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Ci si aspettava una nutrita serie di novità software per questa Google I/O 2018, e da Mountain View non sono state deluse le attese. Android P continua il suo percorso verso il rilascio finale, aggiungendo ulteriori migliorie a quelle già introdotte con la prima preview di marzo. Ma sono stati presentati interessanti aggiornamenti anche per le altre app di Big G, a partire da Assistant e Lens. Iniziamo, appunto, al contrario della scaletta seguita da Sundar Pichai e soci per il loro keynote, dando subito priorità al sodo.

La prima delle nuove funzionalità di rilievo presentate oggi è Adaptive Battery. Grazie all’utilizzo dell’intelligenza artificiale, Android P sarà in grado di rilevare le applicazioni più utilizzate, riservando loro un trattamento più prioritario nella disponibilità delle risorse e contemporaneamente limitando quelle destinate alle app poco frequenti in modo da ottimizzare la durata della batteria. Sullo stesso concetto di machine learning si basa Adaptive Brightness, che invece rileva le eventuali modifiche manuali apportate al sistema di luminosità ambientale automatico in base all’ambiente circostante e le memorizza per ripeterle successivamente nei medesimi contesti senza intervento dell’utente.

Le App Actions sono miglioramenti alle scorciatoie rapide già esistenti, che vengono rese più proattive, anche qui sempre attraverso l’intelligenza artificiale. In base alle proprie abitudini, sia nell’utilizzo delle app che nel collegamento di accessori esterni come auricolari, Android P presenterà opzioni contestuali dedicate, come la riproduzione di una determinata playlist. Le Slices, invece, s’integrano nelle funzionalità di ricerca per mettere subito a disposizione dell’utente alcune delle features principali dell’applicazione cercata, cercando di predire quale possa essere l’operazione effettivamente richiesta.

La nuova versione di Android avrà in dote anche funzionalità pensate per ridurre la cosiddetta dipendenza da smartphone. Il pacchetto di misure denominato Digital Well Being si comporrà di tre elementi principali. Il primo è la Dashboard, dove verranno mostrate le statistiche d’utilizzo quotidiane dello smartphone, anche con storico dei giorni precedenti. Verranno visualizzate le varie app aperte nel corso della giornata, così come il numero di notifiche ricevute e quante volte si è sbloccato il dispositivo. Il secondo elemento, strettamente correlato, è App Timer. Esso permette di limitare l’utilizzo continuativo delle singole app, impostando un vero e proprio conto alla rovescia, trascorso il quale l’utente verrà invitato a prendersi una pausa. Infine, Wind Down è in grado di agire come estensione di Night Shift, rendendo lo schermo direttamente in bianco e nero ed attivando la modalità Non Disturbare ad un’ora prestabilita, nell’intenzione di agevolare il sonno. In realtà, a proposito del Non Disturbare, è da segnalare una piccola novità aggiuntiva che amplia il suo raggio d’azione anche a tutte le notifiche a schermo in arrivo.

Veniamo ora alla novità senz’altro più controversa, visto che rappresenta un altro ammiccamento verso lo stile iPhone X, dopo il supporto ai notch introdotto nell’anteprima di marzo. Android P avrà infatti un sistema di navigazione a gesti, opzionale sugli attuali dispositivi, in sostituzione del classico trio di pulsanti software. Con uno swipe verso l’alto sull’area Home centrale, a forma di pillola, si entrerà nel rinnovato task switcher o Overview, come viene chiamato da Google. Le app in esecuzione verranno presentate con uno scorrimento orizzontale, rendendo più rapida l’individuazione di quella desiderata. Tutti questi tocchi si aggiungono a quelli già mostrati in precedenza, come la nuova area dei toggle rapidi e la rinfrescata app Impostazioni.

La Developer Preview 2 di Android P è in fase di rilascio proprio in queste ore e può essere ottenuta anche sul canale Beta pubblico. Il Pixel del sottoscritto si è già volontariamente offerto per fare da cavia e terremo aggiornati su approfondimenti rilevanti. A proposito di dispositivi supportati, la fase Beta viene per la prima volta ufficialmente estesa ad una serie di prodotti terzi, che si aggiungono così alla già arruolata gamma Pixel. I possessori di Essential PH-1, Nokia 7 Plus, Oppo R15 Pro, Sony Xperia XZ2, Vivo X21 e Xiaomi Mi Mix 2s potranno infatti scegliere di provare la nuova versione in anteprima, merito di Project Treble e, per le aziende che vi partecipano, anche del progetto Android One. Un ulteriore smartphone si aggiungerà presto, non appena verrà presentato il 16 maggio prossimo: si tratta di OnePlus 6.

Abbiamo parlato di Android, ma ora è tempo di passare alle novità previste per le app Google. La prima di cui parliamo è completamente nuova: si tratta di Google News, che su Android e iOS andrà a sostituire l’attuale Play Edicola a partire dalla prossima settimana in tutte le nazioni dove presente, Italia inclusa. Interfaccia rinnovata, maggiori fonti e, immancabilmente, l’apporto dell’intelligenza artificiale per suggerire contenuti potenzialmente interessanti per l’utente. La sezione “For You” permetterà di rimanere sempre aggiornati su tutte le notizie, locali ed internazionali, pubblicate dalle testate di proprio interesse ed oltre alla forte presenza di contenuti testuali vi sarà un forte impulso sui video nonché l’integrazione coi social network. La scheda “Headlines” è invece più generica, mostrando una panoramica globale di quanto sta accadendo. In “Favorites” si potranno mettere tutti i propri articoli preferiti, per favorirne la consultazione successiva. Infine, sarà migliorato il preesistente negozio digitale per quotidiani e riviste, con un’area ottimizzata allo scopo.

Google Assistant guadagnerà in estate un’interfaccia rinnovata, insieme a parecchie migliorie strutturali. Nuove voci, sempre più operazioni supportate, contenuti aggiuntivi pensati per l’uso dai più piccoli ed una comprensione del linguaggio naturale perfezionata che lo renderanno in grado di sostenere conversazioni approfondite tanto nella formulazione quanto nella durata. Verrà realizzata una profonda integrazione con Google Maps, aumentando ulteriormente le azioni effettuabili a voce senza staccare le mani dal volante. Si aggiungeranno altre categorie di dispositivi supportati, come gli smart display, ed entro l’anno la disponibilità globale verrà estesa in totale ad 80 nazioni. Correlati a doppio filo sono gli interventi su Google Lens, che sarà in grado di operare in tempo reale e troverà casa direttamente nelle app fotocamera di numerosi produttori terzi, oltre a quella dei Pixel. La selezione smart del testo sarà in grado di agire anche su contenuti catturati dal sensore fotografico, offrendo anche opzioni contestuali come la traduzione in diverse lingue. Per elementi di moda o arredo, Lens sarà in grado di suggerire anche prodotti con uno stile relativamente simile, con annesse recensioni se presenti.

Abbiamo accennato poco fa a Google Maps e sarà proprio questi il protagonista dell’attuale paragrafo. Anche qui vedremo svariati interventi grafici, insieme ad un’area aggiuntiva “Explore” che mostrerà più nel dettaglio i luoghi d’interesse e le attività nelle vicinanze, in corso o prossime, consigliando all’utente nuovi ristoranti e bar da provare. Tali suggerimenti verranno proposti sulla base dei gusti personali, sempre facendo scendere in campo il machine learning. Le preferenze stabilite saranno poi sempre disponibili nell’area “For You”. Sarà aggiunta anche la possibilità di creare liste personalizzate di luoghi per la pianificazione di appuntamenti coi propri contatti.

Ritroviamo l’AI in azione nel prossimo aggiornamento di Google Foto, che suggerirà all’utente le opzioni di modifica rapida ritenute più opportune per esaltare le immagini migliori. I nuovi algoritmi saranno in grado di rilevare automaticamente i soggetti in primo piano e nell’eventualità metterli in risalto portando l’ambiente sottostante in monocromatico. È in fase di apertura un programma di sviluppo che permetterà a soluzioni di terze parti, sia hardware sia software, l’integrazione diretta nel servizio Foto. In conclusione di questo lungo excursus, si segnala un’altra novità in arrivo per Gmail online, già sottoposto nelle scorse settimane ad un restyling completo. Si tratta di Smart Compose, che tenterà di predire il contenuto del messaggio che si sta scrivendo, proponendo potenziali formulazioni per accelerare la scrittura.

Giovanni "il Razziatore"

Deputy - Ho a che fare con i computer da quando avevo 7 anni. Uso quotidianamente OS X dal 2011, ma non ho abbandonato Windows. Su mobile Android come principale e iOS su iPad. Scrivo su quasi tutto ciò che riguarda la tecnologia.

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