iPhone 8 (PRODUCT)RED: foto, considerazioni e confronto con iPhone 7 Plus RED

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Nel mezzo del cammin di un iPhone si verifica una naturale flessione delle vendite, dovuta sia al periodo dell’anno solare (marzo ed aprile sono alcuni tra i più magri per il commercio elettronico) che al progressivo esaurimento del picco di vendite che segue la presentazione di un nuovo modello. Ecco perché, da alcuni anni a questa parte, Apple ha l’abitudine di inserire una novità minore in questo periodo. A marzo del 2016 è nato l’iPhone SE (recensione), nel 2017 la variante (PRODUCT)RED dell’iPhone 7 (galleria fotografica) e nel 2018 è ancora il rosso a dominare. Più avanti sembrano dover arrivare ulteriori novità in ambito smartphone, ma al momento si parla di iPhone 8 (PRODUCT)RED.

Qui sopra lo vedete nella versione più piccola da 4,7″ a confronto con un iPhone 7 Plus da 5,5″ dell’anno scorso, appartenente alla medesima edizione speciale. Vi anticipo subito di aver litigato abbondantemente con la profilatura colore per cercare di rendere la tinta naturale, ma è un’impresa quasi impossibile perché il vetro riflette molto di più dell’alluminio e la colorazione cambia tantissimo a seconda dell’ambiente circostante e dell’incidenza delle sorgenti luminose. Questa prima immagine è quella che comunque si avvicina di più alla mia percezione dal vivo, che mi porta a considerare il colore un rosso rubino. Sembrerebbe più scuro rispetto a quello dell’iPhone 7 ma tutto dipende dall’inclinazione. Nell’immagine seguente, ad esempio, l’iPhone 8 (PRODUCT)RED pare addirittura più chiaro.

La cosa molto evidente è come il vetro lucido tenda a fare da specchio, mentre i riflessi sull’alluminio appaiono più diffusi. Sicuramente meglio riuscita la mitigazione delle aree in plastica per le antenne, che nel vecchio modello si vedevano già sul lato posteriore, ma questa è una caratteristica che riguarda tutti i nuovi iPhone. Una cosa che trovo peggiorata sul retro è l’area con i testi, eccessivamente vistosi per la scelta del bianco rispetto al nero del precedente modello. Per di più sono stati anche aumentati di dimensione e la scritta iPhone è un po’ oltre il limite del gradevole, secondo me.

Come per tutti i nuovi iPhone con retro in vetro, l’alluminio è utilizzato solo per la cornice e per il bordo della fotocamera, che non si solleva dalla scocca come prima risultando più pulita ed elegante. In fondo, le piccole viti rimangono sempre grigio neutro, così come l’anello intorno alla porta Lightning. Si può anche notare che il trattamento sulla parte esterna in alluminio non è cambiato quasi per nulla. A distaccare a colpo d’occhio il nuovo modello RED dal precedente ci pensa il frontale, che passa da bianco a nero. Ho lanciato un rapido sondaggio sul canale Telegram e oltre il 90% mi sembra a favore della scelta, per cui io mi sento in netta minoranza.

Apple ha fatto sicuramente bene a cambiare, perché erano stati diversi a lamentarsi l’anno scorso e quelli che non hanno trovato soddisfazione allora lo potranno fare oggi. Tuttavia credo sia stata più una scelta di mercato che non di gusto: se Ive e i suoi collaboratori avessero preferito l’accoppiata rosso/nero (tifoserie calcistiche a parte) l’avrebbero forse già utilizzata per l’iPhone 7. Ad ogni modo il passaggio è propizio perché asseconda quanto gli utenti chiedevano a gran voce e con l’alternanza delle due soluzioni si fornisce un piccolo incentivo alle vendite, anche perché si tratta di edizioni speciali che più di una persona tenderà a conservare.

Il frontale tutto nero mi è sempre piaciuto sugli smartphone, perché si mescola con lo schermo quasi senza soluzione di continuità, tuttavia continuo a preferire nettamente l’abbinamento del rosso col bianco, che mi sembra più delicato e meno kitsch. Gusti a parte, ribadisco che apprezzo la decisione in chiave commerciale, con un’unica piccola eccezione. Il frontale nero sarà apparentemente d’obbligo se è quando la variante RED sarà resa disponibile anche su iPhone X, per cui quest’ultimo potrebbe risultare per nulla “speciale” arrivando più avanti. Magari poteva essere utile “conservare” questa carta proprio per il top di gamma, anche se potrebbero aver già un’altra idea per differenziarlo o potrebbe non interessargli affatto (dopotutto X e 8 sono molto simili se non per il materiale della cornice).

Faccio anche notare un piccolissimo dettaglio che è stato modificato nel nuovo modello, ovvero che la linea colorata che segnala la modalità silenziosa è ora rossa come la scocca, mentre sull’iPhone 7 RED era stata verniciata di bianco affinché risultasse più visibile. Non che ci cambi più di tanto, ormai è un gesto che si fa istintivamente, però mi sembrava più riuscita la soluzione precedente in termini di ergonomia. Qui a destra il retro del 7 è venuto quasi rosso carminio, cosa che non è ma che può sembrare con luce di taglio.

Personalmente non mi è mai capitato di comprare un iPhone a metà del suo ciclo vitale, se non proprio per l’assurdo sfizio di cambiare colore (cosa che fortunatamente mi è capitato di fare solo due volte e con la giustificazione un po’ del sito e un po’ di far fare l’upgrade anche a mia moglie). Ma se si dovesse acquistare oggi un iPhone e non si volesse il X per qualsivoglia motivo, direi che possa essere più sensato accaparrarsi un’edizione speciale e limitata (sempre che piaccia, ovviamente). Ad essere del tutto sinceri non credevo che Apple l’avrebbe presentata anche per l’8. O almeno, sarebbe stato carino averne una sola di queste edizioni speciali visto che non era mai stata realizzata in 10 anni, dandole la possibilità di acquisire valore nel tempo. Tuttavia non sono i collezionisti a fare il mercato e per il produttore è molto meglio avere più vendite oggi che un potenziale mercato per i collezionisti domani.

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Maurizio Natali

Titolare e caporedattore di SaggiaMente, è "in rete" da quando ancora non c'era, con un BBS nell'era dei dinosauri informatici. Nel 2009 ha creato questo sito nel tempo libero, ma ora richiede più tempo di quanto ne abbia da offrire. Profondo sostenitore delle giornate di 36 ore, influencer di sé stesso e guru nella pausa pranzo, da anni si abbronza solo con la luce del monitor. Fotografo e videografo per lavoro e passione.