Recensione: TripMode, l’app che evita di sprecare dati in tethering

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Il software. Spesso ce ne dimentichiamo, almeno io lo faccio, e pensiamo al computer come un insieme di pezzi di cui il monitor, il mouse e la tastiera sono i più evidenti. In realtà è proprio per il software che mi sono innamorato dei Mac ed è sempre per il software che fatico ad allontanarmi da questa piattaforma, anche quando il settore professionale continua a richiamarmi su Windows con sirene ammalianti come NVIDIA. macOS ha i suoi difetti e High Sierra ce lo ha ricordato decine di volte, eppure non c’è nulla di meglio in quanto a produttività personale. Se si impara ad usare questo sistema operativo fino in fondo e si trovano tutta una serie di piccole utility per completarlo, allora è davvero difficile guardare altrove. Alfred, iStat Menus, TextExpander, Pixelmator, Carbon Copy Cloner, TextWrangler, Transmit, Coda, DaisyDisk, iFlicks, Audio Hijack, Ulysses, sono solo alcune delle app che mi mancano ogni volta che uso Windows e per le quali ho trovato solo delle pallide imitazioni. Senza considerare poi quelle native come Mail, Calendario, Note… Alcune oggi sono state sviluppate anche per il sistema operativo di Redmond, penso ad esempio a 1Password, ma quando un software è pensato per utenti Mac si capisce subito: è semplice, bello, intuitivo e funziona.

Un perfetto esempio di “it just works” lo ritrovo in TripMode, un’app che mi ha salvato la vita (lavorativa ma non solo, considerando lo stress evitato) più di una volta. L’ultima in ordine temporale è stata ieri, quando la mia linea Vodafone Fibra ha smesso di funzionare. E purtroppo sta capitando tantissime volte nell’ultimo mese, tant’è che ho approfittato del cambio delle condizioni contrattuali per scappare a gambe levate. Ci sarebbe da scrivere un libro per descrivere cosa mi hanno fatto passare nei pochi mesi in cui sono stato in Vodafone, che a livello mobile sarà tra le migliori ma in quanto ad assistenza per le connessioni FTTC e quanto di peggio io abbia mai visto. Mi fermo qui, altrimenti mi risale il nervoso che proprio l’app di cui vi parlo ha mitigato. Quando la linea internet va via la soluzione tampone è semplice e a portata di mano. Letteralmente. Prendiamo lo smartphone e via di tethering, condividendo la linea dati con il computer da cui abbiamo necessità di navigare. Il problema grosso nel mio caso sono i servizi in background, che con le sincronizzazioni cloud rischiamo di consumare svariati gigabyte in poche ore.

La mia barra dei menu vede tra gli altri Dropbox, Creative Cloud, Google Drive, OneDrive e non solo, visto che dietro di tutto c’è sempre in funzione iCloud sia sui documenti che sulle foto, note ed altro. Se non sto attento rischio di bruciare dati alla velocità della luce e non è una cosa saggia quando ci si appoggia ad una connessione mobile. Una soluzione possibile è quella di chiudere manualmente tutte le app a rischio di eccessivo consumo una volta connessi con lo smartphone, ma non è la procedura ideale. Prima di tutto è estremamente noiosa ma poi non è detto che sia effettivamente risolutiva dato che diversi servizi che possono consumare dati lavorando in background e potremmo non vederli. TripMode è la soluzione migliore in queste occasioni ma non solo, dal momento che la sua applicazione principale è sul portatile in tethering ma può tornare utile anche mentre sfruttiamo una connessione senza limiti di dati ma vogliamo dare priorità ad un’attività più importante per un dato periodo.

Dopo l’installazione l’app risiede nella menu bar senza dar fastidio e si attiva in automatico quando rileva una connessione dati. A quel punto possiamo sfruttare diverse modalità di comportamento, andando ad abilitare manualmente le app o i servizi a cui vogliamo dare libero accesso ad internet. Si può anche attivare un messaggio sonoro o vocale quando uno di questi tenta di connettersi, così non dobbiamo ricordarci noi di andare a controllare. In sostanza l’app fa solo questo ma lo fa in modo del tutto trasparente e comodissimo, ben più di quanto potrebbe fare un firewall puro e semplice. Cliccando sulla sua icona possiamo vedere cosa c’è attivo e quanto ha consumato, informazione che volendo può essere anche cumulativa, fissando un tetto massimo da non sforare in un dato periodo (ad esempio un mese). Al momento io lo sto usando così, in modalità essenziale, tuttavia mi sono ripromesso di estenderne il campo di applicazione ad altre attività. TripMode è utilissimo per le situazioni appena descritte ma pensate a quando avete bisogno di navigare, di vedere un video o fare una chiamata via web senza che altro consumi banda. Un esempio tipico per me è quello dei podcast: nelle preferenze di TripMode si può creare un profilo pre-configurato in cui si dà accesso ad Internet solo a Skype e Safari (tanto per fare un esempio), senza stare a chiudere tutto il resto ogni volta. Poi basta un clic per ripristinare il normale funzionamento appena finito.

Conclusione

Voto 5/5 Ultimamente il poco tempo a disposizione mi ha reso difficile, se non impossibile, recensire nuovi software. Eppure questi sono il fulcro delle nostre attività quotidiane e devono avere la giusta importanza. TripMode ieri mi ha risparmiato parecchie imprecazioni nel lungo momento di sonnolenza della mia linea di casa ed ho trovato giusto ritagliare un po’ del mio tempo per parlarvene. L’app potrebbe essere implementata con ulteriori funzioni di controllo e statistica, ma perché appesantirla? Funziona benissimo, fa quel che deve e costa 6,99€. L’esempio che vi ho fatto io è quello che mi è capitato più di recente e dimostra come un software del genere può essere utile anche sul computer fisso ma non c’è dubbio che il candidato ideale sia il portatile. Quando si è in viaggio si potrà così sfruttare la connessione del tablet o dello smartphone senza l’assillo di “sprecare” dati: l’app partirà in automatico e ci renderà la vita molto più semplice. Zero stress, tanta soddisfazione: è Trip Mode.

PRO
+ Semplicissima da usare
+ Interfaccia pulita e gradevole
+ Possibilità di configurare diversi profili di blocco
+ Funzionamento del tutto automatico
+ Conteggio dei dati consumati

CONTRO
Nulla di rilevante

Maurizio Natali

Titolare e caporedattore di SaggiaMente, è "in rete" da quando ancora non c'era, con un BBS nell'era dei dinosauri informatici. Nel 2009 ha creato questo sito nel tempo libero, ma ora richiede più tempo di quanto ne abbia da offrire. Profondo sostenitore delle giornate di 36 ore, influencer di sé stesso e guru nella pausa pranzo, da anni si abbronza solo con la luce del monitor. Fotografo e videografo per lavoro e passione.

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