. Spessissimo in giro per la Puglia, la macchina da lavoro da fotografare e da spedirvi sarebbe solo il MacBook Pro, ma credo di fare cosa gradita e quindi ecco la configurazione in ufficio mentre si elaborano foto o si scrive. Creata in ormai 25 e più anni da utente Mac. Si sono avvicendati almeno una quindicina di macchine portatili e fisse, con processori dai Motorola, passando dai G3 G4 e Intel vari, dagli iconici iMac colorati anni 2000 agli algidi MacBook metallici di tutte le dimensioni. Mentre corre il 2017 (ndr. la mail è arrivata lo scorso anno) come macchine di lavoro ci sono:
- PowerMac G5 (2004) dual 2.3 Ghz 4,5GB RAM 512GB HDD con Display Studio da 17″ (2002), come macchina “mulo” per scatto remoto e selezione RAW veloce
- MacBook Retina 15″ (primo modello 2012) collegato ad un Cinema Display 22″ (2003) attraverso adattatore Adp-Dvi (esotico e proprietario apple come connettore), il tutto coadiuvato da vari HDD meccanici ed SSD come copie e dischi di lavoro
Sì gli schermi sono vecchi, ma la resa dei colori è ottima e c’è sempre il retina per i lavori “difficili”, inoltre sono ancora bellissimi. Altro sparso per la scrivania:
- NAS (nascosto) da 6 TB
- Modem fibra per il Wi-Fi moderno ed un vecchio Apple Airport per trasmettere nel giardino
- Kindle Paperwhite
- iPad mini Retina
- Set di casse sub + satelliti harman/kardon SoundStick USB del 2000, che suonano una bellezza e sono supportati benissimo da High Sierra
- Vecchio Nokia per linea voce alternativa lavoro
- Magic Mouse, batterie, flash e obiettivi vari…
- DVD e campane per consegne lavori e backup dei definitivi
- Un iPhone SE, che è il componente più recente preso a fine 2016
- Per usi occasionali un vecchio scanner Epson e stampante monocromatica Samsung (tipo ogni 2-3 mesi)
- In cima sulla parete, a fare da decorazione, un Macintosh Classic (1991!) con “potenti” 40 MB di disco e 4 MB di RAM