In arrivo Chat, un’altra nuova piattaforma di messaggistica targata Google

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Immaginatevi davanti ad una porta. In mano un enorme mazzo di chiavi. Una ad una, le provate nella speranza di trovare quella giusta. Pressapoco sareste nella stessa situazione in cui è Google con la messaggistica. Da anni l’azienda di Mountain View studia il rivale perfetto di iMessage e WhatsApp, sinora con successi relativamente limitati. Anche il più recente, Allo, non è riuscito a fare breccia nel cuore degli utenti. Ora ci riprova, sfruttando uno degli altri suoi client di messaggistica, il più fortunato Android Messages (o anche semplicemente Messaggi), abbinato ad un nuovo circuito IM denominato Chat. A riportarlo è The Verge.

A dire il vero non si tratta di una novità in senso assoluto, bensì l’evoluzione di un protocollo già esistente: RCS. Già da tempo negli uffici di Big G vi lavorano sopra, sulla base di quanto acquisito nel 2015 con la startup Jive e coinvolgendo sia gli OEM sia gli operatori telefonici. Rich Communication System, questo il nome, si propone di sostituire i tradizionali SMS come standard primario di messaggistica, integrando contenuti multimediali, sticker, canali di supporto business ed altre caratteristiche già note delle piattaforme proprietarie. Chat sarà di fatto la parte più commerciale della strategia, con un marchio dedicato e un client web per espandere ulteriormente i dispositivi raggiunti. L’utilizzo di un protocollo aperto significherà che qualsiasi realtà interessata potrà operare sul circuito con una propria app di messaggistica, assicurandosi la massima interoperabilità con le altre basate sul medesimo backend.

In virtù di questo ulteriore cambio di rotta è stato sospeso lo sviluppo di Allo, convogliando quante più risorse su Android Messages e Chat. Google sostiene che si tratta di una sospensione temporanea e che Allo continuerà ad esistere, ma realisticamente l’impressione data è di una dichiarazione di facciata in attesa del momento giusto per ufficializzarne la chiusura. Numerosi gestori, inclusi TIM e Vodafone, sono già pronti a supportare attivamente Chat/RCS, così come la maggior parte dei produttori di smartphone, Huawei e Samsung in primis. Lato sistemi operativi, al di fuori di Android sarà Microsoft a dare manforte alla nuova iniziativa, integrandola nell’app di messaggistica di Windows.

Attenzione però a non scambiare Chat per un pieno concorrente di iMessage: non tutte le funzionalità più avanzate dei circuiti proprietari saranno previste dallo standard RCS. In particolare modo, si esclude almeno in questa fase qualsiasi sistema di codifica end-to-end per i messaggi scambiati, a causa della reticenza degli operatori. Un pesante prezzo da pagare che terrà sicuramente vari utenti lontani dalla piattaforma, ma è verosimile pensare che per tanti il vero scoglio all’adozione non sia questo ma la forte radicazione delle altre piattaforme esistenti, inclusa quella Apple. Vedremo se a maggio, alla conferenza Google I/O 2018, otterremo un quadro più preciso della situazione e le sue eventuali implicazioni per iOS. Solo a lungo termine sapremo invece se stavolta il colosso guidato da Sundar Pichai avrà trovato la chiave giusta nel mazzo.

Giovanni "il Razziatore"

Deputy - Ho a che fare con i computer da quando avevo 7 anni. Uso quotidianamente OS X dal 2011, ma non ho abbandonato Windows. Su mobile Android come principale e iOS su iPad. Scrivo su quasi tutto ciò che riguarda la tecnologia.

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