SaggeScrivanie #20: Mariano Froldi e la scrittura, prima di tutto

Con la postazione calda ed accogliente di Mariano Froldi arriviamo a quota 20. Le SaggeScrivanie ricevute all’indirizzo [email protected] non sono ancora terminate, tuttavia vi invitiamo ad inviarcene altre, tantissime altre, così da mantenere il più a lungo possibile questa interessante incursione negli ambienti di lavoro altrui, ognuno specchio dei propri gusti, passioni ed attività.

La mia postazione spero non sfiguri con le altre già pubblicate. Forse è un pò “sui generis”… ma fondamentalmente essendo un giornalista/docente di lettere, io devo soprattutto scrivere sentendomi a mio agio. In dettaglio: iMac 27” con display retina del gennaio 2015 con Intel Core i5 3,5 Ghz, 24 GB, Fusion drive (quello serio, non quello ridicolo della generazione successiva) da 1 TB e rotti. Di lato due HDD meccanici, uno PBell da 1 TB USB 2 per Time Machine, uno da 4 TB USB 3 per i contenuti che non voglio perdere. Sotto il vano centrale da me costruito con legno di risulta, sfruttando il fatto che volevo l’iMac ad altezza occhi (sono alto oltre un metro e ottanta), un masterizzatore Samsung DVD lightscribe. Di fianco trovate il mio iPad air prima generazione, a cui dovete aggiungere l’phone 6 che ho utilizzato per fare la foto.

Al lato dell’iMac una stampante a cui sono molto affezionato, una laserjet Samsung monocromatica che funziona una meraviglia e che mi serve per vedere le bozze degli articoli prima di essere inviati e pubblicati. Amo molto i colori del legno, soprattutto per il loro “calore” naturale con toni verso il noce scuro. La scrivania che vedete in pratica l’ho costruita da solo. Ho usato un tavolo che stavano svendendo presso un centro tipo Bricoman, probabilmente destinato a Pub – stile old America – l’ho verniciato scegliendo personalmente le giuste tonalità e utilizzando per i “piedi” o montanti la gommalacca (tecnica assurda e vintage ma con un risultato, a mio parere, molto bello e suggestivo); ho fatto tagliare il vetro di 5 mm che vedete fare sfoggia di sé sotto tastiera e mouse, ed ho studiato un modo per convogliare in modo elegante i cavi utilizzando frese per i buchi sopra, sulla scrivania, e sotto, nel montante centrale, lo scatolato di plastica che in gergo tecnico gli elettricisti chiamano “canaletta”, quello più grande, proprio per  “infilare” tutti i cavi ed anche gli alimentatori.

Sono molto soddisfatto di questo elemento, semplice, costa poco (ed essendo di origine ligure come tutti i carlofortini è un mantra), estremamente razionale e personalizzabile con un seghetto e qualche vite. Di lato trovate anche un microfono, che tramite una piccola porta USB audio, mi permette un’ottima qualità per podcast e programmi sportivi (F1) in cui sono ospite fisso.

Maurizio Natali

Titolare e caporedattore di SaggiaMente, è "in rete" da quando ancora non c'era, con un BBS nell'era dei dinosauri informatici. Nel 2009 ha creato questo sito nel tempo libero, ma ora richiede più tempo di quanto ne abbia da offrire. Profondo sostenitore delle giornate di 36 ore, influencer di sé stesso e guru nella pausa pranzo, da anni si abbronza solo con la luce del monitor. Fotografo e videografo per lavoro e passione.

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