Recensione: YI Ultra Dashcam, la top di gamma di Xiaomi per le riprese dall’auto

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Vi siete mai trovati in una situazione d’emergenza alla guida, per cui avreste voluto documentare gli accadimenti? Qualcuno che vi taglia la strada, un’invasione di corsia, una precedenza negata? In molte situazioni, in caso di incidente, le autorità possono ricostruire la dinamica, ma altre volte (specie se in assenza di testimoni) una prova video di quanto accaduto può fare la differenza. Questa prova si può ottenere con l’uso di una dashcam, una piccola telecamera sempre attiva, montata sul parabrezza o sul cruscotto, che riprende la strada davanti e noi e registra tutto su una memoria. Questo strumento è un must in Russia, dove le assicurazioni pretendono una prova video per risarcire il contraente, mentre da noi è davvero poco diffuso.

Il colosso cinese Xiaomi ha nel suo catalogo diversi modelli di telecamere da auto, e quella che abbiamo ricevuto in prova è la top di gamma, la YI Ultra Dashcam. Nella confezione, piuttosto curata, troviamo la dashcam, un scheda microSD da da 16GB di Toshiba, un aggancio a ventosa per il parabrezza, un supporto con adesivo 3M per un montaggio permanente, un caricatore da auto con due ingressi USB, un lungo cavo di alimentazione ed un levetta in plastica che, presumibilmente, dovrebbe aiutare nello sgancio della ventosa dal parabrezza.

La dashcam ha le dimensioni di una qualsiasi action cam, ma appare piuttosto leggera. A differenza delle altre proposte di Xiaomi, che hanno sistemi di aggancio proprietari, presenta nella parte superiore un foro filettato da 1/4″, come quello di qualsiasi macchina fotografica. Su un lato troviamo l’alloggiamento per la microSD e l’ingresso microUSB per l’alimentazione. È presente anche un batteria interna, ma l’autonomia in fase di registrazione è veramente risicata e dunque l’utilizzo dovrà avvenire sempre con il cavo collegato.

Questo è il primo limite dei prodotti del genere perché, a meno di utilizzi veramente sporadici, nessuno vuole un cavo di due metri che attraversa il cruscotto, dalla porta “accendisigari” alla parte alta del parabrezza. L’unica soluzione è dunque quella di predisporre un’installazione fissa del cavo, facendolo passare dietro il cruscotto e sotto la tappezzeria del tettuccio nella zona delle alette parasole, per spuntare fuori all’altezza dello specchietto retrovisore, dove solitamente la dashcam trova la sua migliore collocazione. È un lavoro che, almeno per quanto mi riguarda, affiderei a delle mani più esperte delle mie ma che un qualsiasi carrozziere o elettrauto svolge senza alcun problema. L’alternativa al cavo volante potrebbe essere quella di alimentare la dashcam con una batteria esterna, posizionando il tutto nella parte bassa del parabrezza e poggiando la batteria in qualche zona del cruscotto, ma trovando allo stesso tempo una soluzione per fissarla in modo sicuro. Ma sarebbe sempre un lavoro a metà, perché si aggiungerebbe il problema dell’autonomia della batteria esterna.

Funzionamento e impostazioni

La YI Ultra Dashcam dispone di un display LCD da 2.7″ di qualità piuttosto mediocre, non tanto per la risoluzione (che è comunque bassa), quanto per l’angolo di visuale molto scarso, soprattutto nella visione dall’alto. È anche vero che durante la guida non c’è alcun motivo per guardare il display, anzi conviene impostare l’oscuramento automatico, in modo da evitare luci fastidiose e distrazioni non necessarie. Il difetto è dunque un problema del tutto relativo.

Sotto lo schermo troviamo quattro pulsanti. Partendo da sinistra, quello per far partire una registrazione di emergenza, quello per mettere in pausa e far riprendere la registrazione, un tasto per accedere alla galleria ed un altro per l’accesso alle impostazioni – che funge anche da tasto di accensione e spegnimento. Nella pratica però, non ci ritroveremo quasi mai ad utilizzare i controlli sulla dashcam, infatti il funzionamento è del tutto automatico. Una volta collegata all’alimentatore, la YI Ultra Dashcam si accende e inizia la registrazione, mentre allo spegnimento dell’auto anche la dashcam si spegnerà nel giro di qualche secondo. Bisogna solo fare attenzione con quelle vetture che erogano potenza dalla presa “accendisigari” anche mentre il veicolo non è in moto: in questo caso bisognerà ricorrere allo spegnimento manuale o a staccare l’alimentatore dalla presa.

Tutto questo ragionamento è poi valido se siete soliti spostarvi tra garage o parcheggi privati protetti. Se dovete parcheggiare l’auto in strada è praticamente d’obbligo rimuovere la dashcam dal suo supporto, o magari anche il supporto stesso per non lasciare tracce che indichino la presenza di qualche dispositivo elettronico removibile in auto. Questo è a mio parare il secondo limite del dispositivo, intrinseco nella sua natura di accessorio da auto stand alone. Ma forse sono io ad essere troppo pigro per trafficare con la ventosa, la dashcam e il cavo di alimentazione ogni volta che salgo e scendo dall’auto, per qualcuno potrebbe invece essere un piccolo dazio da pagare in favore di una sicurezza e garanzie maggiori.

Il menu della YI Ultra Dashcam presenta diverse impostazioni, vediamo le più rilevanti. La prima di tutte è la risoluzione e il frame rate con cui vogliamo registrare, dove troviamo le opzioni: 720p @30fps, 1080p @30fps e @60fps, 1440p @30fps e 1520p @30fps. La dashcam è dotata anche di un microfono per la registrazione dell’audio, e qui possiamo decidere se tenerlo attivo o meno. Vi è un’opzione riguardante la sensibilità dell’accelerometro integrato, in grado di avviare una registrazione d’emergenza in caso di scossoni particolarmente forti. È possibile settarlo su tre livelli di sensibilità, io mi sono trovato bene su quello intermedio. In ogni caso la telecamera registra sempre tutto, suddividendo il video in spezzoni da 1 minuto ciascuno, ma quelli contrassegnati come emergenza non verranno sovrascritti a memoria piena, e sono più facilmente individuabili nella galleria. È poi possibile impostare l’autosleep del display a 1, 5, 10 minuti o sempre acceso.

Un altro sottomenu consente di attivare la correzione automatica della distorsione della lente. La dashcam è infatti dotata di un obiettivo grandangolare con angolo di campo di 140°, che ovviamente distorce non poco l’immagine. La correzione automatica agisce tagliando solo una piccola parte dei bordi del fotogramma, rendendolo decisamente più godibile il risultato. Certo si potrebbe pensare di agire alla correzione solo in un secondo momento, qualora fosse necessario e con un software che operi un lavoro più certosino, tuttavia ho preferito tenere questa opzione attiva. Per ultimo è possibile abilitare o meno i rapporti di guida prima dello spegnimento, che a quanto pare mostrano il numero di accelerazioni e di frenate fatte, ma sinceramente non ne ho capito l’utilità. Sarebbe stato magari più utile un giudizio sul proprio stile di guida, se ecologico o sportivo.

Controllo tramite l’app YI Dashcam

Tutte queste impostazioni che ho descritto sono raggiungibili anche attraverso l’app per smartphone YI Dashcam. In effetti risulta decisamente più comodo settare il tutto da smartphone, piuttosto che muoversi sul display della telecamera sfruttando i quattro tasti fisici (il display non è touch). Per l’abbinamento è necessario collegarsi con lo smartphone all rete Wi-Fi generata dalla dashcam (la password dovrebbe essere 1234567890, da modificare dopo il primo accesso). Nell’app troviamo tre sezioni principali: tempo reale, galleria e impostazioni. Nella prima schermata vediamo sul display dello smartphone quanto inquadrato dalla dashcam in tempo reale, con la possibilità di scattare una foto.

Ho letto in rete molte domande di persone che chiedono se questo prodotto possa essere sfruttato anche come telecamera di sorveglianza, ed ovviamente la risposta è NO. O meglio, non ha alcun senso farlo. Prima di tutto il controllo della telecamera con live view si può fare solo in presenza, sfruttando il Wi-Fi Direct; in secondo luogo le riprese sono archiviate solo sulla microSD interna, dunque facilmente rimovibili da chiunque. Insomma ci sono tanti prodotti adatti allo scopo e questo non è uno di quelli.

Tornando all’app, la tab più a destra, quella delle impostazioni, permette tutti i controlli di cui abbiamo già parlato, e sono indicati in modo più chiaro di quanto non avvenga nel menu della dashcam. Sotto la voce galleria possiamo invece visualizzare le clip salvate sulla microSD, ed eventualmente salvarle sullo smartphone. Quelle partite in automatico, o sotto nostra richiesta, quindi in una situazione di emergenza o ritenuta tale, saranno ben evidenziate dal simbolo di un lampeggiante rosso. Il filmato globale viene suddiviso in tante clip da 1 minuto ciascuna, e nella galleria queste appaiono con l’orario di cattura ben in evidenza. Qualora si attivi una clip d’emergenza, il periodo salvaguardato include anche 10 secondi antecedenti al momento clou. Infine, nell’app troviamo anche la sezione comunità, dove possiamo trovare tutti i filmati e le foto caricate dagli utenti delle dashcam Xiaomi.

Qualità delle riprese

Trattandosi di una telecamera da auto atta a ricostruire gli eventi in caso di emergenza, e non per riprese sportive, la qualità video non deve essere paragonata a quella di una action cam. In ogni caso la YI Ultra Dashcam svolge il suo lavoro senza problemi, catturando delle immagini chiare che arrivano fino ad una risoluzione di 2.7K (2688 x 1520 pixel), permettendo di scorgere bene tutti i dettagli. Nonostante questo, l’obiettivo grandangolare rende poco leggibili le targhe delle vetture non particolarmente vicine o ai bordi del fotogramma, ma quando le distanze si accorciano tutto appare in modo chiaro e definito.

Naturalmente con il buio della notte la qualità e il livello di dettaglio cala, ma questa dashcam riesce ad essere utilizzabile anche nelle situazioni più avverse. Non stiamo parlando di una visione notturna agli infrarossi, ma comunque l’obiettivo appare abbastanza luminoso da farsi bastare i fari dell’automobile per portare a casa un risultato utilizzabile in caso di necessità. Se poi la strada è illuminata dai lampioni, la visone risulta ottimamente sfruttabile. In ogni caso potete vedere da voi la qualità del filmato con questi screenshot (cliccate per ingrandire):

Un’ultima funzione di cui non ho ancora accennato è il controllo vocale. Per quanto mi riguarda è da considerarsi più come un bonus, ma senza farci troppo affidamento. In primo luogo la YI Ultra Dashcam riconosce due frasi in inglese (Xiaomi ha dichiarato che ne verranno implementate altre in futuro), ma devono essere pronunciate esattamente come indicato e con il disturbo dei fruscii aerodinamici, il rumore del motore ad alte velocità e il suono della radio è molto difficile farsi capire, le frasi sono:

  • YI begin recording, per far partire una registrazione di emergenza
  • YI take photo, per scattare una foto

Conclusione

Voto 4/5La YI Ultra Dashcam di Xiaomi è la top di gamma tra le telecamere da auto dell’azienda. In catalogo viene affiancata dalla YI Smart Dashcam (recensione) e dalla entry level, la YI Compact Dashcam. Esiste anche la versione integrabile nello specchietto retrovisore, la YI Mirror Dashcam, che comprende anche una telecamera posteriore, d’ausilio in fase di retromarcia. La versione qui provata è però l’unica del quartetto a raggiungere una risoluzione superiore ai 1080p, ottenendo un livello di dettaglio superiore alle altre proposte. Anche la buona qualità con scarsa illuminazione è uno dei suoi punti di forza peculiari. Il prezzo è però un po’ elevato per la tipologia di prodotto, arrivando a sfiorare i 100€ su Amazon (con un listino di poco superiore). Saltuariamente è possibile trovare offerte inferiori ai 90€, che rendono il prodotto ancor più valido nel rapporto alla buona qualità. Noi monitoreremo il prezzo per voi, e in caso di offerte non mancheremo di segnalarlo sulle SaggeOfferte.

PRO
+ Funzionamento del tutto automatico
+ Buona qualità video, anche al buio
+ App funzionale e comoda da usare

CONTRO
- I controlli vocali sono solo in inglese e funzionano male
- Prezzo un po’ alto per la categoria

DA CONSIDERARE
| Parcheggiando in luoghi pubblici conviene smontare la dashcam ogni volta
| Potrebbe servire un aiuto professionale per un’installazione pulita del cavo

Simone Sala

Junior Editor - Appassionato di tecnologia, mi piace analizzarne sia gli aspetti tecnici che i risvolti sociali. Sono curioso per natura e cerco sempre di sperimentare le ultime novità in qualsiasi ambito. Collaboro con SaggiaMente dal 2016.