É stata davvero una lunga attesa, ma ieri Blackmagic ha tolto i veli alla sua ultima cinepresa compatta, la Blackmagic Pocket Cinema Camera 4K. Sebbene la precedente versione fosse stata sicuramente apprezzata ed ampiamente utilizzata, non si può certo dire che sia diventata un bestseller. Quattro anni dopo Blackmagic ci riprova e presenta un modello che in comune con il vecchio ha soltanto il nome.
Cominciamo parlando del design che ricorda vagamente le fotocamere Ricoh GR, ma che sembra davvero ergonomico e funzionale con ampie zone di grip, buona dotazione di pulsanti e sopratutto tanto spazio posteriore sfruttato dall’ampio display touchscreen da ben 5″. Passando alle specifiche tecniche c’è di che divertirsi: sensore 4:3 (18,96 x 10mm) con attacco MFT, gamma dinamica di 13 stop, registrazione 4K DCI, o Ultra HD fino a 60 fps, schermo posteriore da 5″ FullHD, 2 microfoni integrati, uscita HDMI, uscita cuffie, ingresso mini XLR con alimentazione phantom e ingresso microfono 3,5mm, connettore USB type-C, lettore di schede SD UHS-II e Fast 2.0.
A completare le specifiche c’è la possibilità di registrare in formato CinemaRAW, il dual ISO nativo (come la GH5s) e la sensibilità ISO fino a 25600, la registrazione in HDR, il supporto ai 3D LUT, Bluetooth e il famoso software operativo Blackmagic OS che è il cuore pulsante della macchina ed è lo stesso che ritroviamo a bordo delle più evolute Ursa Mini. Ci sarebbe ancora molto da dire ma ci limitiamo a segnalare il prezzo di 1149€, mentre ancora non è nota la data di uscita.