Come si aggiorna l’HomePod (e perché serve un articolo per dirvelo)

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Ok, questo sembra uno di quei titoli nati a tavolino, analizzando le ricerche per catturare più clic. Stranamente, invece, è l’articolo che ieri sera stavo per cercare, visto che non avevo mai aggiornato il mio HomePod ed Apple cambia la procedura per ogni dispositivo. La parola chiave è “stavo”, poiché alla fine il metodo si è rivelato intuitivo e non c’è stato bisogno di effettuare alcuna ricerca. Di contro mi sembra assurdo che ogni nuovo gingillo marchiato Apple si aggiorni in un modo differente:

  • I Mac si aggiornano dal Mac App Store
  • iPhone ed iPad si aggiornano da App… no, da Impostazioni / Generali
  • La Apple TV si aggiorna da Impostazioni / Gene… no, qui si va in Sistema / Aggiornamenti Software
  • Gli AirPods si dovrebbero aggiornare da soli, ma non lo fanno sempre, comunque il firmware si controlla da iPhone / Impostazioni / Generali / Info (che trovate in coda ad informazioni del telefono e della SIM che non c’entrano nulla)
  • Per Apple Watch c’è invece un’app dedicata, quindi cambia nuovamente la logica
  • L’HomePod è ancora diverso, poiché raggiungibile solo tramite l’app Casa (insieme alle lampadine, termostati, ecc..)

Alla fine è stato semplice perché è proprio da lì che si aggiorna, trovando la sua icona in Casa, entrando nei Dettagli e poi attendendo che appaia in alto l’informativa del nuovo aggiornamento. Non si può dire che non sia intuitivo, ma sembra impossibile che Apple non riesca a mettere ordine nel suo ecosistema. Ecco spiegato il motivo per cui nel concept di macOS 11 che ho discusso a marzo ho voluto sottolineare l’utilità del concetto “Device syncing” e di una eventuale app per Mac in cui si possano vedere ed aggiornare tutti quelli collegati al nostro account.

Si potrebbe obiettare che ad oggi non è più il Mac il centro dell’ecosistema Apple, ma il computer è certamente l’elemento più complesso e che si presta con maggiore facilità a svolgere questo ruolo. Inoltre la stessa app potrebbe benissimo arrivare anche su iOS, dopotutto la gestione dei dispositivi dovrebbe essere correlata ad un Apple ID.

Maurizio Natali

Titolare e caporedattore di SaggiaMente, è "in rete" da quando ancora non c'era, con un BBS nell'era dei dinosauri informatici. Nel 2009 ha creato questo sito nel tempo libero, ma ora richiede più tempo di quanto ne abbia da offrire. Profondo sostenitore delle giornate di 36 ore, influencer di sé stesso e guru nella pausa pranzo, da anni si abbronza solo con la luce del monitor. Fotografo e videografo per lavoro e passione.

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